Cinema Teatro Italia di Eboli
Martedì 6 maggio, ore 20.45
Teatro Metropolitan di Sant’Anastasia
Mercoledì 7 e giovedì 8 maggio, ore 20.45
Massimiliano Gallo in
Anni 90…Noi che volevamo la favola!
uno spettacolo di Massimiliano Gallo
con Carmen Scognamiglio
e con il corpo di ballo Anni 90 Dance
musiche eseguite da Ensemble Napolinord Big Band
Lo spettacolo sostituisce, per motivi tecnici, il preannunciato Malinconico. Moderatamente felice.
Eravamo rimasti alla caduta del muro di Berlino. Così era finito il mio spettacolo sugli anni 80: “Stasera, Punto e a Capo!”, quello in cui ho raccontato la mia adolescenza a metà tra purezza e infinito incanto.
Le immagini delle caduta del Muro di Berlino, i berlinesi armati di piccone, le folle che attraversano il Checkpoint Charlie, gli abbracci tra sconosciuti, i balli in cima a quello che fino a poche ore prima era il simbolo della divisione del mondo in due fazioni.
Riguardando a quell’epoca, sembra che col muro sia caduta la prima casella di un domino di eventi positivi che negli anni successivi ha sconvolto gli equilibri del mondo. Insomma, sembrava tutto bellissimo ma forse niente é veramente cambiato!
Erano gli anni di “Certe Notti” di Ligabue, dell’ “Ombelico del mondo” di Jovanotti. Di Fiorello e del suo “Karaoke”, di “Non è la rai”, di “Bim, bum, bam” e di “Bay Watch”, di “Blob” e “Art Attack”, di “La vita è bella”, “Forrest Gump” e “Mamma, ho perso l’aereo”, de la pillola rossa o la pillola blu di “Matrix”.
Erano gli anni in cui si giocava a “Super Mario” e “Pac-Man”, in cui si parlava di un mondo da connettere. Erano gli anni del Viagra, come ha detto Douglas Coupland, lo scrittore che ha coniato il termine Generazione X: “La storia era finita, e la sensazione era ottima”.
Quello degli anni Novanta è stato apparentemente un decennio perfetto, ma in realtà sono molte le cose che preferiamo non ricordare sui nostri profili social, ma d’altronde fa piacere ricordare solo le cose belle.
Quello di cui la nostalgia non tiene conto è, per esempio, la guerra: dal massacro di Srebrenica al genocidio in Ruanda. La stessa sorte è toccata alla svalutazione della Lira e alla progressiva perdita di potere d’acquisto da parte degli italiani successive a Mani Pulite, ed è proprio nel gennaio 1994 che con un videomessaggio di 9 minuti Silvio Berlusconi ha fatto il suo ingresso in politica, non uscendone per i vent’anni successivi.
È sempre in questo periodo che si è iniziata ad affermare in Italia la Lega Nord di Bossi che è arrivata al Governo. Ed allora divertiamoci a raccontarli questi anni 90’, ridendo sulle nostre disgrazie, su quello che siamo stati e su quanto ci eravamo promessi. Che la festa continui…
di Napoli Magazine
24/04/2025 - 20:45
Cinema Teatro Italia di Eboli
Martedì 6 maggio, ore 20.45
Teatro Metropolitan di Sant’Anastasia
Mercoledì 7 e giovedì 8 maggio, ore 20.45
Massimiliano Gallo in
Anni 90…Noi che volevamo la favola!
uno spettacolo di Massimiliano Gallo
con Carmen Scognamiglio
e con il corpo di ballo Anni 90 Dance
musiche eseguite da Ensemble Napolinord Big Band
Lo spettacolo sostituisce, per motivi tecnici, il preannunciato Malinconico. Moderatamente felice.
Eravamo rimasti alla caduta del muro di Berlino. Così era finito il mio spettacolo sugli anni 80: “Stasera, Punto e a Capo!”, quello in cui ho raccontato la mia adolescenza a metà tra purezza e infinito incanto.
Le immagini delle caduta del Muro di Berlino, i berlinesi armati di piccone, le folle che attraversano il Checkpoint Charlie, gli abbracci tra sconosciuti, i balli in cima a quello che fino a poche ore prima era il simbolo della divisione del mondo in due fazioni.
Riguardando a quell’epoca, sembra che col muro sia caduta la prima casella di un domino di eventi positivi che negli anni successivi ha sconvolto gli equilibri del mondo. Insomma, sembrava tutto bellissimo ma forse niente é veramente cambiato!
Erano gli anni di “Certe Notti” di Ligabue, dell’ “Ombelico del mondo” di Jovanotti. Di Fiorello e del suo “Karaoke”, di “Non è la rai”, di “Bim, bum, bam” e di “Bay Watch”, di “Blob” e “Art Attack”, di “La vita è bella”, “Forrest Gump” e “Mamma, ho perso l’aereo”, de la pillola rossa o la pillola blu di “Matrix”.
Erano gli anni in cui si giocava a “Super Mario” e “Pac-Man”, in cui si parlava di un mondo da connettere. Erano gli anni del Viagra, come ha detto Douglas Coupland, lo scrittore che ha coniato il termine Generazione X: “La storia era finita, e la sensazione era ottima”.
Quello degli anni Novanta è stato apparentemente un decennio perfetto, ma in realtà sono molte le cose che preferiamo non ricordare sui nostri profili social, ma d’altronde fa piacere ricordare solo le cose belle.
Quello di cui la nostalgia non tiene conto è, per esempio, la guerra: dal massacro di Srebrenica al genocidio in Ruanda. La stessa sorte è toccata alla svalutazione della Lira e alla progressiva perdita di potere d’acquisto da parte degli italiani successive a Mani Pulite, ed è proprio nel gennaio 1994 che con un videomessaggio di 9 minuti Silvio Berlusconi ha fatto il suo ingresso in politica, non uscendone per i vent’anni successivi.
È sempre in questo periodo che si è iniziata ad affermare in Italia la Lega Nord di Bossi che è arrivata al Governo. Ed allora divertiamoci a raccontarli questi anni 90’, ridendo sulle nostre disgrazie, su quello che siamo stati e su quanto ci eravamo promessi. Che la festa continui…