Cultura & Gossip
SPETTACOLI - Napoli aspetta Godot: il Progetto Beckett alla Galleria Toledo
30.10.2025 09:55 di Napoli Magazine
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Da Shakespeare a Beckett. Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione, per un mese si confronta con un altro gigante della letteratura mondiale: Samuel Beckett. Dal 31 ottobre al 27 novembre “Progetto Beckett”, a cura di Laura Angiulli e Gabriele Frasca.  Reading, proiezioni spettacoli e incontri. 
 
“Lo spopolatore” di Frasca, dal 31 ottobre al 2 novembre, poi il 5 novembre “Rockaby Berceuse Dondolo” con Carla Totò, dal 7 al 9 novembre “Suonala ancora Sam!” di Marcido Marcidorjs, e dal 13 al 27 novembre “Aspettando Godot”, nuova produzione di Galleria Toledo, regia e drammaturgia di Laura Angiulli. 
 
Durante la rassegna teatrale gli incontri “Mondo Beckett” lunedì 10, 17 e 24 novembre alle ore 18.30, alcuni momenti di approfondimento del ciclo d’incontri Gl’incontri, condotti da Giancarlo Alfano, Francesco de Cristofaro e Gabriele Frasca, s'incentreranno sulle grandi drammaturgie immaginate da Samuel Beckett per la radio, il cinema e la televisione.
 
“Ritenuto nel resto del mondo fra gli autori più significativi del secondo Novecento - scrive Gabriele Frasca, scrittore, poeta e traduttore di Beckett in Italia - messo in scena con l’attenzione che si deve a un classico, e frequentato dai cartelloni teatrali fino a risultare in non poche nazioni il drammaturgo più rappresentato dopo Shakespeare, Samuel Beckett, premio Nobel per la letteratura, stenta ancora in Italia ad avere l’attenzione che merita. Se difatti negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso - prosegue Frasca - una certa vulgata critica supinamente ideologica intralciò non poco la ricezione della sua opera, dagli anni Ottanta in poi il complessivo declino politico-culturale della nazione ha finito col destinare Beckett a un pubblico presunto di soli intenditori, malgrado talune delle sue pièce risultassero così popolari da essere divenute proverbiali. Stupisce che questo destino gli sia stato riservato da una cultura che Beckett aveva studiato appassionatamente a Dublino nei primi anni Trenta, grazie alle lezioni private di italiano che gli aveva impartito la figlia del musicista Michele Esposito, Bianca. Questa piccola rassegna vuole essere dunque un tributo al grande autore irlandese, nella città di origine di colei che Beckett per tutta la vita, finanche nella casa di riposo dove trascorse i suoi ultimi giorni, avrebbe ricordato come la «professoressa» che lo aveva iniziato all’amore per quello che sarebbe stato per sempre il suo autore: Dante".
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SPETTACOLI - Napoli aspetta Godot: il Progetto Beckett alla Galleria Toledo

di Napoli Magazine

30/10/2025 - 09:55

Da Shakespeare a Beckett. Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione, per un mese si confronta con un altro gigante della letteratura mondiale: Samuel Beckett. Dal 31 ottobre al 27 novembre “Progetto Beckett”, a cura di Laura Angiulli e Gabriele Frasca.  Reading, proiezioni spettacoli e incontri. 
 
“Lo spopolatore” di Frasca, dal 31 ottobre al 2 novembre, poi il 5 novembre “Rockaby Berceuse Dondolo” con Carla Totò, dal 7 al 9 novembre “Suonala ancora Sam!” di Marcido Marcidorjs, e dal 13 al 27 novembre “Aspettando Godot”, nuova produzione di Galleria Toledo, regia e drammaturgia di Laura Angiulli. 
 
Durante la rassegna teatrale gli incontri “Mondo Beckett” lunedì 10, 17 e 24 novembre alle ore 18.30, alcuni momenti di approfondimento del ciclo d’incontri Gl’incontri, condotti da Giancarlo Alfano, Francesco de Cristofaro e Gabriele Frasca, s'incentreranno sulle grandi drammaturgie immaginate da Samuel Beckett per la radio, il cinema e la televisione.
 
“Ritenuto nel resto del mondo fra gli autori più significativi del secondo Novecento - scrive Gabriele Frasca, scrittore, poeta e traduttore di Beckett in Italia - messo in scena con l’attenzione che si deve a un classico, e frequentato dai cartelloni teatrali fino a risultare in non poche nazioni il drammaturgo più rappresentato dopo Shakespeare, Samuel Beckett, premio Nobel per la letteratura, stenta ancora in Italia ad avere l’attenzione che merita. Se difatti negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso - prosegue Frasca - una certa vulgata critica supinamente ideologica intralciò non poco la ricezione della sua opera, dagli anni Ottanta in poi il complessivo declino politico-culturale della nazione ha finito col destinare Beckett a un pubblico presunto di soli intenditori, malgrado talune delle sue pièce risultassero così popolari da essere divenute proverbiali. Stupisce che questo destino gli sia stato riservato da una cultura che Beckett aveva studiato appassionatamente a Dublino nei primi anni Trenta, grazie alle lezioni private di italiano che gli aveva impartito la figlia del musicista Michele Esposito, Bianca. Questa piccola rassegna vuole essere dunque un tributo al grande autore irlandese, nella città di origine di colei che Beckett per tutta la vita, finanche nella casa di riposo dove trascorse i suoi ultimi giorni, avrebbe ricordato come la «professoressa» che lo aveva iniziato all’amore per quello che sarebbe stato per sempre il suo autore: Dante".