Tra poche ore potremo finalmente dichiarare concluso il Mondiale di Qatar, non mi iscrivo al club di quelli che aspettano con passione la finale, con chissà quali significati, neanche sull'Argentina di Messi, che potrà anche vincere questo titolo e vale cinque volte di più di Ronaldo (il portoghese) ma non sarà mai come Maradona perchè Diego è stato semplicemente molto di più, troppo di più (di tutti).
Intanto il Napoli lancia un doppio segnale importante, con l'acquisto di Bereszynski e il ritorno di Contini, entrambi dalla Sampdoria. Per il terzino polacco manca solo l'ufficialità ma è fatta, stesso discorso per il portiere e sono due mosse intelligenti. Mi risulta che ci sia stato un confronto tra ADL, Giuntoli, Spalletti e che sia stato deciso all'unanimità di non lasciare nulla al caso per la ripartenza della stagione. Bereszynski è un'ottima alternativa che colma la lacuna dell'inesperienza del promettente Zanoli e ci ha messo 5 secondi per accettare Napoli, Contini copre un ruolo dove si rischiava di restare scoperti per gli acciacchi di Sirigu, che rimane e potrà dare una mano per la crescita dello stesso Contini, un ragazzo che merita di stare in questo Napoli.
Stavolta non si potrà dire che la coperta sarà corta, siamo alla prospettiva di una squadra quasi perfetta nei doppi ruoli, con il solo punto interrogativo del caso Demme. C'è Gaetano che cresce e merita fiducia. Ad oggi Demme si guarda attorno e aspetta proposte ma non chiude all'ipotesi di restare. E d'altronde in una stagione come questa la logica vorrebbe che un calciatore faccia di tutto per vedere il proprio nome scritto in un gruppo che può fare la storia. C'è la Salernitana su Demme ma tornerà alla carica pure il Monza. Sondaggi anche da Sampdoria e Torino. In ogni caso Spalletti ha detto due cose alla società: la prima indicazione è che non considera incedibile Demme, è disponibile a dargli spazio ma non sarà esattamente il minutaggio che si aspetta il centrocampista. La seconda indicazione è che Gaetano non va ceduto in prestito, Spalletti crede in lui e lo ha blindato, con la convinzione di farlo crescere e sfruttare il suo talento. Il Napoli aspetta le valutazioni di Demme ma gli ha fatto capire che c'è una dead line: dentro o fuori entro la prima decade di gennaio.