Il Punto
DAZN - Napoli, Spalletti: "Alta qualità del nostro gioco, Gaetano è fortissimo, Osimhen si può arrabbiare ma non è sempre colpa dell’allenatore, il mio futuro? E' definito, non sto aspettando..."
21.05.2023 20:43 di Napoli Magazine

NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN al termine del match vinto contro l’Inter. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “C’è tutto il mio Napoli stasera? Soprattutto la qualità del gioco che ci ha contraddistinto, stasera era stimolante per i calciatori sia perché avevano davanti una finalista di Champions, finalista meritatamente e volevamo dimostrare che quelli che avevano fatto l’impresa durante tutto il campionato non era figlia di un periodo ma la qualità evidenziata per tutto il campionato, poi l’Inter era l’unica squadra che non avevamo ancora battuto, era importante per i numeri, per tutto il campionato che abbiamo fatto. E’ una squadra che sa giocare a calcio, non ha bisogno di nessuno, è stata costruita bene dal presidente e da Giuntoli, con inserimenti corretti con ragazzi giovani poi diventati un corpo unico che ha fatto la differenza, dietro questi ragazzi ci sono cuore, qualità, disponibilità al sacrificio, quella autostima che poi fa sempre la differenza di credere di poter mettere il muso davanti a tutti e diventa facile con una squadra di questi valori con questi calciatori. Poi ci sono quelli che hanno qualcosa in più che un allenatore non vorrebbe mai perdere, il capitano che uno non vorrebbe mai perdere, come Di Lorenzo, il capitano. Se mi aspettavo di vivere giorni diversi? A essere nella mia posizione ora è tutto facile perché la gente ti riempie d’amore da tutte le parti, ti sommerge di affetto, carezze, abbracci e questo è bellissimo per cui io aspiravo a questo, ambivo a questo, e ora l’ho vissuto direttamente per cui è la cosa più bella che mi potesse accadere. Osimhen uscito un po’ nervoso? Le esigenze son quelle che lui faccia il centravanti come ha sempre fatto, crei passaggi per la squadra, da tutti abbiamo quell’esigenza non solo da lui, si può arrabbiare ma non è sempre colpa dell’allenatore. Gli attaccanti hanno il gol che fa la differenza per il loro bagaglio, per quella che è la felicità, ma poi ci sono i difensori e il portiere, essere la miglior difesa mette in evidenza Rrahmani e Kim oltre il gol che abbiamo fatto. Si va a lavorare con serietà, se una volta è al di sotto delle sue possibilità, era influenzato, poi si è allenato a mezzo servizio, sabato doveva fare il rinnovo della patente a Roma e non era presente all’allenamento, anche gli altri hanno tirato la carretta. Quando non c’era in Champions e Simeone ha fatto gol e dato battaglia a tutti ce lo vogliamo dimenticare? Kvara si stava stirando e rischia di farsi male, Raspadori è forte, Gaetano è fortissimo, ve lo dico io, vedrete che carriera che farà. Poi siccome tutti parlano della stessa cosa, ci si convince che senza di uno non si possa giocare, ma è la convinzione generale, il possesso palla conta perché poi se li fai sbattere a destra e sinistra buttando energie… a toccare più la palla ci si diverte di più. Poi che vogliano dire che il calcio è facile? Si sa, il calcio è facilissimo, lo sanno tutti che il calcio è facile ma è anche difficile e se qualche volta riesci a trovare soluzione con un calcio un po’ più difficile, si vede poi la differenza nel muovere palla e nel condurre un calcio offensivo e non d’attesa. Il calcio d’attesa è più facile, ti metti là, c’è da star fermi e da schermare, quando hai invece 50 metri di campo alle spalle c’è da vedere quando scappare, venire avanti. Rrahmani e Kim hanno nella testa come modo di giocare che non hanno bisogno degli altri, poi ci saranno altri calciatori che ci prenderanno dei vantaggi, ma quando si riesce a sviluppare una partita di questo livello come oggi è una soddisfazione. Cosa è che manca nella fase finale della gestione del mio futuro? Se manca che la società parli? Non sto aspettando niente, è tutto definito, c’è solo da dirlo e abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare a dirlo. E’ tutto chiaro… fuochino, fuocherello, acqua, non vi inventate nulla! E’ tutto definito dalla cena che si fece, siamo usciti con tutto a posto. Chi ha pagato il conto? Il presidente”.

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di Napoli Magazine

21/05/2024 - 20:43

NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN al termine del match vinto contro l’Inter. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “C’è tutto il mio Napoli stasera? Soprattutto la qualità del gioco che ci ha contraddistinto, stasera era stimolante per i calciatori sia perché avevano davanti una finalista di Champions, finalista meritatamente e volevamo dimostrare che quelli che avevano fatto l’impresa durante tutto il campionato non era figlia di un periodo ma la qualità evidenziata per tutto il campionato, poi l’Inter era l’unica squadra che non avevamo ancora battuto, era importante per i numeri, per tutto il campionato che abbiamo fatto. E’ una squadra che sa giocare a calcio, non ha bisogno di nessuno, è stata costruita bene dal presidente e da Giuntoli, con inserimenti corretti con ragazzi giovani poi diventati un corpo unico che ha fatto la differenza, dietro questi ragazzi ci sono cuore, qualità, disponibilità al sacrificio, quella autostima che poi fa sempre la differenza di credere di poter mettere il muso davanti a tutti e diventa facile con una squadra di questi valori con questi calciatori. Poi ci sono quelli che hanno qualcosa in più che un allenatore non vorrebbe mai perdere, il capitano che uno non vorrebbe mai perdere, come Di Lorenzo, il capitano. Se mi aspettavo di vivere giorni diversi? A essere nella mia posizione ora è tutto facile perché la gente ti riempie d’amore da tutte le parti, ti sommerge di affetto, carezze, abbracci e questo è bellissimo per cui io aspiravo a questo, ambivo a questo, e ora l’ho vissuto direttamente per cui è la cosa più bella che mi potesse accadere. Osimhen uscito un po’ nervoso? Le esigenze son quelle che lui faccia il centravanti come ha sempre fatto, crei passaggi per la squadra, da tutti abbiamo quell’esigenza non solo da lui, si può arrabbiare ma non è sempre colpa dell’allenatore. Gli attaccanti hanno il gol che fa la differenza per il loro bagaglio, per quella che è la felicità, ma poi ci sono i difensori e il portiere, essere la miglior difesa mette in evidenza Rrahmani e Kim oltre il gol che abbiamo fatto. Si va a lavorare con serietà, se una volta è al di sotto delle sue possibilità, era influenzato, poi si è allenato a mezzo servizio, sabato doveva fare il rinnovo della patente a Roma e non era presente all’allenamento, anche gli altri hanno tirato la carretta. Quando non c’era in Champions e Simeone ha fatto gol e dato battaglia a tutti ce lo vogliamo dimenticare? Kvara si stava stirando e rischia di farsi male, Raspadori è forte, Gaetano è fortissimo, ve lo dico io, vedrete che carriera che farà. Poi siccome tutti parlano della stessa cosa, ci si convince che senza di uno non si possa giocare, ma è la convinzione generale, il possesso palla conta perché poi se li fai sbattere a destra e sinistra buttando energie… a toccare più la palla ci si diverte di più. Poi che vogliano dire che il calcio è facile? Si sa, il calcio è facilissimo, lo sanno tutti che il calcio è facile ma è anche difficile e se qualche volta riesci a trovare soluzione con un calcio un po’ più difficile, si vede poi la differenza nel muovere palla e nel condurre un calcio offensivo e non d’attesa. Il calcio d’attesa è più facile, ti metti là, c’è da star fermi e da schermare, quando hai invece 50 metri di campo alle spalle c’è da vedere quando scappare, venire avanti. Rrahmani e Kim hanno nella testa come modo di giocare che non hanno bisogno degli altri, poi ci saranno altri calciatori che ci prenderanno dei vantaggi, ma quando si riesce a sviluppare una partita di questo livello come oggi è una soddisfazione. Cosa è che manca nella fase finale della gestione del mio futuro? Se manca che la società parli? Non sto aspettando niente, è tutto definito, c’è solo da dirlo e abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare a dirlo. E’ tutto chiaro… fuochino, fuocherello, acqua, non vi inventate nulla! E’ tutto definito dalla cena che si fece, siamo usciti con tutto a posto. Chi ha pagato il conto? Il presidente”.