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NM LIVE –Onofri: “Napoli, Conte un uomo di grande personalità, Osimhen difficile da sostituire"
28.06.2024 14:50 di Napoli Magazine

NAPOLI – CLAUDIO ONOFRI, ex allenatore ed opinionista, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “Conte era quello che ci voleva, un uomo di grande personalità che non ha paura delle grandi piazze. Sono innamorato di allenatori che hanno un progetto preciso, che si vede in campo. Conte non è quello, ma ha capacità di leggere la partita e la rosa a disposizione. Vedremo attraverso i risultati anche, la personalità di un presidente. Dalle prime dichiarazioni di Conte sul mercato sono state decise. Osimhen? A me dispiace, quando è arrivato lo conoscevo un po', ma non mi aspettavo tutto questo potenziale. Con Spalletti, è stato capace di capovolgere la trama della partita. Quando eri costretto a difenderti, buttavi i palloni e c’era Osimhen a prenderla. I tifosi sono innamorati di questi calciatori e non vedo grandi prospetti per sostituirlo, poi magari viene uno sconosciuto e fa quello che ha fatto lui, ma non è facile sostituirlo. Ho sentito parlare di retegui, che io prenderei sempre in una squadra, perché aiuta sempre. Anche se un attaccante deve fare gol, ma quando vede la squadra in diffolità, aiuta. Tra Osimhen e Retegui, però, c’è una grande differenza. Lukaku? Ha già un passato, come dimensione e livello prenderei Lukaku, ma uno come Retegui non ha mai deluso. Se parliamo di livello tecnico, ti direi Lukaku. Retegui da il 100% in ogni partita. Italia-Svizzera? Difficile dirlo, se parliamo di storia non c’è partita, ma in questo momento non mi sento di dire che siamo pari, però quello che ci ha fatto vedere la nazionale non è sufficiente per i posti alti. Però in passato abbiamo visto che da sfavoriti abbiamo ottenuto qualcosa, ma la nostra rosa non può appartenere alle migliori di Europa. Speriamo bene e che piano piano ritorniamo ad essere una delle migliori del mondo. Nel nostro campionato ci sono stati allenatori giovani, ma anche squadre, dove si vede un gioco propositivo. Con un po' di pazienza, magari il nostro calcio arriva nei posti alti”.

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28/06/2024 - 14:50

NAPOLI – CLAUDIO ONOFRI, ex allenatore ed opinionista, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “Conte era quello che ci voleva, un uomo di grande personalità che non ha paura delle grandi piazze. Sono innamorato di allenatori che hanno un progetto preciso, che si vede in campo. Conte non è quello, ma ha capacità di leggere la partita e la rosa a disposizione. Vedremo attraverso i risultati anche, la personalità di un presidente. Dalle prime dichiarazioni di Conte sul mercato sono state decise. Osimhen? A me dispiace, quando è arrivato lo conoscevo un po', ma non mi aspettavo tutto questo potenziale. Con Spalletti, è stato capace di capovolgere la trama della partita. Quando eri costretto a difenderti, buttavi i palloni e c’era Osimhen a prenderla. I tifosi sono innamorati di questi calciatori e non vedo grandi prospetti per sostituirlo, poi magari viene uno sconosciuto e fa quello che ha fatto lui, ma non è facile sostituirlo. Ho sentito parlare di retegui, che io prenderei sempre in una squadra, perché aiuta sempre. Anche se un attaccante deve fare gol, ma quando vede la squadra in diffolità, aiuta. Tra Osimhen e Retegui, però, c’è una grande differenza. Lukaku? Ha già un passato, come dimensione e livello prenderei Lukaku, ma uno come Retegui non ha mai deluso. Se parliamo di livello tecnico, ti direi Lukaku. Retegui da il 100% in ogni partita. Italia-Svizzera? Difficile dirlo, se parliamo di storia non c’è partita, ma in questo momento non mi sento di dire che siamo pari, però quello che ci ha fatto vedere la nazionale non è sufficiente per i posti alti. Però in passato abbiamo visto che da sfavoriti abbiamo ottenuto qualcosa, ma la nostra rosa non può appartenere alle migliori di Europa. Speriamo bene e che piano piano ritorniamo ad essere una delle migliori del mondo. Nel nostro campionato ci sono stati allenatori giovani, ma anche squadre, dove si vede un gioco propositivo. Con un po' di pazienza, magari il nostro calcio arriva nei posti alti”.