Giuseppe Gargiulo, avvocato, ha parlato ai microfoni di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “I giocatori di calcio alle domande riguardo le scommesse, danno una risposta molto lapidaria e particolare sui motivi per i quali lo hanno fatto: la noia, ovvero il tedio leopardiano. Significa tutto e non significa niente. Questo atteggiamento sicuramente ha bisogno di un percorso, c’è sempre oggi anche un’angoscia di un ritiro, che può essere qualcosa di particolare. Il tempo delle scommesse è cambiato, negli anni ’80 c’è stata la spettacolarizzazione della polizia dell’Olimpico, oggi la polizia va a Coverciano a sequestrare telefonini e altro. McTominay al Manchester lo chiamavano il distruttore, è un giocatore che non dà respiro neanche ai centrocampisti, effettivamente questo binomio con Lukaku è stato quello vincente, rispetto anche ad Anguissa che qualche volta si è infortunato. Lautaro si arrampica sempre sulle gradinate e da regolamento non lo può fare, non capisco perché non viene ammonito. Conte parla di finali da giocare, ci sono forse delle insidie, messa sotto l’aspetto filosofica è Monza, ma l’insidia più forte forse è la trasferta di Parma, insieme a quella con il Lecce”.
di Napoli Magazine
17/04/2025 - 00:58
Giuseppe Gargiulo, avvocato, ha parlato ai microfoni di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “I giocatori di calcio alle domande riguardo le scommesse, danno una risposta molto lapidaria e particolare sui motivi per i quali lo hanno fatto: la noia, ovvero il tedio leopardiano. Significa tutto e non significa niente. Questo atteggiamento sicuramente ha bisogno di un percorso, c’è sempre oggi anche un’angoscia di un ritiro, che può essere qualcosa di particolare. Il tempo delle scommesse è cambiato, negli anni ’80 c’è stata la spettacolarizzazione della polizia dell’Olimpico, oggi la polizia va a Coverciano a sequestrare telefonini e altro. McTominay al Manchester lo chiamavano il distruttore, è un giocatore che non dà respiro neanche ai centrocampisti, effettivamente questo binomio con Lukaku è stato quello vincente, rispetto anche ad Anguissa che qualche volta si è infortunato. Lautaro si arrampica sempre sulle gradinate e da regolamento non lo può fare, non capisco perché non viene ammonito. Conte parla di finali da giocare, ci sono forse delle insidie, messa sotto l’aspetto filosofica è Monza, ma l’insidia più forte forse è la trasferta di Parma, insieme a quella con il Lecce”.