Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Anguissa è un campione e una persona di grande sensibilità e umanità, con quelle lacrime dedica la vittoria al piccolo Daniele. E poi c’è il contrasto dei soldi che caratterizza la vicenda Kvara: nel calcio c’è il denaro che sembra sopraffare qualsiasi cosa e Napoli e il Napoli devono dimostrare che il cuore è la nostra grande forza. Noi non dobbiamo dimenticare quello che i giocatori hanno rappresentato, hanno portato lo Scudetto. Le critiche vanno fatte, ma sempre con rispetto. Secondo me il Napoli con i 70 milioni potrebbe uscirne più forte. Per noi c'è solo la maglia. C'è un'identificazione tra Napoli e la squadra, quello che conta è la maglia azzurra, per i calciatori c'è un po' di disillusione. Anche quando demmo la cittadinanza a Maradona non proprio tutti furono felici, mi presi un sacco di critiche. Conte all'inizio disse che Kvaratskhelia era uno dei punti fermi. Ma penso ci fosse una crisi e che il Napoli era già da molto nel dopo Kvara. Se con questi soldi si può portare un nuovo giocatore lo rimpiangeremo per lo Scudetto, ma non per quello che sta facendo quest'anno. Sognare è un atto di realismo soprattutto quando lo si fa tutti insieme. Il Napoli deve pensare alla prossima partita contro l’Atalanta e a fare più punti possibili. È lì, può giocarsela fino alla fine. Chiesa mi è sempre piaciuto, deve avere un allenatore che lo sappia valorizzare al massimo. Il PNRR doveva portare degli investimenti, tra le altre cose, per la sicurezza. Ma ogni volta che c’è un fenomeno meteorologico avverso abbiamo i soliti problemi di manutenzione e di cura. Penso alle scuole, alle strade, agli alberi che cadono. Però vorrei concludere con una bella notizia, il cessate il fuoco e la tregua annunciata tra Hamas e Israele. Napoli è città della pace”.
di Napoli Magazine
16/01/2025 - 01:08
Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Anguissa è un campione e una persona di grande sensibilità e umanità, con quelle lacrime dedica la vittoria al piccolo Daniele. E poi c’è il contrasto dei soldi che caratterizza la vicenda Kvara: nel calcio c’è il denaro che sembra sopraffare qualsiasi cosa e Napoli e il Napoli devono dimostrare che il cuore è la nostra grande forza. Noi non dobbiamo dimenticare quello che i giocatori hanno rappresentato, hanno portato lo Scudetto. Le critiche vanno fatte, ma sempre con rispetto. Secondo me il Napoli con i 70 milioni potrebbe uscirne più forte. Per noi c'è solo la maglia. C'è un'identificazione tra Napoli e la squadra, quello che conta è la maglia azzurra, per i calciatori c'è un po' di disillusione. Anche quando demmo la cittadinanza a Maradona non proprio tutti furono felici, mi presi un sacco di critiche. Conte all'inizio disse che Kvaratskhelia era uno dei punti fermi. Ma penso ci fosse una crisi e che il Napoli era già da molto nel dopo Kvara. Se con questi soldi si può portare un nuovo giocatore lo rimpiangeremo per lo Scudetto, ma non per quello che sta facendo quest'anno. Sognare è un atto di realismo soprattutto quando lo si fa tutti insieme. Il Napoli deve pensare alla prossima partita contro l’Atalanta e a fare più punti possibili. È lì, può giocarsela fino alla fine. Chiesa mi è sempre piaciuto, deve avere un allenatore che lo sappia valorizzare al massimo. Il PNRR doveva portare degli investimenti, tra le altre cose, per la sicurezza. Ma ogni volta che c’è un fenomeno meteorologico avverso abbiamo i soliti problemi di manutenzione e di cura. Penso alle scuole, alle strade, agli alberi che cadono. Però vorrei concludere con una bella notizia, il cessate il fuoco e la tregua annunciata tra Hamas e Israele. Napoli è città della pace”.