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AIC - Calcagno: "Tutelare la salute dei calciatori significa tutelare il nostro mondo"
20.11.2024 13:35 di Napoli Magazine

Umberto Calcagno, presidente dell'AIC, ha presentato la ricerca 'Injury Time' condotta dall'assocalciatori durante il Social Football Summit in corso allo Stadio Olimpico: "Che tipo di calcio vogliamo? Questo dobbiamo chiederci. La salute del calciatore è ancora una questione sindacale? Se resta tale stiamo sbagliando qualcosa nell'impostazione del futuro del nostro mondo. E io sono certo che non sia più una questione sindacale, ma tutelare la parte migliore del nostro spettacolo (i calciatori, ndr) significa tutelare il nostro mondo. Le grandi partite non sono qualcosa da ostacolare, ma da inserire nel contesto - ha aggiunto - La parte più alta della nostra piramide non può perdere il concetto solidaristico verso la base. Oggi penso ci sia una grande occasione, quella da un lato di tutelare la salute dei calciatori e dall'altra quella di tutelare la distribuzione delle risorse. Se non porteremo avanti insieme con Fifpro e World League queste battaglie si rischierà di dividere un mondo ancora di più di quanto non lo sia già adesso".

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AIC - Calcagno: "Tutelare la salute dei calciatori significa tutelare il nostro mondo"

di Napoli Magazine

20/11/2024 - 13:35

Umberto Calcagno, presidente dell'AIC, ha presentato la ricerca 'Injury Time' condotta dall'assocalciatori durante il Social Football Summit in corso allo Stadio Olimpico: "Che tipo di calcio vogliamo? Questo dobbiamo chiederci. La salute del calciatore è ancora una questione sindacale? Se resta tale stiamo sbagliando qualcosa nell'impostazione del futuro del nostro mondo. E io sono certo che non sia più una questione sindacale, ma tutelare la parte migliore del nostro spettacolo (i calciatori, ndr) significa tutelare il nostro mondo. Le grandi partite non sono qualcosa da ostacolare, ma da inserire nel contesto - ha aggiunto - La parte più alta della nostra piramide non può perdere il concetto solidaristico verso la base. Oggi penso ci sia una grande occasione, quella da un lato di tutelare la salute dei calciatori e dall'altra quella di tutelare la distribuzione delle risorse. Se non porteremo avanti insieme con Fifpro e World League queste battaglie si rischierà di dividere un mondo ancora di più di quanto non lo sia già adesso".