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BDC - Modugno: "L'attuale posizione del Napoli è frutto di un lavoro straordinario svolto finora"
18.03.2025 08:37 di Napoli Magazine

Il giornalista Francesco Modugno, ospite de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri: "Corsa Scudetto più complicata dopo il pareggio di Venezia? Si può ancora fare, la vittoria finale resta una possibilità ancora concreta. Il pareggio ottenuto col Venezia ci può stare e non è nemmeno così sorprendente, se consideriamo il trend del Napoli nelle ultime sette partite: ci sono stati tanti pareggi, gli azzurri hanno il sesto attacco del campionato insieme alla Juventus e hanno sempre preso gol negli ultimi match. Il gol è come se fosse stato subito, visto il salvataggio provvidenziale di Rrahmani sulla linea. Le squadre costruite per vincere il campionato hanno una produzione offensiva molto maggiore rispetto a quella azzurra, che ha qualità differenti e importanti ma non sempre quelle che occorrono per vincere sfide complicate come quella di ieri. Il risultato di Venezia dimostra che l'attuale posizione del Napoli è frutto di un lavoro straordinario svolto fino a questo momento. Calo delle ultime gare? Il Napoli si è ritrovato prigioniero di due situazioni: la prima riguarda le difficoltà riscontrate sul mercato di gennaio, vicissitudini che non pensava di dover affrontare. La questione Kvara penso sia esplosa il 31 dicembre, il club aveva dei timori ma si è trovato davanti a una volontà chiara del georgiano e del suo entourage di andare via. Ci si è mossi per trovare una soluzione, nonostante le difficoltà, e Manna con grande onestà intellettuale si è definito responsabile di un mercato che nulla ha aggiunto e che ha tolto qualcosa alla squadra. Il secondo aspetto è che il Napoli è stato anche prigioniero di un equilibrio che in un certo momento sembrava perfetto, si è faticato a cambiare e si è avuto anche paura di andare ad intaccare qualcosa. Va detto comunque che il Napoli i giocatori ce li ha, va considerata anche la gestione dell'allenatore: Okafor ad esempio sta giocando 5', ma forse oggi potrebbe anche farli 20'. Questo vale anche per altri elementi. Problemi in zona gol? L'attacco azzurro ha i suoi limiti, ma la qualità media di questo Napoli non è quella di una squadra costruita per vincere il campionato. A centrocampo - nella costruzione, nello sviluppo del gioco, nella rifinitura, nell'ultima giocata, nelle scelte fatte - c'è una qualità elevata, ma non altissima. Lobotka è bravissimo davanti alla difesa come play, ma lì davanti arriva poco. McTominay e Anguissa hanno fisicità ed energia, ma sono poco connessi con i tre davanti. Questa squadra, nel suo modo di fare calcio, non produce tantissimo in termini qualitativi. Neres? Torna con il Milan. C'era anche la possibilità di aggregare il giocatore al gruppo per Venezia e lui ci ha sperato, ma sono state fatte altre valutazioni. Conte? Dopo la devastazione dell'anno scorso, solo lui avrebbe potuto restituire autorevolezza, credibilità e prospettiva ad un progetto che era completamente morto".

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BDC - Modugno: "L'attuale posizione del Napoli è frutto di un lavoro straordinario svolto finora"

di Napoli Magazine

18/03/2025 - 08:37

Il giornalista Francesco Modugno, ospite de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri: "Corsa Scudetto più complicata dopo il pareggio di Venezia? Si può ancora fare, la vittoria finale resta una possibilità ancora concreta. Il pareggio ottenuto col Venezia ci può stare e non è nemmeno così sorprendente, se consideriamo il trend del Napoli nelle ultime sette partite: ci sono stati tanti pareggi, gli azzurri hanno il sesto attacco del campionato insieme alla Juventus e hanno sempre preso gol negli ultimi match. Il gol è come se fosse stato subito, visto il salvataggio provvidenziale di Rrahmani sulla linea. Le squadre costruite per vincere il campionato hanno una produzione offensiva molto maggiore rispetto a quella azzurra, che ha qualità differenti e importanti ma non sempre quelle che occorrono per vincere sfide complicate come quella di ieri. Il risultato di Venezia dimostra che l'attuale posizione del Napoli è frutto di un lavoro straordinario svolto fino a questo momento. Calo delle ultime gare? Il Napoli si è ritrovato prigioniero di due situazioni: la prima riguarda le difficoltà riscontrate sul mercato di gennaio, vicissitudini che non pensava di dover affrontare. La questione Kvara penso sia esplosa il 31 dicembre, il club aveva dei timori ma si è trovato davanti a una volontà chiara del georgiano e del suo entourage di andare via. Ci si è mossi per trovare una soluzione, nonostante le difficoltà, e Manna con grande onestà intellettuale si è definito responsabile di un mercato che nulla ha aggiunto e che ha tolto qualcosa alla squadra. Il secondo aspetto è che il Napoli è stato anche prigioniero di un equilibrio che in un certo momento sembrava perfetto, si è faticato a cambiare e si è avuto anche paura di andare ad intaccare qualcosa. Va detto comunque che il Napoli i giocatori ce li ha, va considerata anche la gestione dell'allenatore: Okafor ad esempio sta giocando 5', ma forse oggi potrebbe anche farli 20'. Questo vale anche per altri elementi. Problemi in zona gol? L'attacco azzurro ha i suoi limiti, ma la qualità media di questo Napoli non è quella di una squadra costruita per vincere il campionato. A centrocampo - nella costruzione, nello sviluppo del gioco, nella rifinitura, nell'ultima giocata, nelle scelte fatte - c'è una qualità elevata, ma non altissima. Lobotka è bravissimo davanti alla difesa come play, ma lì davanti arriva poco. McTominay e Anguissa hanno fisicità ed energia, ma sono poco connessi con i tre davanti. Questa squadra, nel suo modo di fare calcio, non produce tantissimo in termini qualitativi. Neres? Torna con il Milan. C'era anche la possibilità di aggregare il giocatore al gruppo per Venezia e lui ci ha sperato, ma sono state fatte altre valutazioni. Conte? Dopo la devastazione dell'anno scorso, solo lui avrebbe potuto restituire autorevolezza, credibilità e prospettiva ad un progetto che era completamente morto".