Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di DAZN alla vigilia della sfida contro l'Inter: "Quando affronti squadre come Inter, Milan, Juventus mi evoca sempre ricordo di grandi partite perché comunque affronti squadre che sono dei top club e quindi sono dei match di alto livello che creano interesse e anche, sicuramente, la giusta adrenalina in ognuno di noi. Sono partite dove ti vuoi confrontare ed è una partita dove insieme alla squadra ci vogliamo confrontare contro la prima della classe. Noi in questo momento siamo curiosi sapendo che sarà una gara difficile perché, ripeto, affrontiamo una squadra molto forte. Sfida scudetto? La classifica in questo momento dice questo: a 12 giornate dalla fine noi siamo un punto dietro l'Inter, poi c'è l'Atalanta e c'è una classifica che sta diventando di nuovo molto corta. Quindi bisognerà fare grande attenzione. Sappiamo di dover affrontare una squadra molto forte e di avere comunque quella pressione che ci siamo meritati di avere. Infatti quando parlo con i ragazzi glielo dico: 'noi dobbiamo andare lì anche per giocarci questo tipo di partite con la giusta pressione, perché questa pressione ce la siamo meritata'. Quindi dovrebbe essere una pressione positiva e non negativa. Poi, per il resto, vogliamo confrontarci e capire quanto stiamo crescendo. Un ritorno al 4-3-3 o meglio insistere sul 3-5-2? Sistemi di gioco oggi contano poco, perché magari ti puoi difendere con un sistema di gioco e poi attaccare con un altro. Quindi, da questo punto di vista, è un calcio che sta diventando molto fluido, almeno quello che dicono per avvicinarmi alla modernità della situazione, però l'importante è che che si lavori sempre su determinati concetti che i calciatori conoscano. Si possono ancorare su quello che noi lavoriamo da inizio anno, poi il sistema può cambare in fase difensiva o in fase offensiva. L'importante è che loro ci siano dentro con la testa e capiscano il perché facciamo determinate cose. Lo facciano totalmente convinti, altrimenti rimangono solo delle idee. Noi non dobbiamo fare questo. Un messaggio ai 50.000 del Maradona in vista di Napoli-Inter? Io questo scoramento in questo periodo non l'ho sentito, anche perché sono una persona che vive la città e vive Napoli. Anzi forse in quest'ultimo periodo è uscita fuori la vera anima napoletana, ovvero, di non mollare assolutamente. I tifosi ci sono vicini in qualsiasi situazione, mi ha fatto molto piacere perché quando stavamo vincendo magari c'era stata una una pretesa a volte anche un po' esagerata sotto alcuni punti di vista. Penso che ciò che stiamo facendo la gente lo sta apprezzando, perché almeno personalmente ci parlo, vivo la città e soprattutto in questo periodo il tifoso napoletano è molto vicino alla squadra. Ci sta chiedendo di dare il massimo, al di là dei risultati finali, continuare a dare il massimo, perché loro sono orgogliosi di questa squadra. A Como il secondo tempo non mi è piaciuto assolutamente perché possiamo perdere la partita ma gli altri si devono dimostrare più bravi qualitativamente e tatticamente più organizzati. Odio perdere perché alla fine abbiamo perso per un tiro in porta. Questi ragazzi li conosco e sono ragazzi da 10 e lode. In maniera inconscia ci siamo un attimo seduti e il Como ha preso coraggio e senza fare chissà cosa, perché alla fine abbiamo perso con un tiro in porta, abbiamo preso due gol e abbiamo perso la partita. Questo deve essere di monito, che noi dobbiamo stare sempre sul pezzo: i ragazzi lo sanno che non non si deve mollare, e ripeto il tifoso del Napoli, quello che continua a chiedermi è che non si molli assolutamente, orgogliosi di questa squadra e di quello che stanno facendo, perché vedono che è una squadra che alla fine dà sempre tutto. Un messaggio ai napoletani? Stiamo sempre uniti, fino alla fine dobbiamo stare sempre uniti e cercare di ottenere il massimo. Non lo so quale sarà, però al 100% posso assicurare al tifoso napoletano che abbiamo un gruppo di ragazzi splendidi, con grande senso di appartenenza, e un allenatore che farà di tutto affinché possano essere orgogliosi della della propria squadra".
di Napoli Magazine
28/02/2025 - 17:40
Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di DAZN alla vigilia della sfida contro l'Inter: "Quando affronti squadre come Inter, Milan, Juventus mi evoca sempre ricordo di grandi partite perché comunque affronti squadre che sono dei top club e quindi sono dei match di alto livello che creano interesse e anche, sicuramente, la giusta adrenalina in ognuno di noi. Sono partite dove ti vuoi confrontare ed è una partita dove insieme alla squadra ci vogliamo confrontare contro la prima della classe. Noi in questo momento siamo curiosi sapendo che sarà una gara difficile perché, ripeto, affrontiamo una squadra molto forte. Sfida scudetto? La classifica in questo momento dice questo: a 12 giornate dalla fine noi siamo un punto dietro l'Inter, poi c'è l'Atalanta e c'è una classifica che sta diventando di nuovo molto corta. Quindi bisognerà fare grande attenzione. Sappiamo di dover affrontare una squadra molto forte e di avere comunque quella pressione che ci siamo meritati di avere. Infatti quando parlo con i ragazzi glielo dico: 'noi dobbiamo andare lì anche per giocarci questo tipo di partite con la giusta pressione, perché questa pressione ce la siamo meritata'. Quindi dovrebbe essere una pressione positiva e non negativa. Poi, per il resto, vogliamo confrontarci e capire quanto stiamo crescendo. Un ritorno al 4-3-3 o meglio insistere sul 3-5-2? Sistemi di gioco oggi contano poco, perché magari ti puoi difendere con un sistema di gioco e poi attaccare con un altro. Quindi, da questo punto di vista, è un calcio che sta diventando molto fluido, almeno quello che dicono per avvicinarmi alla modernità della situazione, però l'importante è che che si lavori sempre su determinati concetti che i calciatori conoscano. Si possono ancorare su quello che noi lavoriamo da inizio anno, poi il sistema può cambare in fase difensiva o in fase offensiva. L'importante è che loro ci siano dentro con la testa e capiscano il perché facciamo determinate cose. Lo facciano totalmente convinti, altrimenti rimangono solo delle idee. Noi non dobbiamo fare questo. Un messaggio ai 50.000 del Maradona in vista di Napoli-Inter? Io questo scoramento in questo periodo non l'ho sentito, anche perché sono una persona che vive la città e vive Napoli. Anzi forse in quest'ultimo periodo è uscita fuori la vera anima napoletana, ovvero, di non mollare assolutamente. I tifosi ci sono vicini in qualsiasi situazione, mi ha fatto molto piacere perché quando stavamo vincendo magari c'era stata una una pretesa a volte anche un po' esagerata sotto alcuni punti di vista. Penso che ciò che stiamo facendo la gente lo sta apprezzando, perché almeno personalmente ci parlo, vivo la città e soprattutto in questo periodo il tifoso napoletano è molto vicino alla squadra. Ci sta chiedendo di dare il massimo, al di là dei risultati finali, continuare a dare il massimo, perché loro sono orgogliosi di questa squadra. A Como il secondo tempo non mi è piaciuto assolutamente perché possiamo perdere la partita ma gli altri si devono dimostrare più bravi qualitativamente e tatticamente più organizzati. Odio perdere perché alla fine abbiamo perso per un tiro in porta. Questi ragazzi li conosco e sono ragazzi da 10 e lode. In maniera inconscia ci siamo un attimo seduti e il Como ha preso coraggio e senza fare chissà cosa, perché alla fine abbiamo perso con un tiro in porta, abbiamo preso due gol e abbiamo perso la partita. Questo deve essere di monito, che noi dobbiamo stare sempre sul pezzo: i ragazzi lo sanno che non non si deve mollare, e ripeto il tifoso del Napoli, quello che continua a chiedermi è che non si molli assolutamente, orgogliosi di questa squadra e di quello che stanno facendo, perché vedono che è una squadra che alla fine dà sempre tutto. Un messaggio ai napoletani? Stiamo sempre uniti, fino alla fine dobbiamo stare sempre uniti e cercare di ottenere il massimo. Non lo so quale sarà, però al 100% posso assicurare al tifoso napoletano che abbiamo un gruppo di ragazzi splendidi, con grande senso di appartenenza, e un allenatore che farà di tutto affinché possano essere orgogliosi della della propria squadra".