In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Daniel Martinez, ESPN: “Il Napoli è tornato serio e compatto, anche nelle difficoltà. Nessuno aveva dubbi sul lavoro di Conte, ma non me lo aspettavo così solido sin da subito. Gli inciampi con Verona e Atalanta fanno parte del percorso di ricostruzione e anzi servono per la crescita della squadra. Vanno ritrovate le giuste misure e non vanno date per scontate. L’eccessiva sicurezza non è mai un bene, quindi un passo falso ogni tanto può solo far bene. Il Napoli lotterà fino alla fine per lo Scudetto, nonostante il risultato dell’ultimo turno. Va solo allontanato questo pericolo di perdersi ogni tanto tra leggerezze e distrazioni. Conte è l’allenatore perfetto per migliorare squadre del genere. Simeone? Meriterebbe da un bel po’ una maglia da titolare o quantomeno più spazio. È un attaccante atipico per questo calcio, visto che non è troppo veloce o troppo piazzato fisicamente. Ha però grande intuito e grande istino del gol, si mette sempre a disposizione della squadra in tutto. Lui e Lautaro Martinez sono gli unici in Serie A ad avere questa voglia costante di partecipare in qualsiasi azione della squadra, soprattutto in difesa. Dovrebbe essere a volte meno altruista, ma è un calciatore che meriterebbe più minuti. Lautaro Martinez? È un goleador di razza, titolare dell’Argentina. Al Mondiale pagò un momento di forma da acciaccato e l’exploit di Julian Alvarez. Per me è tra i 3-4 calciatori più importanti di Europa e non ho capito il suo 7mo posto al Pallone d’Oro, me lo aspettavo molto più alto se non in finale. È un capitano completo e generoso come pochi. Ha fatto coppia con Lukaku, con Dzeko e con Thuram, ma è sempre Lautaro quello che marca la differenza nell’attacco dell’Inter”.
di Napoli Magazine
05/11/2024 - 15:24
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Daniel Martinez, ESPN: “Il Napoli è tornato serio e compatto, anche nelle difficoltà. Nessuno aveva dubbi sul lavoro di Conte, ma non me lo aspettavo così solido sin da subito. Gli inciampi con Verona e Atalanta fanno parte del percorso di ricostruzione e anzi servono per la crescita della squadra. Vanno ritrovate le giuste misure e non vanno date per scontate. L’eccessiva sicurezza non è mai un bene, quindi un passo falso ogni tanto può solo far bene. Il Napoli lotterà fino alla fine per lo Scudetto, nonostante il risultato dell’ultimo turno. Va solo allontanato questo pericolo di perdersi ogni tanto tra leggerezze e distrazioni. Conte è l’allenatore perfetto per migliorare squadre del genere. Simeone? Meriterebbe da un bel po’ una maglia da titolare o quantomeno più spazio. È un attaccante atipico per questo calcio, visto che non è troppo veloce o troppo piazzato fisicamente. Ha però grande intuito e grande istino del gol, si mette sempre a disposizione della squadra in tutto. Lui e Lautaro Martinez sono gli unici in Serie A ad avere questa voglia costante di partecipare in qualsiasi azione della squadra, soprattutto in difesa. Dovrebbe essere a volte meno altruista, ma è un calciatore che meriterebbe più minuti. Lautaro Martinez? È un goleador di razza, titolare dell’Argentina. Al Mondiale pagò un momento di forma da acciaccato e l’exploit di Julian Alvarez. Per me è tra i 3-4 calciatori più importanti di Europa e non ho capito il suo 7mo posto al Pallone d’Oro, me lo aspettavo molto più alto se non in finale. È un capitano completo e generoso come pochi. Ha fatto coppia con Lukaku, con Dzeko e con Thuram, ma è sempre Lautaro quello che marca la differenza nell’attacco dell’Inter”.