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FIGC - Gravina: "Il Var a chiamata eliminerebbe molte polemiche, fiducia in Spalletti, anche se dovesse andar male in Nations League"
02.09.2024 09:16 di Napoli Magazine

"Abbiamo fatto una riflessione partendo da un principio assimilato da tutti, il calcio ha bisogno di innovarsi senza deturpare la sua natura valutando e valorizzando anche l'errore fa tanto discutere e tanto appassiona. Lo deve fare perché deve essere meglio fruibile da parte dei giovani. Noi abbiamo dato la disponibilità a sperimentare alcuni progetti, la Var a chiamata eliminerebbe una serie di polemiche legate ad alcune valutazioni non sempre corrette e coerenti da parte dei giudice di gara, anche se riteniamo debba essere conservata l'oggettività del fuorigioco e della tecnologia del gol-line. Sul tempo effettivo, bisogna capire, nell'ambito del rispetto degli accordi con i broadcaster, che cosa comporta l'idea di una partita in cui ancora non abbiamo chiara la durata complessiva. Le scalette dei programmi potrebbero avere degli effetti che devono essere valutati". Così il presidente della Figc Gabriele Gravina, ospite di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1. "Spalletti a rischio se la Nations non andasse bene? Valutare la qualità di un tecnico sulla base di alcune partite in brevissimo tempo sarebbe un errore strategico. Quando avevamo scelto Spalletti sembrava di aver preso il migliore sul mercato - ha continuato -, eravamo tutti entusiasti. Io darei fiducia assoluta a Luciano, avendo visto come lavora, dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati. Sapendo che i selezionabili sono limitati, sono circa 1/4 di quelli spagnoli. Ripartiamo da un torneo importante, noi dobbiamo essere coscienti che l'Italia deve essere testa di serie al Mondiale e la Nations League è una tappa di un percorso di due anni. Spalletti deve ripartire dal gruppo e dalla consapevolezza di aver sbagliato una prestazione deludente contro la Svizzera. Abbiamo commesso degli errori, li abbiamo analizzati insieme al ct, bisogna migliorarsi ma tutti insieme, e questo si ottiene essendo umili e uniti, essendo davvero una squadra e quindi ricostruendo la fiducia all'interno del gruppo e con i tifosi. Il mercato aperto a campionato in corso? Il calcio è un fenomeno globale, non si può pensare di affrontare questo tema nell'ambito di soluzioni che devono trovare singole federazioni. Ho mostrato la mia contrarietà al mercato aperto perché incide negativamente sull'identità tifoso squadra e genera degli effetti distorsivi nei rapporti tra club e calciatori. Ho sollevato questo problema in Uefa giorni fa perché ritengo che la soluzione va trovata ma passa attraverso una attività congiunta tra i club, la Lega e le federazioni, deve essere una decisione di sistema europea. Mi auguro che questa mia provocazione possa indurre la Uefa ad adottare qualche provvedimento di questo tipo. Abbiamo sospeso il confronto, affidando al ristoro delle ferie estive la possibilità di smaltire le scorie di alcune tensioni e di poter ritrovare l'opportunità di presentarsi al tavolo del confronto più sereni e con i compiti fatti a casa, recuperando le giuste energie. Ci rivedremo dopo la pausa per la nazionale - aggiunge -. Il mio auspicio è quello di poter ritrovare una migliore propensione al cambiamento".

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02/09/2024 - 09:16

"Abbiamo fatto una riflessione partendo da un principio assimilato da tutti, il calcio ha bisogno di innovarsi senza deturpare la sua natura valutando e valorizzando anche l'errore fa tanto discutere e tanto appassiona. Lo deve fare perché deve essere meglio fruibile da parte dei giovani. Noi abbiamo dato la disponibilità a sperimentare alcuni progetti, la Var a chiamata eliminerebbe una serie di polemiche legate ad alcune valutazioni non sempre corrette e coerenti da parte dei giudice di gara, anche se riteniamo debba essere conservata l'oggettività del fuorigioco e della tecnologia del gol-line. Sul tempo effettivo, bisogna capire, nell'ambito del rispetto degli accordi con i broadcaster, che cosa comporta l'idea di una partita in cui ancora non abbiamo chiara la durata complessiva. Le scalette dei programmi potrebbero avere degli effetti che devono essere valutati". Così il presidente della Figc Gabriele Gravina, ospite di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1. "Spalletti a rischio se la Nations non andasse bene? Valutare la qualità di un tecnico sulla base di alcune partite in brevissimo tempo sarebbe un errore strategico. Quando avevamo scelto Spalletti sembrava di aver preso il migliore sul mercato - ha continuato -, eravamo tutti entusiasti. Io darei fiducia assoluta a Luciano, avendo visto come lavora, dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati. Sapendo che i selezionabili sono limitati, sono circa 1/4 di quelli spagnoli. Ripartiamo da un torneo importante, noi dobbiamo essere coscienti che l'Italia deve essere testa di serie al Mondiale e la Nations League è una tappa di un percorso di due anni. Spalletti deve ripartire dal gruppo e dalla consapevolezza di aver sbagliato una prestazione deludente contro la Svizzera. Abbiamo commesso degli errori, li abbiamo analizzati insieme al ct, bisogna migliorarsi ma tutti insieme, e questo si ottiene essendo umili e uniti, essendo davvero una squadra e quindi ricostruendo la fiducia all'interno del gruppo e con i tifosi. Il mercato aperto a campionato in corso? Il calcio è un fenomeno globale, non si può pensare di affrontare questo tema nell'ambito di soluzioni che devono trovare singole federazioni. Ho mostrato la mia contrarietà al mercato aperto perché incide negativamente sull'identità tifoso squadra e genera degli effetti distorsivi nei rapporti tra club e calciatori. Ho sollevato questo problema in Uefa giorni fa perché ritengo che la soluzione va trovata ma passa attraverso una attività congiunta tra i club, la Lega e le federazioni, deve essere una decisione di sistema europea. Mi auguro che questa mia provocazione possa indurre la Uefa ad adottare qualche provvedimento di questo tipo. Abbiamo sospeso il confronto, affidando al ristoro delle ferie estive la possibilità di smaltire le scorie di alcune tensioni e di poter ritrovare l'opportunità di presentarsi al tavolo del confronto più sereni e con i compiti fatti a casa, recuperando le giuste energie. Ci rivedremo dopo la pausa per la nazionale - aggiunge -. Il mio auspicio è quello di poter ritrovare una migliore propensione al cambiamento".