Alla vigilia della partita contro la Moldavia dal palco del Festival della Serie A è intervenuto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina.
Gravina ha cominciato la conferenza stampa dicendo: “La Norvegia ha avuto crescita esponenziale, ora è tra le più forti in senso assoluto. Oggi rappresenta qualità straordinarie. In questo momento è più forte di noi. Si può anche perdere però bisogna capire come si perde“.
Il presidente della FIGC ha poi continuato: “Bisogna capire come si perde. Il nostro campionato ci ha consegnato giocatori stremati. Molti giocatori sono arrivati pochi giorni prima della partenza, non si può preparare una partita contro una corazzata in così poco tempo“.
Il dirigente azzurri ha anche detto: “È evidente che se perdi giocatori per infortunio su cui avevi lavorato in avvicinamento alla qualificazione al mondiale e e la partita non è stata sentita come avremmo dovuto è un problema. Non voglio nemmeno pensare a un’Italia senza Mondiale".
Successivamente si è espresso anche sugli attacchi subiti da Luciano Spalletti: “Mi hanno dato fastidio gli attacchi di alcuni soggetti. Sono attacchi inutili e di persone che aspettano questi momenti per farli. Mi ha infastidito anche una falsa informazioni di quelli che sono i temi reali. Gli attacchi che sta subendo Spalletti sono immeritati. L’ho trovato molto combattivo. Da subito dopo la partita ha indossato l’elmetto e l’armatura. Stiamo parlando in queste ore con Luciano. Dobbiamo trovare la soluzione per il miglior rilancio in vista di domani sera. Dopo ci sarà tempo per fare le valutazioni".
Gravina ha poi affermato: “La maglia azzurra non è un colore, è un’eredità e questo dobbiamo far capire ai ragazzi. È un’eredità storica. Quando indossi quella maglia porti addosso il peso, orgoglio di milioni di cittadini. Ed è una maglia che non ti appartiene, te la prestano. Quella maglia te la prestano i bambini che ti guardano perché sognano di indossarla, te la prestano quelle persone che quando cadi vogliono vedere nei giù occhi la voglia di volerti rialzare. Quando la indossi sei un popolo, se noi non facciamo capire questo…".
"Lasciare io? Sono convinto e lo sono quasi il 99% degli addetti ai lavori, dei delegati che mi ha dato fiducia solo qualche mese fa: quindi non capisco, non vedo diciamo possibilità di mollare in un momento così delicato" Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha conlcuso a Parma nel corso del festival della serie A. "Alcuni attacchi li ritengo emblema di un immobilismo, sono strumentali e inutili, studiati a mirati" ha aggiunto.
di Napoli Magazine
08/06/2025 - 11:39
Alla vigilia della partita contro la Moldavia dal palco del Festival della Serie A è intervenuto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina.
Gravina ha cominciato la conferenza stampa dicendo: “La Norvegia ha avuto crescita esponenziale, ora è tra le più forti in senso assoluto. Oggi rappresenta qualità straordinarie. In questo momento è più forte di noi. Si può anche perdere però bisogna capire come si perde“.
Il presidente della FIGC ha poi continuato: “Bisogna capire come si perde. Il nostro campionato ci ha consegnato giocatori stremati. Molti giocatori sono arrivati pochi giorni prima della partenza, non si può preparare una partita contro una corazzata in così poco tempo“.
Il dirigente azzurri ha anche detto: “È evidente che se perdi giocatori per infortunio su cui avevi lavorato in avvicinamento alla qualificazione al mondiale e e la partita non è stata sentita come avremmo dovuto è un problema. Non voglio nemmeno pensare a un’Italia senza Mondiale".
Successivamente si è espresso anche sugli attacchi subiti da Luciano Spalletti: “Mi hanno dato fastidio gli attacchi di alcuni soggetti. Sono attacchi inutili e di persone che aspettano questi momenti per farli. Mi ha infastidito anche una falsa informazioni di quelli che sono i temi reali. Gli attacchi che sta subendo Spalletti sono immeritati. L’ho trovato molto combattivo. Da subito dopo la partita ha indossato l’elmetto e l’armatura. Stiamo parlando in queste ore con Luciano. Dobbiamo trovare la soluzione per il miglior rilancio in vista di domani sera. Dopo ci sarà tempo per fare le valutazioni".
Gravina ha poi affermato: “La maglia azzurra non è un colore, è un’eredità e questo dobbiamo far capire ai ragazzi. È un’eredità storica. Quando indossi quella maglia porti addosso il peso, orgoglio di milioni di cittadini. Ed è una maglia che non ti appartiene, te la prestano. Quella maglia te la prestano i bambini che ti guardano perché sognano di indossarla, te la prestano quelle persone che quando cadi vogliono vedere nei giù occhi la voglia di volerti rialzare. Quando la indossi sei un popolo, se noi non facciamo capire questo…".
"Lasciare io? Sono convinto e lo sono quasi il 99% degli addetti ai lavori, dei delegati che mi ha dato fiducia solo qualche mese fa: quindi non capisco, non vedo diciamo possibilità di mollare in un momento così delicato" Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha conlcuso a Parma nel corso del festival della serie A. "Alcuni attacchi li ritengo emblema di un immobilismo, sono strumentali e inutili, studiati a mirati" ha aggiunto.