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FOCUS NM - Da Rrahmani a Kvara, il Napoli dilaga a Sassuolo: l’uomo in più è Osimhen
29.02.2024 15:40 di Napoli Magazine

NAPOLI – Il Napoli domina a Sassuolo, portando a casa un netto 6-1 e agganciando la Lazio in classifica, nel match di recupero della 21esima giornata. Una sana boccata di aria fresca, dopo giorni di caos derivati da un deludentissimo pareggio a Cagliari. Non solo una vittoria dilagante, ma al Mapei Stadium si è rivisto il vero Napoli: quello che gioca da squadra, che domina e diverte, dove si esaltavano soprattutto quelli da sempre definiti i gemelli del gol. L’anno scorso eravamo abituati a questo tipo di partite ma, quest’anno, davanti a questa roboante vittoria, ero quasi incredula nel rivedere quel Napoli che tanto ci ha fatto gioire. Il Napoli sta piano piano ritrovando i vecchi automatismi e geometrie: è pur vero che dall’altra parte c’è un Sassuolo in profonda e netta difficoltà, ma questa è una vittoria che può davvero rassicurare questa squadra, per un finale di stagione dignitoso. Davanti al gol del vantaggio del Sassuolo, ero pronta a rivedere la stessa scena che si ripete da mesi: l’ennesima sciagurata partita dove si butta via un risultato alla portata. Quello che mi ha sorpreso, in positivo, è il fatto che il Napoli questa volta non si è disunito, ma ha continuato a macinare possesso palla e a concretizzare le occasioni. A scongiurare l’ennesima disfatta ci pensa Rrahmani: nel momento del bisogno lui c’è, soprattutto in versione “attaccante”. Come con la Salernitana, il kosovaro è bravo a seguire l’azione che porta al pari col Sassuolo. La sua incursione in area, favorito anche dal finissimo assist di tacco di Anguissa e dal coinvolgimento di Di Lorenzo nell’azione, scaccia via la rabbia del gol subito. Il gol del difensore azzurro mette in evidenza la mano dell’allenatore e dà il via allo show dei partenopei, con i gemelli del gol che si prendono nuovamente la scena. Rivedere Osimhen e Kvaratskhelia mettere in mostra tutta la loro qualità è stata una vera e propria gioia per gli occhi. Dal suo ritorno dalla Coppa d’Africa, Osimhen si dimostra ancora una volta l’uomo in più di questa squadra, quel leader tecnico che cambia il volto delle partite. La sua tripletta mette ancora di più in risalto quanto sia un vero e proprio cecchino sotto porta: dal suo ritorno ha messo a segno 5 gol in tre partite e, la sua presenza, ha facilitato anche il lavoro dei suoi compagni. Quando in campo c’è il nigeriano a pieno regime, le difese avversarie vanno spesso in affanno, non riuscendo a gestire al meglio la sua imponenza fisica e, questo, fa si che si possano liberare alcuni varchi che favoriscono gli inserimenti degli altri azzurri. Tre gol, un assist e, a tempo perso, aggiusta anche la porta. Un vero e proprio tuttofare. Il Napoli avrà un bel lavoro da fare per trovare un sostituto all’altezza per il futuro. In generale, tutta la squadra ha dato vita a una prestazione vincente e convincente: a centrocampo si è rivisto il solito Lobotka, che dirige l’orchestra alla perfezione. Una prova di sostanza anche quella di Anguissa e finalmente lo si vede primeggiare di nuovo in mezzo al campo. Bene anche Traorè, che manda segnali positivi a Calzona e, soprattutto, Politano, che ripaga a pieno la fiducia dell’allenatore, con i due assist per Osimhen. Menzione speciale per Khvicha Kvaratskhelia: dallo sguardo perso nel vuoto in panchina allo show che ha messo su con il Sassuolo, Kvara ha passato intere partite a combattere contro i falli degli avversari e quella voglia di trascinarsi una barca che lentamente continuava ad affondare, ma spesso con dei risultati deludenti per le sue possibilità. Finalmente Kvara ritrova la gioia del gol, quelli che solo uno con le sue qualità può fare. Due gol, un assist, la ritrovata sinergia con Osimhen e finalmente il sorriso di chi sa che può regalare ancora molte altre gioie al popolo napoletano. Un plauso anche a Francesco Calzona, che probabilmente sta ridando a questa squadra quella spinta mentale che serviva. Gli azzurri sono stati bravi a ripartire dopo Cagliari e, soprattutto, ad essere lucidi nello sfruttare le insicurezze e le evidenti difficoltà del Sassuolo. Con i piedi ben saldi per terra, spero che questa vittoria possa segnare finalmente quella svolta, mentale e nel gioco, che da tempo speravo di vedere in questo Napoli. Agguantare un posto in Champions è difficile ma, con una squadra così, il Napoli ha l’obbligo di provarci fino a quando la matematica non mette la parola fine.

 

Preziosa Lombardi

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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FOCUS NM - Da Rrahmani a Kvara, il Napoli dilaga a Sassuolo: l’uomo in più è Osimhen

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29/02/2024 - 15:40

NAPOLI – Il Napoli domina a Sassuolo, portando a casa un netto 6-1 e agganciando la Lazio in classifica, nel match di recupero della 21esima giornata. Una sana boccata di aria fresca, dopo giorni di caos derivati da un deludentissimo pareggio a Cagliari. Non solo una vittoria dilagante, ma al Mapei Stadium si è rivisto il vero Napoli: quello che gioca da squadra, che domina e diverte, dove si esaltavano soprattutto quelli da sempre definiti i gemelli del gol. L’anno scorso eravamo abituati a questo tipo di partite ma, quest’anno, davanti a questa roboante vittoria, ero quasi incredula nel rivedere quel Napoli che tanto ci ha fatto gioire. Il Napoli sta piano piano ritrovando i vecchi automatismi e geometrie: è pur vero che dall’altra parte c’è un Sassuolo in profonda e netta difficoltà, ma questa è una vittoria che può davvero rassicurare questa squadra, per un finale di stagione dignitoso. Davanti al gol del vantaggio del Sassuolo, ero pronta a rivedere la stessa scena che si ripete da mesi: l’ennesima sciagurata partita dove si butta via un risultato alla portata. Quello che mi ha sorpreso, in positivo, è il fatto che il Napoli questa volta non si è disunito, ma ha continuato a macinare possesso palla e a concretizzare le occasioni. A scongiurare l’ennesima disfatta ci pensa Rrahmani: nel momento del bisogno lui c’è, soprattutto in versione “attaccante”. Come con la Salernitana, il kosovaro è bravo a seguire l’azione che porta al pari col Sassuolo. La sua incursione in area, favorito anche dal finissimo assist di tacco di Anguissa e dal coinvolgimento di Di Lorenzo nell’azione, scaccia via la rabbia del gol subito. Il gol del difensore azzurro mette in evidenza la mano dell’allenatore e dà il via allo show dei partenopei, con i gemelli del gol che si prendono nuovamente la scena. Rivedere Osimhen e Kvaratskhelia mettere in mostra tutta la loro qualità è stata una vera e propria gioia per gli occhi. Dal suo ritorno dalla Coppa d’Africa, Osimhen si dimostra ancora una volta l’uomo in più di questa squadra, quel leader tecnico che cambia il volto delle partite. La sua tripletta mette ancora di più in risalto quanto sia un vero e proprio cecchino sotto porta: dal suo ritorno ha messo a segno 5 gol in tre partite e, la sua presenza, ha facilitato anche il lavoro dei suoi compagni. Quando in campo c’è il nigeriano a pieno regime, le difese avversarie vanno spesso in affanno, non riuscendo a gestire al meglio la sua imponenza fisica e, questo, fa si che si possano liberare alcuni varchi che favoriscono gli inserimenti degli altri azzurri. Tre gol, un assist e, a tempo perso, aggiusta anche la porta. Un vero e proprio tuttofare. Il Napoli avrà un bel lavoro da fare per trovare un sostituto all’altezza per il futuro. In generale, tutta la squadra ha dato vita a una prestazione vincente e convincente: a centrocampo si è rivisto il solito Lobotka, che dirige l’orchestra alla perfezione. Una prova di sostanza anche quella di Anguissa e finalmente lo si vede primeggiare di nuovo in mezzo al campo. Bene anche Traorè, che manda segnali positivi a Calzona e, soprattutto, Politano, che ripaga a pieno la fiducia dell’allenatore, con i due assist per Osimhen. Menzione speciale per Khvicha Kvaratskhelia: dallo sguardo perso nel vuoto in panchina allo show che ha messo su con il Sassuolo, Kvara ha passato intere partite a combattere contro i falli degli avversari e quella voglia di trascinarsi una barca che lentamente continuava ad affondare, ma spesso con dei risultati deludenti per le sue possibilità. Finalmente Kvara ritrova la gioia del gol, quelli che solo uno con le sue qualità può fare. Due gol, un assist, la ritrovata sinergia con Osimhen e finalmente il sorriso di chi sa che può regalare ancora molte altre gioie al popolo napoletano. Un plauso anche a Francesco Calzona, che probabilmente sta ridando a questa squadra quella spinta mentale che serviva. Gli azzurri sono stati bravi a ripartire dopo Cagliari e, soprattutto, ad essere lucidi nello sfruttare le insicurezze e le evidenti difficoltà del Sassuolo. Con i piedi ben saldi per terra, spero che questa vittoria possa segnare finalmente quella svolta, mentale e nel gioco, che da tempo speravo di vedere in questo Napoli. Agguantare un posto in Champions è difficile ma, con una squadra così, il Napoli ha l’obbligo di provarci fino a quando la matematica non mette la parola fine.

 

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