NAPOLI – Il Napoli ritrova la vittoria, battendo 2-1 la Fiorentina. Gli azzurri chiudono la pratica con i gol di Lukaku, che arriva in doppia cifra, e Raspadori, che si inserisce su assist proprio del belga. La rete di Gudmundsson, al 66', mette qualche pensiero ai partenopei per il finale del match, ma non basta e la squadra di Conte porta a casa un successo fondamentale per restare in scia dell’Inter.
NESSUNO PUO’ METTERE SCOTT IN UN ANGOLO – Nemmeno un sovraccarico muscolare. Nonostante il problema fisico rimediato in settimana, Scott McTominay è sceso in campo dal primo minuto contro la Fiorentina, fornendo un’altra prestazione perentoria. Entra subito nel vivo del gioco con una bordata da fuori area che propizia il gol del vantaggio del Napoli, con il tap in vincente di Lukaku. Impensierisce più volte la retroguardia della viola, fungendo quasi da attaccante azzurro per Conte, lavora tanto per i compagni e dà sempre l’impressione di sapere cosa fare quando ha la palla tra i piedi. Abbandona anzitempo il campo, solo perché a fermarlo è un problema fisico e l’allenatore azzurro preferisce sostituirlo a scopo precauzionale.
RASPAD’ORO – Con il 4-3-3 ha avuto poche possibilità di mettere in mostra le sue qualità ma, viste le esigenze dovute agli infortuni, Conte ha dovuto ovviare a questa difficoltà mettendo in campo il 3-5-2 ed ecco che emerge anche quel giocatore che tanto è stato determinante nel Napoli di Spalletti: Giacomo Raspadori. Contro la Fiorentina, ha fornito una prestazione vivace e propositiva. Il dialogo con Lukaku in campo è sempre più interessante: i due calciatori si capiscono e riescono a portare a termine giocate vincenti, come quella del gol del 2-0 firmato proprio da Raspadori su assist del belga. Nonostante qualche occasione sprecata, per tutto l’arco della partita corre, pressa e resta una costante spina nel fianco per la retroguardia viola.
L’UOMO IN PIU’ – E’ da sempre l’uomo più atteso. Dopo una grande prestazione contro l’Inter, Romelu Lukaku interrompe il digiuno dopo 5 partite e porta in vantaggio il Napoli contro la Fiorentina. Risponde presente in un match che ha una valenza pesantissima in termini di classifica. La sua prestazione è il mix perfetto che spiega il perché Conte l’ha voluto così tanto in azzurro: gol, assist per Raspadori, tanti duelli vinti e fa da boa per le azioni offensive, liberando diversi compagni al tiro. Nell’economia del gioco del Napoli, il belga è stato spesso un calciatore determinante, a volte si è limitato a fare il lavoro sporco per la squadra. Forse ci si aspettava qualcosa in più in termini realizzativi, ma l’impegno e il lavoro per la squadra non è mai venuto meno. Bisognerebbe semplicemente far affidamento a quelle che sono state le parole di Conte nel post partita “Abbiate fiducia, lasciatemi fare”. Ecco, appunto, lasciamo fare a Conte, soprattutto quando continua imperterrito a dare fiducia al belga, perché poi i numeri gli danno ragione.
GRINTA, ANEMA E CORE – Dopo 3 pareggi e una sconfitta, ritrovare la vittoria al Maradona per il Napoli è sicuramente una grande dose di fiducia ed energia per questo finale di stagione. “La squadra sta facendo passare per normale cio` che normale non e`”, dice Conte ed è esattamente quello che sta succedendo da inizio campionato. Questa squadra è riuscita a tirare su la china, dopo una stagione disastrosa, affidandosi completamente nelle mani del suo allenatore, che ha saputo ridare a questi ragazzi mentalità, grinta, anima e cuore. Con la cessione di Kvaratskhelia a gennaio e vari infortuni pesanti, gli azzurri sono riusciti a tirare avanti con caparbietà, trovandosi oggi a lottare per lo scudetto. L’essenza di questo Napoli la si vede nell’abbraccio di Lukaku e Raspadori dopo il gol di quest’ultimo, in Rrahmani che incita il Maradona dopo il gol del belga, nelle esultanze grintose di Buongiorno e McTominay, nella cura di Di Lorenzo verso i suoi compagni da buon capitano, nel grande impegno di Politano e nella caparbietà di gente come Gilmour e Billing che, alla prima occasione, hanno dimostrato di poter essere di grande aiuto a questa squadra. Il campionato continua ad essere equilibrato e il finale è tutt’altro che scontato, ma l’unica certezza che c’è è che questo Napoli ha veramente “anema e core”.
Preziosa Lombardi
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
10/03/2025 - 17:30
NAPOLI – Il Napoli ritrova la vittoria, battendo 2-1 la Fiorentina. Gli azzurri chiudono la pratica con i gol di Lukaku, che arriva in doppia cifra, e Raspadori, che si inserisce su assist proprio del belga. La rete di Gudmundsson, al 66', mette qualche pensiero ai partenopei per il finale del match, ma non basta e la squadra di Conte porta a casa un successo fondamentale per restare in scia dell’Inter.
NESSUNO PUO’ METTERE SCOTT IN UN ANGOLO – Nemmeno un sovraccarico muscolare. Nonostante il problema fisico rimediato in settimana, Scott McTominay è sceso in campo dal primo minuto contro la Fiorentina, fornendo un’altra prestazione perentoria. Entra subito nel vivo del gioco con una bordata da fuori area che propizia il gol del vantaggio del Napoli, con il tap in vincente di Lukaku. Impensierisce più volte la retroguardia della viola, fungendo quasi da attaccante azzurro per Conte, lavora tanto per i compagni e dà sempre l’impressione di sapere cosa fare quando ha la palla tra i piedi. Abbandona anzitempo il campo, solo perché a fermarlo è un problema fisico e l’allenatore azzurro preferisce sostituirlo a scopo precauzionale.
RASPAD’ORO – Con il 4-3-3 ha avuto poche possibilità di mettere in mostra le sue qualità ma, viste le esigenze dovute agli infortuni, Conte ha dovuto ovviare a questa difficoltà mettendo in campo il 3-5-2 ed ecco che emerge anche quel giocatore che tanto è stato determinante nel Napoli di Spalletti: Giacomo Raspadori. Contro la Fiorentina, ha fornito una prestazione vivace e propositiva. Il dialogo con Lukaku in campo è sempre più interessante: i due calciatori si capiscono e riescono a portare a termine giocate vincenti, come quella del gol del 2-0 firmato proprio da Raspadori su assist del belga. Nonostante qualche occasione sprecata, per tutto l’arco della partita corre, pressa e resta una costante spina nel fianco per la retroguardia viola.
L’UOMO IN PIU’ – E’ da sempre l’uomo più atteso. Dopo una grande prestazione contro l’Inter, Romelu Lukaku interrompe il digiuno dopo 5 partite e porta in vantaggio il Napoli contro la Fiorentina. Risponde presente in un match che ha una valenza pesantissima in termini di classifica. La sua prestazione è il mix perfetto che spiega il perché Conte l’ha voluto così tanto in azzurro: gol, assist per Raspadori, tanti duelli vinti e fa da boa per le azioni offensive, liberando diversi compagni al tiro. Nell’economia del gioco del Napoli, il belga è stato spesso un calciatore determinante, a volte si è limitato a fare il lavoro sporco per la squadra. Forse ci si aspettava qualcosa in più in termini realizzativi, ma l’impegno e il lavoro per la squadra non è mai venuto meno. Bisognerebbe semplicemente far affidamento a quelle che sono state le parole di Conte nel post partita “Abbiate fiducia, lasciatemi fare”. Ecco, appunto, lasciamo fare a Conte, soprattutto quando continua imperterrito a dare fiducia al belga, perché poi i numeri gli danno ragione.
GRINTA, ANEMA E CORE – Dopo 3 pareggi e una sconfitta, ritrovare la vittoria al Maradona per il Napoli è sicuramente una grande dose di fiducia ed energia per questo finale di stagione. “La squadra sta facendo passare per normale cio` che normale non e`”, dice Conte ed è esattamente quello che sta succedendo da inizio campionato. Questa squadra è riuscita a tirare su la china, dopo una stagione disastrosa, affidandosi completamente nelle mani del suo allenatore, che ha saputo ridare a questi ragazzi mentalità, grinta, anima e cuore. Con la cessione di Kvaratskhelia a gennaio e vari infortuni pesanti, gli azzurri sono riusciti a tirare avanti con caparbietà, trovandosi oggi a lottare per lo scudetto. L’essenza di questo Napoli la si vede nell’abbraccio di Lukaku e Raspadori dopo il gol di quest’ultimo, in Rrahmani che incita il Maradona dopo il gol del belga, nelle esultanze grintose di Buongiorno e McTominay, nella cura di Di Lorenzo verso i suoi compagni da buon capitano, nel grande impegno di Politano e nella caparbietà di gente come Gilmour e Billing che, alla prima occasione, hanno dimostrato di poter essere di grande aiuto a questa squadra. Il campionato continua ad essere equilibrato e il finale è tutt’altro che scontato, ma l’unica certezza che c’è è che questo Napoli ha veramente “anema e core”.
Preziosa Lombardi
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