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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, ci pensano Lukaku e Raspadori, con anema e core si continua a sognare il tricolore!"
10.03.2025 08:24 di Napoli Magazine

NAPOLI - Bisognava vincere e la vittoria è arrivata, contro una Fiorentina ben disposta in campo che non ha regalato nulla al Napoli. Gara dominata dagli uomini di Conte, bravi a capitalizzare le occasioni di Lukaku e Raspadori, dopo averne vanificate diverse, forse troppe. Per questo motivo, soprattutto nel secondo tempo, se da un lato i viola per gran parte del match erano stati contenuti bene, dall'altro si è sofferto leggermente, concedendo alla Fiorentina il gol della bandiera con il redivivo Gudmundsson. Meret non è riusciuto a prevedere la traiettoria dalla media distanza, ma al di là di questo piccolo neo c'è poco da recriminare. Se solo Simeone avesse realizzato nel finale quel gol a campo aperto, dopo un'occasione simile capitata nel primo tempo sui piedi di Raspadori, senza dimenticare le chances di McTominay e Billing, probabilmente si starebbe parlando di un risultato più rotondo rispetto al 2-1 finale. Certo è che la squadra ha meritato la vittoria, a differenza di quanto sostenuto da Pablo Mari in sala stampa che confidava in un pareggio "meritato" dal suo (unico) punto di vista. Lo stesso Palladino ha elogiato le qualità del Napoli, bravo a rinchiudere i viola nella propria metà campo per oltre 50 minuti, salvo poi lasciar vivo qualche sporadico uno contro uno. Kean, in effetti, è stato controllato più che bene dal trio Di Lorenzo-Rrahmani-Buongiorno, ed a centrocampo il turbinio di palleggi costruito da Gilmour e Lobotka ha fatto sì che i viola, esclusa qualche iniziativa personale di Fagioli, difficilmente riuscisse a presentarsi dalle parti di Meret. Il duo scozzese, soprattutto nella fase iniziale della contesa, ha fatto la differenza perchè, al di là dell'ottimo impatto di Gilmour con il match, l'ottimo lavoro svolto da McTominay, grazie anche allo schermo di Lobotka, ha permesso agli azzurri di creare con continuità la superiorità numerica in fase offensiva. Forse, per la generosità mostrata, e perchè davvero non ne aveva più nelle gambe, ad un certo punto avrei anticipato l'ingresso in campo di Billing al posto di McTominay. Per il resto sono in linea di massima d'accordo con Conte che chiede di lasciarlo fare. Tant'è, che moduli a parte, finalmente si è visto un Lukaku capace di legare il gioco, risultando cinico in occasione del gol e preciso nell'assist fornito a Raspadori. Ecco in questo modo si incide in maniera decisiva. Il contributo del terminale offensivo è fondamentale. Solo così si può sperare di raggiungere il quarto tricolore. Restano 10 finali, io ci credo, un passo alla volta!

 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, ci pensano Lukaku e Raspadori, con anema e core si continua a sognare il tricolore!"

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10/03/2025 - 08:24

NAPOLI - Bisognava vincere e la vittoria è arrivata, contro una Fiorentina ben disposta in campo che non ha regalato nulla al Napoli. Gara dominata dagli uomini di Conte, bravi a capitalizzare le occasioni di Lukaku e Raspadori, dopo averne vanificate diverse, forse troppe. Per questo motivo, soprattutto nel secondo tempo, se da un lato i viola per gran parte del match erano stati contenuti bene, dall'altro si è sofferto leggermente, concedendo alla Fiorentina il gol della bandiera con il redivivo Gudmundsson. Meret non è riusciuto a prevedere la traiettoria dalla media distanza, ma al di là di questo piccolo neo c'è poco da recriminare. Se solo Simeone avesse realizzato nel finale quel gol a campo aperto, dopo un'occasione simile capitata nel primo tempo sui piedi di Raspadori, senza dimenticare le chances di McTominay e Billing, probabilmente si starebbe parlando di un risultato più rotondo rispetto al 2-1 finale. Certo è che la squadra ha meritato la vittoria, a differenza di quanto sostenuto da Pablo Mari in sala stampa che confidava in un pareggio "meritato" dal suo (unico) punto di vista. Lo stesso Palladino ha elogiato le qualità del Napoli, bravo a rinchiudere i viola nella propria metà campo per oltre 50 minuti, salvo poi lasciar vivo qualche sporadico uno contro uno. Kean, in effetti, è stato controllato più che bene dal trio Di Lorenzo-Rrahmani-Buongiorno, ed a centrocampo il turbinio di palleggi costruito da Gilmour e Lobotka ha fatto sì che i viola, esclusa qualche iniziativa personale di Fagioli, difficilmente riuscisse a presentarsi dalle parti di Meret. Il duo scozzese, soprattutto nella fase iniziale della contesa, ha fatto la differenza perchè, al di là dell'ottimo impatto di Gilmour con il match, l'ottimo lavoro svolto da McTominay, grazie anche allo schermo di Lobotka, ha permesso agli azzurri di creare con continuità la superiorità numerica in fase offensiva. Forse, per la generosità mostrata, e perchè davvero non ne aveva più nelle gambe, ad un certo punto avrei anticipato l'ingresso in campo di Billing al posto di McTominay. Per il resto sono in linea di massima d'accordo con Conte che chiede di lasciarlo fare. Tant'è, che moduli a parte, finalmente si è visto un Lukaku capace di legare il gioco, risultando cinico in occasione del gol e preciso nell'assist fornito a Raspadori. Ecco in questo modo si incide in maniera decisiva. Il contributo del terminale offensivo è fondamentale. Solo così si può sperare di raggiungere il quarto tricolore. Restano 10 finali, io ci credo, un passo alla volta!

 
Antonio Petrazzuolo
 
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