NAPOLI - Alla Casa del Calcio Europeo di Nyon in Svizzera, sono andati in scena i sorteggi per gli ottavi di UEFA Champions League. Il Napoli dovrà affrontare il Barcellona agli ottavi di finale. La partita d'andata si giocherà il 21 febbraio allo Stadio Maradona, alle ore 21. Il ritorno è in programma il 12 marzo in Spagna.
Ecco alcune curiosità sulla prossima avversaria europea degli azzurri:
LA STORIA
Il Barcellona torna agli ottavi di finale di Champions League, dopo tre anni di assenza. Nasce nel 1899, quando Joan Gamper fondò il Football Club Barcelona. Scelse i colori blu e chiaretto per la squadra, perché indicavano i colori del cantone svizzero da cui proveniva. Nel corso del XX secolo, il Barcellona è diventato un simbolo che rappresenta l’identità catalana come nazione. Il 29 novembre del 1899, Joan Gamper incontrò undici sportivi, per fondare una squadra di calcio: Gualteri Wild (che fu nominato presidente), Lluís d'Ossó, Bartomeu Terrados, Otto Kunzle, Otto Maier, Enric Ducal, Pere Cabot, Carles Pujol, Josep Llobet, John Parsons e William Parsons. Il primo match si disputò su una pista ciclabile di Bonanova e gli sfidanti erano un gruppo di espatriati inglesi che vivevano a Barcellona. Tra i primi impianti ad ospitare il Barcellona fu il terreno del Les Corts (noto anche come la Cattedrale del Calcio): inizialmente aveva una capienza di 30mila spettatori, ma in seguito fu raddoppiato a 60mila. Nel 1924 contava già più di 12mila soci e un gran numero di tifosi. Con la morte di Joan Gamper, il club inizio un periodo di declino e la guerra civile del 1936 ebbe delle conseguenze imperiose sul Barcellona. Nel marzo 1938, i fascisti sganciarono una bomba sul Club Sociale del Barcellona, causando gravi danni e nel 1939 le truppe di Franco crearono non pochi problemi al club, che era già diventato un simbolo per il popolo catalano, portando ad una drastica diminuzione dei soci. Nonostante le difficoltà interne, il Barcellona si riprese gradualmente durante gli anni ’40: Il Barça vinse i titoli di Lega Nazionale 1944-45, 1947-48 e 1948-49 e la Coppa Latina 1949, competizione che precedeva il titolo di Campione d'Europa, il primo successo internazionale del Barcellona. Uno dei simboli che ha segnato la svolta e la storia del Barcellona fu Lidislao Kubala: il suo arrivo nel 1950 portò il club catalano ad essere una squadra imbattibile. Tra il 1951 e il 1953, il Barcellona vinse tutte le competizioni a disposizione (Campionati di Spagna 1951-52 e 1952-53 e Coppe di Spagna 1950-51, 1951-52 e 1952-53). Quel periodo d’oro fu segnato soprattutto dalla stagione 1951-52, quando il Barcellona vince ben cinque coppe. Ben presto, la figura di Kubala divenne troppo di lustro per il Les Corts e Mirò-Sans aprì le porte del Camp Nou nel 1957: un impianto che aveva una capienza di ben 90mila posti. Il Barcellona continuò a macinare trofei su trofei, fino agli anni ’60, quando subì una nuova crisi e fu in quel periodo che nacque la frase “più di un club”, perché ormai il Barça era ben oltre alla sola identità sportiva: era diventato un vero e proprio simbolo dell’identità nazionale catalana. Un altro simbolo importante fu Josep Lluis Nunez, che nel 1978 divenne il presidente del FC Barcelona. Con lui alla guida, ci fu un notevole periodo di espansione finanziaria e sociale, portando il numero dei soci a raggiungere quota 100mila e divenne così l’entità sportiva più importante del mondo. Con Nunez alla guida ci fu il momento sportivo più brillante della storia del Barça. Attualmente, il Barcellona è un’entità sportiva che non comprende solo il calcio, ma anche le sezioni di basket, hockey, atletismo, pattinaggio artistico, pallamano, hockey su ghiaccio, calcio indoor, rugby, baseball, pallavolo e calcio femminile. Attualmente, il Barcellona gioca le proprie gare interne allo Stadio olimpico Lluís Companys per i lavori di ristrutturazione del Camp Nou.
IL PALMARES
Il Barcellona ha vinto 5 volte la Champions League (14/15, 10/11, 08/09, 05/06, 91/92). Tre volte la Coppa del Mondo per Club (15/16, 11/12, 09/10). 27 volte il campionato spagnolo (22/23, 18/19, 17/18, 15/16, 14/15, 12/13, 10/11, 09/10, 08/09, 05/06, 04/05, 98/99, 97/98, 93/94, 92/93, 91/92, 90/91, 84/85, 73/74, 59/60, 58/59, 52/53, 51/52, 48/49, 47/48, 44/45, 1928/29). 5 volte la Supercoppa UEFA (15/16, 11/12, 09/10, 97/98, 92/93). 4 volte la Coppa delle Coppe (96/97, 88/89, 81/82, 78/79). 31 volte la Copa del Rey (20/21, 17/18, 16/17, 15/16, 14/15, 11/12, 08/09, 97/98, 96/97, 89/90, 87/88, 82/83, 80/81, 77/78, 70/71, 67/68, 62/63, 58/59, 56/57, 52/53, 51/52, 50/51, 41/42, 1927/28, 1925/26, 1924/25, 1921/22, 1919/20, 1912/13, 1911/12, 1909/10). 14 volte la Supercoppa Spagnola (22/23, 18/19, 16/17, 13/14, 11/12, 10/11, 09/10, 06/07, 05/06, 96/97, 94/95, 92/93, 91/92, 83/84). 3 volte la Coppa delle Fiere (65/66, 59/60, 57/58). 9 volte la Copa Catalunya (13/14, 12/13, 06/07, 04/05, 03/04, 99/00, 92/92, 90/91, 84/85). E 3 volte la Copa Eva Duarte (52/53, 51/52, 47/48).
PRECEDENTI
Il Napoli ha giocato contro il Barcellona in 2 competizioni per un totale di 4 partite, ottenendo 0 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. In totale 7 gol fatti e 7 gol subiti.
CHAMPIONS LEAGUE (ottavi di finale) - Napoli-Barcellona 1-1 del 25 febbraio 2020; Barcellona-Napoli 3-1 dell'8 agosto 2020.
EUROPA LEAGUE (play off) - Barcellona-Napoli 1-1 del 17 febbraio 2022; Napoli-Barcellona 2-4 del 24 febbraio del 2022.
In molti, però, ricorderanno un Barcellona-Napoli 5-0, valido per la 46esima edizione del Trofeo Gamper, con il gol in rovesciata di Edinson Cavani, poi annullato per fuorigioco di Hamsik. Quel 22 agosto 2011 c’era Walter Mazzarri sulla panchina azzurra e, adesso, potrebbe prendersi la sua rivincita.
BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Montoya (dal 1' s.t. Bartra), Piqué (dal 1' s.t. Sergi Roberto), Fontas (dal 18' s.t. Mascherano), Adriano (dal 18' s.t. Abidal); Keita (dal 18' s.t. Busquets), Thiago Alcantara (dal 14' s.t. Xavi), Iniesta (dal 1' s.t. Pedro; Kiko (dal 1' s.t. Dos Santos), Villa (dal 1' s.t. Cuenca), Fabregas (dal 12' s.t. Messi). All. Guardiola.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis (dal 36' s.t. Rosati); Campagnaro (dal 36' s.t. Grava), Cannavaro (dal 36' s.t. Fernandez), Britos (dal 41' p.t. Aronica); Maggio (dal 32' s.t. Lucarelli), Inler (dal 14' s.t. Donadel), Dzemaili (dal 18' s.t. Gargano), Dossena (dal 32' s.t. Ruiz); Hamsik (dal 22' s.t. Santana), Lavezzi (dal 14' s.t. Zuniga); Cavani (dal 22' s.t. Mascara). All. Mazzarri.
Arbitro: Alfonso Javier Alvarez Izquierdo.
Marcatori: 26’ Fàbregas (B), 30’ Keita (B), 62’ Pedro (B), 66’ Messi (B), 77’ Messi (B).
Ammoniti: 36’ Lavezzi (N), 82’ Ruiz (N).
LA STELLA ETERNA – IL DERBY DI DIEGO ARMANDO MARADONA
Un simbolo che lega il Napoli e il Barcellona è Diego Armando Maradona. Il Pibe de Oro ha giocato nel Barça per due stagioni (dal 1982 al 1984). L’esordio con i blaugrana avvenne il 4 settembre 1982, al Mestalla contro il Valencia: nonostante il gol, il Barcellona uscì sconfitto 2-1. Maradona con il Barça ha vinto una Coppa del Re, una Supercoppa spagnola e una Coppa di Lega spagnola. Due anni abbastanza travagliati, culminati con l’arrivo a Napoli, dove ha vinto due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa UEFA e, soprattutto, l’amore eterno del popolo napoletano.
COME GIOCA IL BARCELLONA
Complice i vari infortuni, Xavi ha dovuto apportare costanti modifiche tattiche al suo 4-3-3, andando alla ricerca di una squadra più solida. Il modulo che emerge nelle ultime partite è quello che prevede una difesa a quattro, ma con tre centrali, in modo tale che il laterale diventi quasi un centrocampista aggiunto o un esterno nel 3-4-3 e nel 2-3-5 con Joao Cancelo che gioca da esterno e Pedri da interno.
BARCELLONA (4-3-3): Inaki Pena; Cancelo, Araujo, Koundé, Balde; Gundogan, De Jong, Pedri; Raphinha, Lewandowski, Joao Felix. All. Xavi.
LALIGA
Attualmente in campionato è al terzo posto in classifica, a -7 dal Real Madrid.
LE STELLE DEL BARCELLONA
Il calciatore più importante è sicuramente Robert Lewandoswki, ma l’assenza di Gavi (dopo la rottura del crociato) ha messo in luce un dato preoccupante per i blaugrana: due vittorie nelle ultime sei gare. Un altro calciatore interessante tra le file del club spagnolo c’è Yamal Lamine, protagonista del nuovo primato nel campionato spagnolo: con la rete al Granada, a soli 16 anni e 87 giorni, è diventato il calciatore più giovane ad essere andato in gol durante un match di Liga, battendo il precedente record di Fabrice Olinga.
Preziosa Lombardi
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
18/12/2023 - 17:48
NAPOLI - Alla Casa del Calcio Europeo di Nyon in Svizzera, sono andati in scena i sorteggi per gli ottavi di UEFA Champions League. Il Napoli dovrà affrontare il Barcellona agli ottavi di finale. La partita d'andata si giocherà il 21 febbraio allo Stadio Maradona, alle ore 21. Il ritorno è in programma il 12 marzo in Spagna.
Ecco alcune curiosità sulla prossima avversaria europea degli azzurri:
LA STORIA
Il Barcellona torna agli ottavi di finale di Champions League, dopo tre anni di assenza. Nasce nel 1899, quando Joan Gamper fondò il Football Club Barcelona. Scelse i colori blu e chiaretto per la squadra, perché indicavano i colori del cantone svizzero da cui proveniva. Nel corso del XX secolo, il Barcellona è diventato un simbolo che rappresenta l’identità catalana come nazione. Il 29 novembre del 1899, Joan Gamper incontrò undici sportivi, per fondare una squadra di calcio: Gualteri Wild (che fu nominato presidente), Lluís d'Ossó, Bartomeu Terrados, Otto Kunzle, Otto Maier, Enric Ducal, Pere Cabot, Carles Pujol, Josep Llobet, John Parsons e William Parsons. Il primo match si disputò su una pista ciclabile di Bonanova e gli sfidanti erano un gruppo di espatriati inglesi che vivevano a Barcellona. Tra i primi impianti ad ospitare il Barcellona fu il terreno del Les Corts (noto anche come la Cattedrale del Calcio): inizialmente aveva una capienza di 30mila spettatori, ma in seguito fu raddoppiato a 60mila. Nel 1924 contava già più di 12mila soci e un gran numero di tifosi. Con la morte di Joan Gamper, il club inizio un periodo di declino e la guerra civile del 1936 ebbe delle conseguenze imperiose sul Barcellona. Nel marzo 1938, i fascisti sganciarono una bomba sul Club Sociale del Barcellona, causando gravi danni e nel 1939 le truppe di Franco crearono non pochi problemi al club, che era già diventato un simbolo per il popolo catalano, portando ad una drastica diminuzione dei soci. Nonostante le difficoltà interne, il Barcellona si riprese gradualmente durante gli anni ’40: Il Barça vinse i titoli di Lega Nazionale 1944-45, 1947-48 e 1948-49 e la Coppa Latina 1949, competizione che precedeva il titolo di Campione d'Europa, il primo successo internazionale del Barcellona. Uno dei simboli che ha segnato la svolta e la storia del Barcellona fu Lidislao Kubala: il suo arrivo nel 1950 portò il club catalano ad essere una squadra imbattibile. Tra il 1951 e il 1953, il Barcellona vinse tutte le competizioni a disposizione (Campionati di Spagna 1951-52 e 1952-53 e Coppe di Spagna 1950-51, 1951-52 e 1952-53). Quel periodo d’oro fu segnato soprattutto dalla stagione 1951-52, quando il Barcellona vince ben cinque coppe. Ben presto, la figura di Kubala divenne troppo di lustro per il Les Corts e Mirò-Sans aprì le porte del Camp Nou nel 1957: un impianto che aveva una capienza di ben 90mila posti. Il Barcellona continuò a macinare trofei su trofei, fino agli anni ’60, quando subì una nuova crisi e fu in quel periodo che nacque la frase “più di un club”, perché ormai il Barça era ben oltre alla sola identità sportiva: era diventato un vero e proprio simbolo dell’identità nazionale catalana. Un altro simbolo importante fu Josep Lluis Nunez, che nel 1978 divenne il presidente del FC Barcelona. Con lui alla guida, ci fu un notevole periodo di espansione finanziaria e sociale, portando il numero dei soci a raggiungere quota 100mila e divenne così l’entità sportiva più importante del mondo. Con Nunez alla guida ci fu il momento sportivo più brillante della storia del Barça. Attualmente, il Barcellona è un’entità sportiva che non comprende solo il calcio, ma anche le sezioni di basket, hockey, atletismo, pattinaggio artistico, pallamano, hockey su ghiaccio, calcio indoor, rugby, baseball, pallavolo e calcio femminile. Attualmente, il Barcellona gioca le proprie gare interne allo Stadio olimpico Lluís Companys per i lavori di ristrutturazione del Camp Nou.
IL PALMARES
Il Barcellona ha vinto 5 volte la Champions League (14/15, 10/11, 08/09, 05/06, 91/92). Tre volte la Coppa del Mondo per Club (15/16, 11/12, 09/10). 27 volte il campionato spagnolo (22/23, 18/19, 17/18, 15/16, 14/15, 12/13, 10/11, 09/10, 08/09, 05/06, 04/05, 98/99, 97/98, 93/94, 92/93, 91/92, 90/91, 84/85, 73/74, 59/60, 58/59, 52/53, 51/52, 48/49, 47/48, 44/45, 1928/29). 5 volte la Supercoppa UEFA (15/16, 11/12, 09/10, 97/98, 92/93). 4 volte la Coppa delle Coppe (96/97, 88/89, 81/82, 78/79). 31 volte la Copa del Rey (20/21, 17/18, 16/17, 15/16, 14/15, 11/12, 08/09, 97/98, 96/97, 89/90, 87/88, 82/83, 80/81, 77/78, 70/71, 67/68, 62/63, 58/59, 56/57, 52/53, 51/52, 50/51, 41/42, 1927/28, 1925/26, 1924/25, 1921/22, 1919/20, 1912/13, 1911/12, 1909/10). 14 volte la Supercoppa Spagnola (22/23, 18/19, 16/17, 13/14, 11/12, 10/11, 09/10, 06/07, 05/06, 96/97, 94/95, 92/93, 91/92, 83/84). 3 volte la Coppa delle Fiere (65/66, 59/60, 57/58). 9 volte la Copa Catalunya (13/14, 12/13, 06/07, 04/05, 03/04, 99/00, 92/92, 90/91, 84/85). E 3 volte la Copa Eva Duarte (52/53, 51/52, 47/48).
PRECEDENTI
Il Napoli ha giocato contro il Barcellona in 2 competizioni per un totale di 4 partite, ottenendo 0 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. In totale 7 gol fatti e 7 gol subiti.
CHAMPIONS LEAGUE (ottavi di finale) - Napoli-Barcellona 1-1 del 25 febbraio 2020; Barcellona-Napoli 3-1 dell'8 agosto 2020.
EUROPA LEAGUE (play off) - Barcellona-Napoli 1-1 del 17 febbraio 2022; Napoli-Barcellona 2-4 del 24 febbraio del 2022.
In molti, però, ricorderanno un Barcellona-Napoli 5-0, valido per la 46esima edizione del Trofeo Gamper, con il gol in rovesciata di Edinson Cavani, poi annullato per fuorigioco di Hamsik. Quel 22 agosto 2011 c’era Walter Mazzarri sulla panchina azzurra e, adesso, potrebbe prendersi la sua rivincita.
BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Montoya (dal 1' s.t. Bartra), Piqué (dal 1' s.t. Sergi Roberto), Fontas (dal 18' s.t. Mascherano), Adriano (dal 18' s.t. Abidal); Keita (dal 18' s.t. Busquets), Thiago Alcantara (dal 14' s.t. Xavi), Iniesta (dal 1' s.t. Pedro; Kiko (dal 1' s.t. Dos Santos), Villa (dal 1' s.t. Cuenca), Fabregas (dal 12' s.t. Messi). All. Guardiola.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis (dal 36' s.t. Rosati); Campagnaro (dal 36' s.t. Grava), Cannavaro (dal 36' s.t. Fernandez), Britos (dal 41' p.t. Aronica); Maggio (dal 32' s.t. Lucarelli), Inler (dal 14' s.t. Donadel), Dzemaili (dal 18' s.t. Gargano), Dossena (dal 32' s.t. Ruiz); Hamsik (dal 22' s.t. Santana), Lavezzi (dal 14' s.t. Zuniga); Cavani (dal 22' s.t. Mascara). All. Mazzarri.
Arbitro: Alfonso Javier Alvarez Izquierdo.
Marcatori: 26’ Fàbregas (B), 30’ Keita (B), 62’ Pedro (B), 66’ Messi (B), 77’ Messi (B).
Ammoniti: 36’ Lavezzi (N), 82’ Ruiz (N).
LA STELLA ETERNA – IL DERBY DI DIEGO ARMANDO MARADONA
Un simbolo che lega il Napoli e il Barcellona è Diego Armando Maradona. Il Pibe de Oro ha giocato nel Barça per due stagioni (dal 1982 al 1984). L’esordio con i blaugrana avvenne il 4 settembre 1982, al Mestalla contro il Valencia: nonostante il gol, il Barcellona uscì sconfitto 2-1. Maradona con il Barça ha vinto una Coppa del Re, una Supercoppa spagnola e una Coppa di Lega spagnola. Due anni abbastanza travagliati, culminati con l’arrivo a Napoli, dove ha vinto due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa UEFA e, soprattutto, l’amore eterno del popolo napoletano.
COME GIOCA IL BARCELLONA
Complice i vari infortuni, Xavi ha dovuto apportare costanti modifiche tattiche al suo 4-3-3, andando alla ricerca di una squadra più solida. Il modulo che emerge nelle ultime partite è quello che prevede una difesa a quattro, ma con tre centrali, in modo tale che il laterale diventi quasi un centrocampista aggiunto o un esterno nel 3-4-3 e nel 2-3-5 con Joao Cancelo che gioca da esterno e Pedri da interno.
BARCELLONA (4-3-3): Inaki Pena; Cancelo, Araujo, Koundé, Balde; Gundogan, De Jong, Pedri; Raphinha, Lewandowski, Joao Felix. All. Xavi.
LALIGA
Attualmente in campionato è al terzo posto in classifica, a -7 dal Real Madrid.
LE STELLE DEL BARCELLONA
Il calciatore più importante è sicuramente Robert Lewandoswki, ma l’assenza di Gavi (dopo la rottura del crociato) ha messo in luce un dato preoccupante per i blaugrana: due vittorie nelle ultime sei gare. Un altro calciatore interessante tra le file del club spagnolo c’è Yamal Lamine, protagonista del nuovo primato nel campionato spagnolo: con la rete al Granada, a soli 16 anni e 87 giorni, è diventato il calciatore più giovane ad essere andato in gol durante un match di Liga, battendo il precedente record di Fabrice Olinga.
Preziosa Lombardi
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