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IL COMMENTO - Accardi: "Spezia-Napoli? Si poteva evitare di giocare alle 12:30"
18.05.2022 21:13 di Napoli Magazine

Beppe Accardi, agente, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Radio Goal" su Kiss Kiss Napoli: "Spezia-Napoli? Si poteva evitatre di giocare alle 12:30 perché il caldo di questi giorni è esagerato, ma dobbiamo accettarlo perché dipende dagli impegni televisivi. Una finestra di mercato durante i Mondiali? Secondo me le finestre giuste di mercato dovrebbero essere dal 15 giugno fino a fine luglio, perché le operazioni si fanno maggiormente in quel periodo, e poi ripristinare il mercato di ottobre. A gennaio diventa tutto più difficile, gli allenatori si ritrovano tanti giocatori con delle problematiche. Non è un vero mercato di rinforzo. Siamo abituati negli ultimi anni alla follia totale, dopo poche partite se un giocatore non si è inserito iniziano i malumori. La programmazione di una società è talmente importante che un club a fine maggio deve avere già allestito le operazioni da fare. Tutti gli allenatori vorrebbero la squadra completa in ritiro, ma questa è un’utopia.  La comunicazione è determinante, le operazioni che vengono fuori le devi chiudere prima. Con una sessione lunghissima diventa una partita a scacchi e per i giocatori diventa un massacro psicologico. La cosa buona è che siccome è un baraccone, quando chiude il mercato passiamo dal litigare a diventare tutti amici”.

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IL COMMENTO - Accardi: "Spezia-Napoli? Si poteva evitare di giocare alle 12:30"

di Napoli Magazine

18/05/2024 - 21:13

Beppe Accardi, agente, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Radio Goal" su Kiss Kiss Napoli: "Spezia-Napoli? Si poteva evitatre di giocare alle 12:30 perché il caldo di questi giorni è esagerato, ma dobbiamo accettarlo perché dipende dagli impegni televisivi. Una finestra di mercato durante i Mondiali? Secondo me le finestre giuste di mercato dovrebbero essere dal 15 giugno fino a fine luglio, perché le operazioni si fanno maggiormente in quel periodo, e poi ripristinare il mercato di ottobre. A gennaio diventa tutto più difficile, gli allenatori si ritrovano tanti giocatori con delle problematiche. Non è un vero mercato di rinforzo. Siamo abituati negli ultimi anni alla follia totale, dopo poche partite se un giocatore non si è inserito iniziano i malumori. La programmazione di una società è talmente importante che un club a fine maggio deve avere già allestito le operazioni da fare. Tutti gli allenatori vorrebbero la squadra completa in ritiro, ma questa è un’utopia.  La comunicazione è determinante, le operazioni che vengono fuori le devi chiudere prima. Con una sessione lunghissima diventa una partita a scacchi e per i giocatori diventa un massacro psicologico. La cosa buona è che siccome è un baraccone, quando chiude il mercato passiamo dal litigare a diventare tutti amici”.