In Evidenza
IL COMMENTO - Agostinelli: "Campionato aperto, il Napoli se la sta ancora giocando bene"
18.03.2025 13:56 di Napoli Magazine

A “1 Football Club” su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, allenatore ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli ed Atalanta.

Con i risultati dell’ultima giornata possiamo dire che l’Inter sia la favorita per lo scudetto? 

"Sì, ma questo lo abbiamo sempre detto. Poi ci sono state settimane o periodi in cui le percentuali variavano, ma la maggior parte degli italiani ha sempre considerato l'Inter un passo avanti rispetto agli altri. Questo per la rosa che ha, ma anche per l'esperienza. Probabilmente è la squadra migliore del campionato. Ci sono però aspetti che vanno oltre il semplice avere i migliori calciatori in rosa e che possono portare a vittorie importanti. Ad esempio, il Napoli lo ha già dimostrato due anni fa: pur non essendo la squadra migliore sulla carta, ha vinto il campionato dominando. Le armi con cui il Napoli può competere contro l’Inter, di fatto, hanno portato gli azzurri a soli tre punti dall’Inter dopo tre quarti di campionato. Questo significa che se l’è giocata e se la sta ancora giocando bene. È ovvio che il pareggio di Venezia e qualche altro pareggio di troppo lo abbiano penalizzato, ma se sta combattendo con l’Inter significa che il livello è alto. Non stiamo parlando di una distanza abissale, anzi, la differenza è minima. Inoltre, ci sono ancora partite importanti per i nerazzurri: il campionato è assolutamente aperto" 

L’Inter potrebbe essere condizionata dalle coppe? Quante energie, fisiche e mentali, può togliere la Champions League? 

"Assolutamente sì, soprattutto nelle fasi finali. Quando arrivi ai quarti di finale diventa un impegno psicologico ancora prima che fisico. Il Napoli, egoisticamente parlando, dovrebbe sperare che l'Inter vada avanti in Champions, perché questo potrebbe toglierle qualcosa in campionato." 

Dopo la sconfitta netta subita contro l’Inter, l’Atalanta deve dire addio ai sogni di scudetto? 

"L’Atalanta non ha le coppe, ma sei punti di distacco iniziano a essere tanti. Inoltre, è a tre punti dal Napoli, quindi la situazione si complica. Se prima le avrei dato un 20% di possibilità di vincere il campionato, ora si scende al 5%. Però, tutto può ancora succedere. Abbiamo visto l'Atalanta andare a Torino e fare quattro gol, lo stesso a Napoli. Alcune chance gliele possiamo ancora concedere." 

Sicuramente, ma più che la matematica, forse sono le sensazioni e ciò che vediamo in campo a farci dubitare delle inseguitrici. L’Inter, nel frattempo, ha recuperato 14 punti sulla vetta… 

"Esattamente. Però ripeto, Napoli e, in misura minore, Atalanta non avendo le coppe possono concentrarsi totalmente sugli ultimi due mesi di campionato. Quindi i giochi non sono ancora chiusi. L’Inter ha la rosa più forte, non c'è dubbio, ma può succedere ancora di tutto." 

Parlando del Napoli, con il 3-5-2 sta mostrando molta quantità a centrocampo, ma forse perde qualcosa in termini di qualità. È d’accordo? 

"Sì, in termini di qualità perde qualcosa, ma nel calcio di oggi conta anche la forza fisica. Il Napoli può andare avanti anche con meno qualità, purché mantenga quella determinazione che in questo momento fa la differenza." 

A Venezia, però, abbiamo visto due uomini chiave del Napoli, Lobotka e Politano, molto sotto tono. È solo un problema di stanchezza? 

"Sì, è normale. Sono giocatori determinanti e devono essere sempre al massimo per dare quel qualcosa in più. Quando loro non brillano, si nota subito perché sono elementi fondamentali per il Napoli. Ed è qui che emerge la differenza con l’Inter: la profondità della rosa. Possiamo dire che sulle seconde linee l’Inter sia superiore, su questo non c’è dubbio." 

Con il rientro di Neres, si tornerà al 4-3-3? 

"Potrebbe essere, ma la questione principale non è il modulo, bensì la condizione con cui rientra Neres. Un giocatore fermo da più di un mese non può tornare subito al massimo. Però è già importante il fatto che possa rientrare, perché è un giocatore di grande qualità." 

Il Napoli, pur avendo fatto qualche pareggio di troppo, è comunque ancora in corsa per lo scudetto. Ma anche l’Inter, in fondo, non è andata spedita come in altre stagioni. 

"Esatto. Tre punti di distacco sono una sola partita, e su 27-28 giornate non sono nulla. Il Napoli ha tenuto botta ed è ancora in corsa. Se fosse riuscito a concretizzare meglio alcune occasioni, sarebbe già alla pari con l’Inter. Ma il campionato è ancora lungo." 

Passiamo alla lotta Champions. Oggi il Bologna è quarto, ma sono in corsa anche Lazio e Juve. Chi la spunterà? 

"Il Bologna, in particolare, sta facendo molto bene, ma ha solo due punti sulla Lazio ed uno sulla Juve. E attenzione proprio ai bianconeri: non penso che continueranno a deludere a lungo. Il Bologna è la grande sorpresa, ma potrebbe farcela. La Lazio ha forse deluso un po’, ma fino a un mese fa sembrava in corsa per la Champions. Se si riprende, è una candidata forte. La Lazio gioca un buon calcio, ma alla fine i giocatori fanno la differenza. Un po’ come per il Napoli: si può gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma poi serve anche la qualità individuale." 

La scarsa vena realizzativa del Napoli è imputabile solo a Lukaku? 

"No, non solo. Una grande squadra deve avere più giocatori in grado di decidere le partite. Certo, qualche gol in più avrebbe potuto portare qualche punto in più, ma il Napoli è comunque a tre punti dalla vetta. Non mi sembra una squadra in crisi." 

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL COMMENTO - Agostinelli: "Campionato aperto, il Napoli se la sta ancora giocando bene"

di Napoli Magazine

18/03/2025 - 13:56

A “1 Football Club” su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, allenatore ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli ed Atalanta.

Con i risultati dell’ultima giornata possiamo dire che l’Inter sia la favorita per lo scudetto? 

"Sì, ma questo lo abbiamo sempre detto. Poi ci sono state settimane o periodi in cui le percentuali variavano, ma la maggior parte degli italiani ha sempre considerato l'Inter un passo avanti rispetto agli altri. Questo per la rosa che ha, ma anche per l'esperienza. Probabilmente è la squadra migliore del campionato. Ci sono però aspetti che vanno oltre il semplice avere i migliori calciatori in rosa e che possono portare a vittorie importanti. Ad esempio, il Napoli lo ha già dimostrato due anni fa: pur non essendo la squadra migliore sulla carta, ha vinto il campionato dominando. Le armi con cui il Napoli può competere contro l’Inter, di fatto, hanno portato gli azzurri a soli tre punti dall’Inter dopo tre quarti di campionato. Questo significa che se l’è giocata e se la sta ancora giocando bene. È ovvio che il pareggio di Venezia e qualche altro pareggio di troppo lo abbiano penalizzato, ma se sta combattendo con l’Inter significa che il livello è alto. Non stiamo parlando di una distanza abissale, anzi, la differenza è minima. Inoltre, ci sono ancora partite importanti per i nerazzurri: il campionato è assolutamente aperto" 

L’Inter potrebbe essere condizionata dalle coppe? Quante energie, fisiche e mentali, può togliere la Champions League? 

"Assolutamente sì, soprattutto nelle fasi finali. Quando arrivi ai quarti di finale diventa un impegno psicologico ancora prima che fisico. Il Napoli, egoisticamente parlando, dovrebbe sperare che l'Inter vada avanti in Champions, perché questo potrebbe toglierle qualcosa in campionato." 

Dopo la sconfitta netta subita contro l’Inter, l’Atalanta deve dire addio ai sogni di scudetto? 

"L’Atalanta non ha le coppe, ma sei punti di distacco iniziano a essere tanti. Inoltre, è a tre punti dal Napoli, quindi la situazione si complica. Se prima le avrei dato un 20% di possibilità di vincere il campionato, ora si scende al 5%. Però, tutto può ancora succedere. Abbiamo visto l'Atalanta andare a Torino e fare quattro gol, lo stesso a Napoli. Alcune chance gliele possiamo ancora concedere." 

Sicuramente, ma più che la matematica, forse sono le sensazioni e ciò che vediamo in campo a farci dubitare delle inseguitrici. L’Inter, nel frattempo, ha recuperato 14 punti sulla vetta… 

"Esattamente. Però ripeto, Napoli e, in misura minore, Atalanta non avendo le coppe possono concentrarsi totalmente sugli ultimi due mesi di campionato. Quindi i giochi non sono ancora chiusi. L’Inter ha la rosa più forte, non c'è dubbio, ma può succedere ancora di tutto." 

Parlando del Napoli, con il 3-5-2 sta mostrando molta quantità a centrocampo, ma forse perde qualcosa in termini di qualità. È d’accordo? 

"Sì, in termini di qualità perde qualcosa, ma nel calcio di oggi conta anche la forza fisica. Il Napoli può andare avanti anche con meno qualità, purché mantenga quella determinazione che in questo momento fa la differenza." 

A Venezia, però, abbiamo visto due uomini chiave del Napoli, Lobotka e Politano, molto sotto tono. È solo un problema di stanchezza? 

"Sì, è normale. Sono giocatori determinanti e devono essere sempre al massimo per dare quel qualcosa in più. Quando loro non brillano, si nota subito perché sono elementi fondamentali per il Napoli. Ed è qui che emerge la differenza con l’Inter: la profondità della rosa. Possiamo dire che sulle seconde linee l’Inter sia superiore, su questo non c’è dubbio." 

Con il rientro di Neres, si tornerà al 4-3-3? 

"Potrebbe essere, ma la questione principale non è il modulo, bensì la condizione con cui rientra Neres. Un giocatore fermo da più di un mese non può tornare subito al massimo. Però è già importante il fatto che possa rientrare, perché è un giocatore di grande qualità." 

Il Napoli, pur avendo fatto qualche pareggio di troppo, è comunque ancora in corsa per lo scudetto. Ma anche l’Inter, in fondo, non è andata spedita come in altre stagioni. 

"Esatto. Tre punti di distacco sono una sola partita, e su 27-28 giornate non sono nulla. Il Napoli ha tenuto botta ed è ancora in corsa. Se fosse riuscito a concretizzare meglio alcune occasioni, sarebbe già alla pari con l’Inter. Ma il campionato è ancora lungo." 

Passiamo alla lotta Champions. Oggi il Bologna è quarto, ma sono in corsa anche Lazio e Juve. Chi la spunterà? 

"Il Bologna, in particolare, sta facendo molto bene, ma ha solo due punti sulla Lazio ed uno sulla Juve. E attenzione proprio ai bianconeri: non penso che continueranno a deludere a lungo. Il Bologna è la grande sorpresa, ma potrebbe farcela. La Lazio ha forse deluso un po’, ma fino a un mese fa sembrava in corsa per la Champions. Se si riprende, è una candidata forte. La Lazio gioca un buon calcio, ma alla fine i giocatori fanno la differenza. Un po’ come per il Napoli: si può gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma poi serve anche la qualità individuale." 

La scarsa vena realizzativa del Napoli è imputabile solo a Lukaku? 

"No, non solo. Una grande squadra deve avere più giocatori in grado di decidere le partite. Certo, qualche gol in più avrebbe potuto portare qualche punto in più, ma il Napoli è comunque a tre punti dalla vetta. Non mi sembra una squadra in crisi."