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IL COMMENTO - Agostini: "Napoli, Nunez vicino a Lukaku può fare bene e alza la qualità"
05.07.2025 15:12 di Napoli Magazine

A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla Giostra” è intervenuto Massimo Agostini, ex calciatore del Napoli e responsabile del settore giovanile del Cesena “Osimhen? Fino a qualche giorno fa sembrava che il Napoli lo dovesse vendere, che la Juventus fosse la società più propensa a farsi avanti. Lui potrebbe anche coesistere con Lukaku, ma diventerebbero due prime donne che non so in che modo Conte potrebbe gestire. Partire subito in ritiro con gli acquisti è fondamentale per assimilare i concetti con quelli che già ci sono, e bisogna dare merito alla società che sta lavorando velocemente e ha fatto i conti giusti per portare giocatori utili per il calcio di Conte. Chi vince lo scudetto l’anno prima parte sempre da favorito, a meno che non rivoluziona tutta la rosa. Conte e De Laurentiis stanno migliorando la squadra, che parte sempre in prima linea ma rispetto all’anno scorso avrà le coppe, quindi l’allenamento settimanale non sarà fatto più alla perfezione. Stavolta qualche settimana sarà diversa, quindi gli acquisti sono tutti mirati per potenziare e aumentare la qualità della rosa per le competizioni che andrà ad affrontare. Sull’attaccante, Lucca mi convince ma deve ancora fare un po’ d’esperienza, mentre Nunez è già inserito in un calcio fisico e in alcuni casi più tecnico, quindi partiresti con un vantaggio in più, e vicino a Lukaku può fare bene in fase d’attacco alzando la qualità. Lucca resta da tenere in considerazione perché ha prospettive importanti, però bisogna valutare anche la cifra che si va a spendere; per il resto, sono entrambi giocatori con un buon futuro davanti a sé. Se prendi un giocatore a 50 milioni con caratteristiche simili a Lukaku, non devi tenerlo fuori. Se ne prendi uno che può coesistere con Lukaku e ti dà anche qualcosa di più in attacco, allora vale la pena spendere questi soldi perché a lungo andare ti può fare anche plusvalenza. Mi immagino un Napoli con il 4-3-3, ma dipende come vuole giocare Conte davanti, se vuole tenere i due esterni allora resterà con una punta e tre centrocampisti. Lui sa quando bisogna sfruttare le fasce e quando bisogna giocare centralmente usando il sottopunta. Le big faranno un mercato per potenziare le rispettive rose e aumentare il tasso tecnico per cercare di contrastare sia il Napoli che l’Inter. I nerazzurri possono essere la principale antagonista del Napoli con la rosa che hanno e con chi arriverà; poi c’è la Juventus se prende qualche altro giocatore; il Milan con Allegri avrà bisogno di tempo perché cercherà di rifondare un’ideologia di calcio; la Roma ha cambiato un allenatore dopo un periodo di confusione con uno che sa lavorare bene con i giovani, ma è difficile centrare vittorie sin da subito, mentre può sicuramente creare plusvalenze e migliorare i giocatori. Con chi mi identifico nel calcio di oggi? Possono essere tanti o nessuno, io ho avuto allenatori che mi hanno insegnato come usare lo spazio di attacco soprattutto negli ultimi 20 metri, perciò io riuscivo sia a giocare da unica punta che in un attacco a due. Sapevo come muovermi in entrambi i casi, adesso invece vedo che molti attaccanti hanno soltanto un ruolo d’area di rigore, oppure c’è il giocatore che si muove e attacca lo spazio senza saper giocare spalle alla porta”.

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IL COMMENTO - Agostini: "Napoli, Nunez vicino a Lukaku può fare bene e alza la qualità"

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05/07/2025 - 15:12

A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla Giostra” è intervenuto Massimo Agostini, ex calciatore del Napoli e responsabile del settore giovanile del Cesena “Osimhen? Fino a qualche giorno fa sembrava che il Napoli lo dovesse vendere, che la Juventus fosse la società più propensa a farsi avanti. Lui potrebbe anche coesistere con Lukaku, ma diventerebbero due prime donne che non so in che modo Conte potrebbe gestire. Partire subito in ritiro con gli acquisti è fondamentale per assimilare i concetti con quelli che già ci sono, e bisogna dare merito alla società che sta lavorando velocemente e ha fatto i conti giusti per portare giocatori utili per il calcio di Conte. Chi vince lo scudetto l’anno prima parte sempre da favorito, a meno che non rivoluziona tutta la rosa. Conte e De Laurentiis stanno migliorando la squadra, che parte sempre in prima linea ma rispetto all’anno scorso avrà le coppe, quindi l’allenamento settimanale non sarà fatto più alla perfezione. Stavolta qualche settimana sarà diversa, quindi gli acquisti sono tutti mirati per potenziare e aumentare la qualità della rosa per le competizioni che andrà ad affrontare. Sull’attaccante, Lucca mi convince ma deve ancora fare un po’ d’esperienza, mentre Nunez è già inserito in un calcio fisico e in alcuni casi più tecnico, quindi partiresti con un vantaggio in più, e vicino a Lukaku può fare bene in fase d’attacco alzando la qualità. Lucca resta da tenere in considerazione perché ha prospettive importanti, però bisogna valutare anche la cifra che si va a spendere; per il resto, sono entrambi giocatori con un buon futuro davanti a sé. Se prendi un giocatore a 50 milioni con caratteristiche simili a Lukaku, non devi tenerlo fuori. Se ne prendi uno che può coesistere con Lukaku e ti dà anche qualcosa di più in attacco, allora vale la pena spendere questi soldi perché a lungo andare ti può fare anche plusvalenza. Mi immagino un Napoli con il 4-3-3, ma dipende come vuole giocare Conte davanti, se vuole tenere i due esterni allora resterà con una punta e tre centrocampisti. Lui sa quando bisogna sfruttare le fasce e quando bisogna giocare centralmente usando il sottopunta. Le big faranno un mercato per potenziare le rispettive rose e aumentare il tasso tecnico per cercare di contrastare sia il Napoli che l’Inter. I nerazzurri possono essere la principale antagonista del Napoli con la rosa che hanno e con chi arriverà; poi c’è la Juventus se prende qualche altro giocatore; il Milan con Allegri avrà bisogno di tempo perché cercherà di rifondare un’ideologia di calcio; la Roma ha cambiato un allenatore dopo un periodo di confusione con uno che sa lavorare bene con i giovani, ma è difficile centrare vittorie sin da subito, mentre può sicuramente creare plusvalenze e migliorare i giocatori. Con chi mi identifico nel calcio di oggi? Possono essere tanti o nessuno, io ho avuto allenatori che mi hanno insegnato come usare lo spazio di attacco soprattutto negli ultimi 20 metri, perciò io riuscivo sia a giocare da unica punta che in un attacco a due. Sapevo come muovermi in entrambi i casi, adesso invece vedo che molti attaccanti hanno soltanto un ruolo d’area di rigore, oppure c’è il giocatore che si muove e attacca lo spazio senza saper giocare spalle alla porta”.