Riccardo Saponara, centrocampista ex Milan ed Empoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Un grande assist gliel’ha fatto un vecchio amico: Sarri. In una recente intervista al Corriere ha indicato lei come uno dei più forti mai allenati.
"Onestamente non me lo sarei mai aspettato, pensando a tutti i campioni con cui ha lavorato negli anni. Però riconosco che tra noi il feeling è scattato subito: è bastato un solo allenamento. Empoli, estate 2012, alla prima seduta della preparazione estiva, dopo una serie di brevi esercizi col pallone, si avvicinò e mi disse: “Tu avrai una carriera importante”. Non capivo, neanche sapeva il mio nome. Pochi mesi dopo firmavo con il Milan... Sarri tirava fuori il meglio da tutti e ha cambiato la mentalità della squadra. Come ha fatto a Napoli".
Già, Napoli. Poteva esserci anche lei…
"Maurizio mi aveva chiamato, ne parlai con l’Empoli e preferii restare: avevo bisogno di giocare. Sicuramente è stato un crocevia della mia carriera, ma in quel momento ero convinto di aver preso la decisione giusta".
di Napoli Magazine
23/03/2025 - 12:28
Riccardo Saponara, centrocampista ex Milan ed Empoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Un grande assist gliel’ha fatto un vecchio amico: Sarri. In una recente intervista al Corriere ha indicato lei come uno dei più forti mai allenati.
"Onestamente non me lo sarei mai aspettato, pensando a tutti i campioni con cui ha lavorato negli anni. Però riconosco che tra noi il feeling è scattato subito: è bastato un solo allenamento. Empoli, estate 2012, alla prima seduta della preparazione estiva, dopo una serie di brevi esercizi col pallone, si avvicinò e mi disse: “Tu avrai una carriera importante”. Non capivo, neanche sapeva il mio nome. Pochi mesi dopo firmavo con il Milan... Sarri tirava fuori il meglio da tutti e ha cambiato la mentalità della squadra. Come ha fatto a Napoli".
Già, Napoli. Poteva esserci anche lei…
"Maurizio mi aveva chiamato, ne parlai con l’Empoli e preferii restare: avevo bisogno di giocare. Sicuramente è stato un crocevia della mia carriera, ma in quel momento ero convinto di aver preso la decisione giusta".