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IL DATO - Buongiorno simbolo della rinascita del Napoli, con lui in campo concesse solo due reti
17.10.2024 08:12 di Napoli Magazine

Come riporta Il Corriere dello Sport, Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, è il simbolo della rinascita degli azzurri. Con lui in campo, infatti, la squadra partenopea ha subìto solo due reti: "Alessandro Buongiorno è uno dei simboli della rinascita del Napoli: volto nuovo, energia pura, talento, un cuore Toro e un toro nel motore. Un difensore di spessore e valori assoluti, il presente e il futuro della nazionale. Fino alla partita contro il Como  non subiva un dribbling da febbraio: insuperabile per 17 partite consecutive, poi sui titoli di coda della sfida contro il Como giocata prima della sosta la serie s’è spezzata. Al 90’, per la precisione: a riuscire nell’impresa è stato un centrocampista tedesco di 23 anni, Yannik Engelhardt, per il momento una specie di recordman. Complimenti a Yannik a parte, la storia va letta da un’altra angolatura: Buongiorno è pressochè insuperabile. Un solo dribbling finora e al 90’, senza alcuna conseguenza, e per il resto un muro. Una fortezza. La chiave di una cassaforte che quando gioca lui sfuggirebbe anche alla mano lesta di Arsenio Lupin".

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IL DATO - Buongiorno simbolo della rinascita del Napoli, con lui in campo concesse solo due reti

di Napoli Magazine

17/10/2024 - 08:12

Come riporta Il Corriere dello Sport, Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, è il simbolo della rinascita degli azzurri. Con lui in campo, infatti, la squadra partenopea ha subìto solo due reti: "Alessandro Buongiorno è uno dei simboli della rinascita del Napoli: volto nuovo, energia pura, talento, un cuore Toro e un toro nel motore. Un difensore di spessore e valori assoluti, il presente e il futuro della nazionale. Fino alla partita contro il Como  non subiva un dribbling da febbraio: insuperabile per 17 partite consecutive, poi sui titoli di coda della sfida contro il Como giocata prima della sosta la serie s’è spezzata. Al 90’, per la precisione: a riuscire nell’impresa è stato un centrocampista tedesco di 23 anni, Yannik Engelhardt, per il momento una specie di recordman. Complimenti a Yannik a parte, la storia va letta da un’altra angolatura: Buongiorno è pressochè insuperabile. Un solo dribbling finora e al 90’, senza alcuna conseguenza, e per il resto un muro. Una fortezza. La chiave di una cassaforte che quando gioca lui sfuggirebbe anche alla mano lesta di Arsenio Lupin".