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IL DIFENSORE - Marianucci: "Non mi aspettavo di arrivare in Nazionale così presto, è bello perché stacchi da una realtà e ne vivi una un po' diversa, si lavora di reparto ma si ragiona da squadra, mi piace giocare a padel e svagarmi"
17.10.2025 10:36 di Napoli Magazine
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Luca Marianucci, difensore del Napoli e della Nazionale Italiana Under 21, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Cronache di Spogliatoio dal ritiro dell'Italia. Ecco le sue parole: "Arrivato in Nazionale U21 mentre retrocedevo in Serie D? Quell'anno lì ho avuto la fortuna di fare dalla C alla Serie A, dove il mister ai tempi mi diede l'opportunità di rimanere e darmi spazio nel massimo campionato. Non mi aspettavo di arrivare in Nazionale così presto. Un po' di tempo fa scrissi a dei miei amici che ce l'avrei fatta, è un'esperienza incredibile ed è sempre un onore. È bello anche perché stacchi da una realtà e ne vivi una un po' diversa coi ragazzi tutti della tua età. C'è molto più gioco, molti più scherzi, un bel periodo che passi insieme e ti aiuta a confrontarti con calciatori di altre nazioni per capire a che punto siamo. Direi che siamo a un buon punto ma si può fare ancora meglio. Attacchiamo e difendiamo all'unisono tutti insieme, si lavora anche di reparto ma ormai si ragiona di squadra: se sei disunito non ti riesce niente. Come studio gli avversari? Piede forte, se viene più incontro o va in profondità. Extra calcio? Mi piace molto giocare a padel e svagarmi in diversi modi, fra uscire e riposare...".

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IL DIFENSORE - Marianucci: "Non mi aspettavo di arrivare in Nazionale così presto, è bello perché stacchi da una realtà e ne vivi una un po' diversa, si lavora di reparto ma si ragiona da squadra, mi piace giocare a padel e svagarmi"

di Napoli Magazine

17/10/2025 - 10:36

Luca Marianucci, difensore del Napoli e della Nazionale Italiana Under 21, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Cronache di Spogliatoio dal ritiro dell'Italia. Ecco le sue parole: "Arrivato in Nazionale U21 mentre retrocedevo in Serie D? Quell'anno lì ho avuto la fortuna di fare dalla C alla Serie A, dove il mister ai tempi mi diede l'opportunità di rimanere e darmi spazio nel massimo campionato. Non mi aspettavo di arrivare in Nazionale così presto. Un po' di tempo fa scrissi a dei miei amici che ce l'avrei fatta, è un'esperienza incredibile ed è sempre un onore. È bello anche perché stacchi da una realtà e ne vivi una un po' diversa coi ragazzi tutti della tua età. C'è molto più gioco, molti più scherzi, un bel periodo che passi insieme e ti aiuta a confrontarti con calciatori di altre nazioni per capire a che punto siamo. Direi che siamo a un buon punto ma si può fare ancora meglio. Attacchiamo e difendiamo all'unisono tutti insieme, si lavora anche di reparto ma ormai si ragiona di squadra: se sei disunito non ti riesce niente. Come studio gli avversari? Piede forte, se viene più incontro o va in profondità. Extra calcio? Mi piace molto giocare a padel e svagarmi in diversi modi, fra uscire e riposare...".