A "1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Rossitto, allenatore ed ex centrocampista, tra le altre, di Napoli, Fiorentina ed Udinese:
Mister, L’Italia ha dimostrato di essere viva e credere ancora nella qualificazione diretta. Quanto è stata importante questa pausa Nazionali?
"L’importante, in questo momento, era vincere. La Nazionale aveva vissuto un brutto momento dopo la sconfitta con la Norvegia, però si è ricompattata e questo era fondamentale. Rino ha fatto un bellissimo lavoro: ci sono state difficoltà, ma è normale, succede anche in altre Nazionali che ormai affrontano avversari preparati e non più sprovveduti. Credo che queste due vittorie abbiano riportato serenità e che ci sia ancora tempo per centrare l’obiettivo, perché di partite ne mancano. Poi speriamo che anche la Norvegia non le vinca tutte: io resto fiducioso".
Crede ci sia ancora la possibilità di agguantare la Norvegia e superarla?
"Io penso di sì. La Norvegia ieri ha passeggiato, ma dovrà affrontare Israele e non mi sembra una partita semplice. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, ma è chiaro che siamo dietro e un loro passo falso ci aiuterebbe. Credo che possiamo farcela, e comunque il secondo posto sarebbe positivo: non possiamo permetterci di restare fuori da un altro Mondiale. Dobbiamo metterci tutte le energie, ma vedo un ambiente sereno, in ripresa, con l’energia giusta. Questo è merito di Rino, che è riuscito a unire il gruppo".
Vengo invece ai temi della Serie A. Dopo due giornate, quali sorprese ha visto in positivo e in negativo?
"In positivo sicuramente la Cremonese, che ha vinto a Milano: non so da quanto mancasse una vittoria così, ma è stata una partenza incredibile. Conosco Nicola e so quanto sia bravo, ma è stato importante anche per la società e per la tifoseria. In negativo direi l’Inter: ha battuto il Torino, ma poi ha perso malamente con l’Udinese. È una squadra ancora alla ricerca della propria identità, non è più quella di Inzaghi ma non è ancora del tutto di Chivu. Sta cercando sé stessa. Il Napoli invece ha una fisionomia precisa dettata da Conte, sta facendo grandi cose. Il Milan non ha cominciato benissimo, ma Allegri mi sembra abbia già la situazione sotto controllo".
Da ex centrocampista, cosa si aspetta da De Bruyne in questa stagione con il Napoli?
"Mi aspetto che faccia la differenza, come ha sempre fatto. È un giocatore che vede cose che gli umani non vedono: i passaggi, certe situazioni di gioco… è fantastico. Può portare esperienza, personalità e conoscenze, ed è uno di quei calciatori che ti fanno venire voglia di guardare le partite".
Nonostante l’arrivo in Italia di De Bruyne e Modric, possiamo dire che il centrocampista più impattante in Serie A sia, oggi, Scott McTominay?
"Assolutamente sì. Era già fortissimo, ma con Conte è diventato strepitoso. Conte quando ha un talento in mano lo plasma come un diamante: McTominay è devastante negli inserimenti, fortissimo nel gioco aereo, moderno e difficilmente marcabile. Sta facendo cose incredibili".
Lei è stato un doppio ex di Napoli e Fiorentina: che gara si aspetta?
"Mi aspetto una partita aperta. La Fiorentina con Pioli ha cambiato equilibri e sta cercando di inserire le sue idee: ha speso energie in coppa e le prime due giornate sono state così così, con due pareggi, ma ha grande potenziale. Kean è devastante, ogni volta che tocca palla può far gol. Il Napoli però è oggi difficilissimo da affrontare: è imponente fisicamente, forte mentalmente e ben organizzato. Sarà una gara equilibrata e combattuta".