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IL MATTINO - McTominay ha recuperato, c'è solo un 10% di possibilità che vada in panchina
09.03.2025 10:18 di Napoli Magazine

Il Mattino si sofferma sul momento del Napoli e sull'azzurro Scott McTominay in vista del match contro la Fiorentina: "Oggi tocca ancora, per la terza volta consecutiva, alla coppia Raspadori-Lukaku, che rischia di diventare la coppia dei gemelli del non-gol. Conte Insiste con il 3-5-2 che, poi, in fase offensiva è spesso un 4-2-4 con Politano e McTominay (ha recuperato c'è solo un 10 per cento di possibilità che vada in panchina) che diventano delle spine ai fianchi e al centro. Talvolta la minestra viene più buona dosando meglio gli stessi ingredienti. Conte, condottiere di polso che sa parlare all'anima e gonfiarla e che sa educare l'etica del sacrificio e della sofferenza, ha spiegato che non è questione di moduli, ma anche "dello storico" di un calciatore sotto porta. Un modo per dire, che nè Politano, nè Raspadori hanno segnato chissà quanti gol nel passato. Potendo scegliere, Conte in queste ultimi due mesi e mezzo di campionato, tornerebbe alle belle virtù di inizio anno, quando godeva per "il corto muso" che era il risultato di una ostinata protezione della propria porta, di una occupazione muscolare degli spazi, della sincronia, del controllo del gioco e della solidale disponibilità al sacrificio".

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IL MATTINO - McTominay ha recuperato, c'è solo un 10% di possibilità che vada in panchina

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09/03/2025 - 10:18

Il Mattino si sofferma sul momento del Napoli e sull'azzurro Scott McTominay in vista del match contro la Fiorentina: "Oggi tocca ancora, per la terza volta consecutiva, alla coppia Raspadori-Lukaku, che rischia di diventare la coppia dei gemelli del non-gol. Conte Insiste con il 3-5-2 che, poi, in fase offensiva è spesso un 4-2-4 con Politano e McTominay (ha recuperato c'è solo un 10 per cento di possibilità che vada in panchina) che diventano delle spine ai fianchi e al centro. Talvolta la minestra viene più buona dosando meglio gli stessi ingredienti. Conte, condottiere di polso che sa parlare all'anima e gonfiarla e che sa educare l'etica del sacrificio e della sofferenza, ha spiegato che non è questione di moduli, ma anche "dello storico" di un calciatore sotto porta. Un modo per dire, che nè Politano, nè Raspadori hanno segnato chissà quanti gol nel passato. Potendo scegliere, Conte in queste ultimi due mesi e mezzo di campionato, tornerebbe alle belle virtù di inizio anno, quando godeva per "il corto muso" che era il risultato di una ostinata protezione della propria porta, di una occupazione muscolare degli spazi, della sincronia, del controllo del gioco e della solidale disponibilità al sacrificio".