“Inter a parte, quale squadra sarà più temibile per il Napoli? L’Atalanta – ha detto l’allenatore ed ex azzurro Cristian Bucchi a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live. - è la più difficile da affrontare in partita secca, indipendentemente da come è andato il match al Maradona. Ritmi alti, intensità di gioco da big europea, capacità di scovare validissime alternative ai partenti ne fanno una compagine temibile che lotterà fino alla fine. È già il Napoli di Conte o ci sarà un miglioramento nella fase offensiva? Io sono molto fiducioso, ci sono ampi margini di miglioramento ma Conte ha già ottenuto un traguardo che non pensavo raggiungibile in tempi così brevi: ha fatto del Napoli una squadra, che è la cosa più difficile. Inoltre ricordiamo che ogni volta che si insedia un nuovo allenatore, il primo anno non è mai ai livelli del secondo. Anche il Napoli di Spalletti al primo anno non era straripante e spettacolare come lo è stato al secondo anno, quello del tricolore. Lukaku? Le cose più belle le ha fatte quando vicino aveva Lautaro, con un’Inter verticale, che giocava a campo aperto. Ora fa da sponda, spesso riceve spalle alla porta e si trova doppiato o triplicato dai marcatori avversari. Contro la Roma ha fatto un gol decisivo. E' ipotizzabile lo schieramento di un secondo attaccante accanto al belga? Gli interessi della squadra sono superiori a quelli del singolo, quindi Lukaku si adatterà - come già sta facendo benissimo - alle esigenze della squadra. Gli esterni nel Napoli sono giocatori molto forti, impossibile rinunciarci. Ipotizzabile un 4-4-2 ma si sacrificherebbe McTominay cosa che non reputo possibile”.
di Napoli Magazine
26/11/2024 - 16:33
“Inter a parte, quale squadra sarà più temibile per il Napoli? L’Atalanta – ha detto l’allenatore ed ex azzurro Cristian Bucchi a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live. - è la più difficile da affrontare in partita secca, indipendentemente da come è andato il match al Maradona. Ritmi alti, intensità di gioco da big europea, capacità di scovare validissime alternative ai partenti ne fanno una compagine temibile che lotterà fino alla fine. È già il Napoli di Conte o ci sarà un miglioramento nella fase offensiva? Io sono molto fiducioso, ci sono ampi margini di miglioramento ma Conte ha già ottenuto un traguardo che non pensavo raggiungibile in tempi così brevi: ha fatto del Napoli una squadra, che è la cosa più difficile. Inoltre ricordiamo che ogni volta che si insedia un nuovo allenatore, il primo anno non è mai ai livelli del secondo. Anche il Napoli di Spalletti al primo anno non era straripante e spettacolare come lo è stato al secondo anno, quello del tricolore. Lukaku? Le cose più belle le ha fatte quando vicino aveva Lautaro, con un’Inter verticale, che giocava a campo aperto. Ora fa da sponda, spesso riceve spalle alla porta e si trova doppiato o triplicato dai marcatori avversari. Contro la Roma ha fatto un gol decisivo. E' ipotizzabile lo schieramento di un secondo attaccante accanto al belga? Gli interessi della squadra sono superiori a quelli del singolo, quindi Lukaku si adatterà - come già sta facendo benissimo - alle esigenze della squadra. Gli esterni nel Napoli sono giocatori molto forti, impossibile rinunciarci. Ipotizzabile un 4-4-2 ma si sacrificherebbe McTominay cosa che non reputo possibile”.