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IL PARERE - Trotta: "Napoli? La rosa è forte, Neres e Lang stanno rispondendo bene"
27.11.2025 12:04 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex centrocampista, tra le tante, di Napoli e Juventus. 

Dopo la due giorni di Champions, la domanda è sempre la stessa: cosa porta l'impegno europeo alle squadre italiane? 

“Per la Juventus è stata una vittoria importante, per quanto un po’ sofferta. Anche per Conte in Champions è stato un successo pesante. Il Napoli, secondo me, ha fatto quello che doveva fare: ho visto la partita e, considerando che il campo era quasi impraticabile, poteva anche diventare una gara fastidiosa. Fortunatamente è stata vinta ed è tutto a posto. Per quanto riguarda l’Inter, ha preso gol all’ultimo minuto dall'Atletico, ma aveva avuto delle occasioni anche prima per poter addirittura andare in vantaggio. Sembrava ormai un pareggio, invece sull’ultimo calcio d’angolo - come spesso accade alle squadre di Simeone, che magari non giocano bene ma con la prestanza fisica riescono a prevalere - sono stati beffati e purtroppo hanno perso 2-1. L’Atalanta ha risolto il ‘problema’ dell’allenatore ed è tornata la squadra che secondo me è davvero forte. Il Napoli ha avuto il vantaggio di incontrarla nel momento in cui Palladino era appena arrivato, facendo un’ottima partita. Ma se l’Atalanta la incontri fra un paio di mesi, secondo me sarà molto più difficile, perché è una squadra molto forte. Lui, Juric, arrivava dopo Gasperini, e per me la scelta di esonerarlo non aveva senso già prima. Non capisco come abbiano potuto prendere quell’abbaglio. Ieri ho visto un’Atalanta diversa: primo tempo un po’ tirato, ma quando va in fase offensiva diventa impressionante con i giocatori che ha. Ha fatto tre gol in cinque minuti, è tanta roba".

Per quanto riguarda il Napoli di Conte, abbiamo visto sicuramente un’intensità diversa rispetto alle gare prima della sosta per le nazionali. Che cosa è cambiato?  

“Secondo me è cambiato un po’ il senso di responsabilità dopo tutto quello che è successo durante la pausa, con il mister e tutto il resto. Come avevamo detto, quando Conte fosse tornato da quei due giorni liberi avremmo capito se era stata la scelta giusta o se avrebbe peggiorato la situazione. Per me questo senso di responsabilità è scattato sia nel mister sia nei giocatori, nel rispetto della piazza, della maglia e di uno scudetto da difendere. Mi auguro che questa cosa abbia fatto scattare quella molla per poter far bene. Oggi noto che, anche per necessità dovute agli infortuni, il mister sta coinvolgendo altri giocatori e stanno rispondendo bene, Neres e Noa Lang in primis. Questo dimostra che Conte ha sempre chiesto una rosa ampia, ma una volta avuta è giusto sfruttarla totalmente. Ha cambiato modulo e interpreti, e la squadra sta rispondendo. È la dimostrazione che la rosa è forte, come abbiamo sempre detto".

Il Napoli si è ripreso dopo quella bruttissima parentesi di Bologna. Ha dato risposte importanti sia in Champions sia in campionato con l’Atalanta. La partita con la Roma può essere il banco di prova per capire se il Napoli è tornato e può ambire allo scudetto? 

“Secondo me sì. Domenica è la prova del nove per questo momento del campionato. Arriva anche nel momento giusto, perché c’è stata questa piccola ripresa. Vediamo se, tra virgolette, è guarito del tutto. L’impegno è importante perché la Roma è prima in classifica con merito e sta dimostrando solidità: prende pochi gol e ora in fase offensiva comincia anche a mostrare di aver appreso il gioco di Gasperini, che in quella fase è sempre fondamentale. Rientra Dybala, quindi sarà sicuramente una partita difficile. Secondo me, però, non determina nulla di definitivo. Perdere punti sarebbe negativo, certo, ma oggi fare o non fare risultato a Roma ci può stare. È un banco di prova importante ma non determinante per il prosieguo del campionato".

Tra i nomi che circolano per il mercato del Napoli di gennaio c’è anche quello di Lorenzo Pellegrini. Secondo lei ci sono gli estremi affinché la Roma possa venderlo al Napoli? 

“Gasperini ha fatto di necessità virtù. A mercato chiuso si è ritrovato giocatori come Pellegrini e Baldanzi che avrebbe fatto partire. Invece oggi, soprattutto Baldanzi, che domenica mi ha impressionato da falso nueve, sta facendo molto bene. Pellegrini è un giocatore con un contratto importante e in scadenza. Secondo me, se la Roma trova l’occasione giusta, potrebbe anche prenderla in considerazione".

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IL PARERE - Trotta: "Napoli? La rosa è forte, Neres e Lang stanno rispondendo bene"

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27/11/2025 - 12:04

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex centrocampista, tra le tante, di Napoli e Juventus. 

Dopo la due giorni di Champions, la domanda è sempre la stessa: cosa porta l'impegno europeo alle squadre italiane? 

“Per la Juventus è stata una vittoria importante, per quanto un po’ sofferta. Anche per Conte in Champions è stato un successo pesante. Il Napoli, secondo me, ha fatto quello che doveva fare: ho visto la partita e, considerando che il campo era quasi impraticabile, poteva anche diventare una gara fastidiosa. Fortunatamente è stata vinta ed è tutto a posto. Per quanto riguarda l’Inter, ha preso gol all’ultimo minuto dall'Atletico, ma aveva avuto delle occasioni anche prima per poter addirittura andare in vantaggio. Sembrava ormai un pareggio, invece sull’ultimo calcio d’angolo - come spesso accade alle squadre di Simeone, che magari non giocano bene ma con la prestanza fisica riescono a prevalere - sono stati beffati e purtroppo hanno perso 2-1. L’Atalanta ha risolto il ‘problema’ dell’allenatore ed è tornata la squadra che secondo me è davvero forte. Il Napoli ha avuto il vantaggio di incontrarla nel momento in cui Palladino era appena arrivato, facendo un’ottima partita. Ma se l’Atalanta la incontri fra un paio di mesi, secondo me sarà molto più difficile, perché è una squadra molto forte. Lui, Juric, arrivava dopo Gasperini, e per me la scelta di esonerarlo non aveva senso già prima. Non capisco come abbiano potuto prendere quell’abbaglio. Ieri ho visto un’Atalanta diversa: primo tempo un po’ tirato, ma quando va in fase offensiva diventa impressionante con i giocatori che ha. Ha fatto tre gol in cinque minuti, è tanta roba".

Per quanto riguarda il Napoli di Conte, abbiamo visto sicuramente un’intensità diversa rispetto alle gare prima della sosta per le nazionali. Che cosa è cambiato?  

“Secondo me è cambiato un po’ il senso di responsabilità dopo tutto quello che è successo durante la pausa, con il mister e tutto il resto. Come avevamo detto, quando Conte fosse tornato da quei due giorni liberi avremmo capito se era stata la scelta giusta o se avrebbe peggiorato la situazione. Per me questo senso di responsabilità è scattato sia nel mister sia nei giocatori, nel rispetto della piazza, della maglia e di uno scudetto da difendere. Mi auguro che questa cosa abbia fatto scattare quella molla per poter far bene. Oggi noto che, anche per necessità dovute agli infortuni, il mister sta coinvolgendo altri giocatori e stanno rispondendo bene, Neres e Noa Lang in primis. Questo dimostra che Conte ha sempre chiesto una rosa ampia, ma una volta avuta è giusto sfruttarla totalmente. Ha cambiato modulo e interpreti, e la squadra sta rispondendo. È la dimostrazione che la rosa è forte, come abbiamo sempre detto".

Il Napoli si è ripreso dopo quella bruttissima parentesi di Bologna. Ha dato risposte importanti sia in Champions sia in campionato con l’Atalanta. La partita con la Roma può essere il banco di prova per capire se il Napoli è tornato e può ambire allo scudetto? 

“Secondo me sì. Domenica è la prova del nove per questo momento del campionato. Arriva anche nel momento giusto, perché c’è stata questa piccola ripresa. Vediamo se, tra virgolette, è guarito del tutto. L’impegno è importante perché la Roma è prima in classifica con merito e sta dimostrando solidità: prende pochi gol e ora in fase offensiva comincia anche a mostrare di aver appreso il gioco di Gasperini, che in quella fase è sempre fondamentale. Rientra Dybala, quindi sarà sicuramente una partita difficile. Secondo me, però, non determina nulla di definitivo. Perdere punti sarebbe negativo, certo, ma oggi fare o non fare risultato a Roma ci può stare. È un banco di prova importante ma non determinante per il prosieguo del campionato".

Tra i nomi che circolano per il mercato del Napoli di gennaio c’è anche quello di Lorenzo Pellegrini. Secondo lei ci sono gli estremi affinché la Roma possa venderlo al Napoli? 

“Gasperini ha fatto di necessità virtù. A mercato chiuso si è ritrovato giocatori come Pellegrini e Baldanzi che avrebbe fatto partire. Invece oggi, soprattutto Baldanzi, che domenica mi ha impressionato da falso nueve, sta facendo molto bene. Pellegrini è un giocatore con un contratto importante e in scadenza. Secondo me, se la Roma trova l’occasione giusta, potrebbe anche prenderla in considerazione".