Diego Perotti, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista a Calciomercato.com.
Il debutto con l'Argentina arriva in amichevole contro la Spagna: Maradona ct, te entri al posto di Messi.
"E' stato un esordio inaspettato perché ero arrivato a Siviglia da un anno e mezzo/due. E' stato pazzesco entrare in camera d'hotel e trovarmi davanti Demichelis; ma non solo lui, era una nazionale con Higuain, Aguero, Aimar, Cambiasso, Lavezzi, Maxi Rodriguez... Tutti giocatori che guardavo in tv da bambino, e oltre a loro il ct era Maradona. Quando mi ha fatto entrare al posto di Messi mi sembrava una favola, anche se me la sono goduta poco perché le cose nel calcio passano troppo in fretta. Bisognerebbe fermarsi a pensare a quello che succede di bello".
Ci racconti un aneddoto con Maradona?
"Avevo 21 anni, giocavo nel Siviglia e mi ero iscritto all'università. Un giorno ero in classe, mi squilla il telefono ed era un numero sconosciuto ai quali di solito non rispondo; quella volta l'ho fatto, era il team manager dell'Under 20: mi ha detto di tenere il telefono sott'occhio che Maradona mi stava per convocare. Sono uscito di corsa dalla classe e mi sono seduto da solo nel giardino dell'università. Poi il telefono squilla di nuovo, era lui: "Ragazzo, vieni con la voglia eh", e ha riattaccato. Neanche ho fatto in tempo a ringraziarlo...".
di Napoli Magazine
19/11/2024 - 15:43
Diego Perotti, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista a Calciomercato.com.
Il debutto con l'Argentina arriva in amichevole contro la Spagna: Maradona ct, te entri al posto di Messi.
"E' stato un esordio inaspettato perché ero arrivato a Siviglia da un anno e mezzo/due. E' stato pazzesco entrare in camera d'hotel e trovarmi davanti Demichelis; ma non solo lui, era una nazionale con Higuain, Aguero, Aimar, Cambiasso, Lavezzi, Maxi Rodriguez... Tutti giocatori che guardavo in tv da bambino, e oltre a loro il ct era Maradona. Quando mi ha fatto entrare al posto di Messi mi sembrava una favola, anche se me la sono goduta poco perché le cose nel calcio passano troppo in fretta. Bisognerebbe fermarsi a pensare a quello che succede di bello".
Ci racconti un aneddoto con Maradona?
"Avevo 21 anni, giocavo nel Siviglia e mi ero iscritto all'università. Un giorno ero in classe, mi squilla il telefono ed era un numero sconosciuto ai quali di solito non rispondo; quella volta l'ho fatto, era il team manager dell'Under 20: mi ha detto di tenere il telefono sott'occhio che Maradona mi stava per convocare. Sono uscito di corsa dalla classe e mi sono seduto da solo nel giardino dell'università. Poi il telefono squilla di nuovo, era lui: "Ragazzo, vieni con la voglia eh", e ha riattaccato. Neanche ho fatto in tempo a ringraziarlo...".