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L'AGENTE - Pastorello: "Quando si trattò per il trasferimento di Conte al Chelsea, restammo nove ore a casa di Abramovich, il mister fu straordinario, ecco cosa successe"
17.11.2025 13:32 di Napoli Magazine
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Federico Pastorello, agente di Romelu Lukaku e di Alex Meret, ha rilasciato un'intervista a FanPage nella quale ha svelato cosa accadde nella trattativa che portò Antonio Conte al Chelsea, nella quale fece da intermediario: "Il Chelsea era orientato sull'Italia. Mi fecero un paio di nomi e dissi loro: "Se dovete prendere un allenatore italiano, prendete lui perché per me è il più bravo". Mi vennero dietro e organizzammo un appuntamento. Diedi qualche piccolo suggerimento su come prepararlo e, da un incontro che doveva durare un paio d'ore, restammo nove ore a casa Abramovich. Suggerimenti a Conte. Antonio preparò un video con tutti i suoi lavori e gli dissi: "Lo devi mostrare". Abramovich era appassionatissimo di calcio, di tattica. E il mister in questo era straordinario. Fu incredibile vedere le immagini di come, con formazioni diverse tra Juve e Nazionale, le sue giocate memorizzate portavano al tiro giocatori diversi, in momenti diversi, dalla stessa mattonella".

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L'AGENTE - Pastorello: "Quando si trattò per il trasferimento di Conte al Chelsea, restammo nove ore a casa di Abramovich, il mister fu straordinario, ecco cosa successe"

di Napoli Magazine

17/11/2025 - 13:32

Federico Pastorello, agente di Romelu Lukaku e di Alex Meret, ha rilasciato un'intervista a FanPage nella quale ha svelato cosa accadde nella trattativa che portò Antonio Conte al Chelsea, nella quale fece da intermediario: "Il Chelsea era orientato sull'Italia. Mi fecero un paio di nomi e dissi loro: "Se dovete prendere un allenatore italiano, prendete lui perché per me è il più bravo". Mi vennero dietro e organizzammo un appuntamento. Diedi qualche piccolo suggerimento su come prepararlo e, da un incontro che doveva durare un paio d'ore, restammo nove ore a casa Abramovich. Suggerimenti a Conte. Antonio preparò un video con tutti i suoi lavori e gli dissi: "Lo devi mostrare". Abramovich era appassionatissimo di calcio, di tattica. E il mister in questo era straordinario. Fu incredibile vedere le immagini di come, con formazioni diverse tra Juve e Nazionale, le sue giocate memorizzate portavano al tiro giocatori diversi, in momenti diversi, dalla stessa mattonella".