“Il Napoli ha sin qui avuto un calendario favorevole e lo ha sfruttato bene. Ora ha Empoli e Lecce e può allungare ancora, anche se poi avrà gli scontri diretti che ci faranno capire, penso alle gare con Milan, Atalanta, Inter e Roma, le ambizioni del Napoli. Quindi – ha detto Luciano Marangon, ex azzurro, a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - è relativa la classifica e il primato, anche se vincere aiuta a trovare sempre più autostima, aumenta quella sicurezza che lo scorso anno non c’era proprio. A gennaio chi venderei? Nessuno, lascierei tutto come ora, anche se mi rendo conto che Simeone o Raspadori possono chiedere di giocare di più. Farei forse un innesto, tuttavia l’organico è forte così com’è. Sinceramente non mi interessa vedere le gare dell’Italia, non guardo la Nazionale, non mi piace, non mio diverte, mi annoia. Mi piace il calcio, ma guardo il Napoli di Conte, il City di Guardiola o l’Arsenale di Arteta. Il livello del calcio italiano è ovviamente calato rispetto ai miei tempi, ma era anche un calcio diverso, con rose più ridotte e con si giocava di meno.
di Napoli Magazine
14/10/2024 - 17:02
“Il Napoli ha sin qui avuto un calendario favorevole e lo ha sfruttato bene. Ora ha Empoli e Lecce e può allungare ancora, anche se poi avrà gli scontri diretti che ci faranno capire, penso alle gare con Milan, Atalanta, Inter e Roma, le ambizioni del Napoli. Quindi – ha detto Luciano Marangon, ex azzurro, a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - è relativa la classifica e il primato, anche se vincere aiuta a trovare sempre più autostima, aumenta quella sicurezza che lo scorso anno non c’era proprio. A gennaio chi venderei? Nessuno, lascierei tutto come ora, anche se mi rendo conto che Simeone o Raspadori possono chiedere di giocare di più. Farei forse un innesto, tuttavia l’organico è forte così com’è. Sinceramente non mi interessa vedere le gare dell’Italia, non guardo la Nazionale, non mi piace, non mio diverte, mi annoia. Mi piace il calcio, ma guardo il Napoli di Conte, il City di Guardiola o l’Arsenale di Arteta. Il livello del calcio italiano è ovviamente calato rispetto ai miei tempi, ma era anche un calcio diverso, con rose più ridotte e con si giocava di meno.