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L'ATTACCANTE - Callejon imprescindibile, il gol non è un assillo ma Josè vuole sbloccarsi
15.11.2018 11:19 di Napoli Magazine Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

Il gol non è un assillo, arriverà presto, certe abitudini non sfumano ma semplicemente si fanno attendere. Lo sa bene José Maria Callejon, l'esterno spagnolo che divora la fascia destra e gli anni senza accusarne il peso, con la stessa leggerezza di sempre. Sarà uno dei riferimenti di Ancelotti, Callejon, in questi giorni particolari, di una Castel Volturno orfana dei migliori, di allenamenti che saranno condizionati dalle assenze. Callejon meriterebbe la Nazionale, è un argomento fin troppo d'attualità, ma lo spagnolo non fa drammi, lavora seriamente, guida gli altri alla crescita, si prepara al prossimo tour de force di una stagione che l'ha visto protagonista, ancora una volta, pur senza aver mai ancora segnato neppure un gol.

 

ASTINENZA. Non era mai successo, dopo sedici partite, di cui quattordici disputate, di ritrovare Callejon a secco, lui che - da sempre, in azzurro - era stato puntuale realizzatore, fine goleador in grado di far segnare e però anche di mettersi in proprio. Manca il gol per diversi fattori, su tutti il cambio modulo: giocando più largo, nei quattro di centrocampo, Callejon parte da una posizione differente e spesso raggiunge l'area soprattutto per il cross ai compagni, come accaduto per Mertens con la Juve, Insigne col Liverpool e Milik col Genoa (ma il polacco ha sprecato). Poi non sono mancati episodi di sfortuna, reti sfiorate per centimetri, prodezze dei portieri. Ma il gol arriverà e, ad oggi, non è quella la principale priorità di Callejon.

 

INAMOVIBILE. Lo spagnolo ha già stupito tutti, per l'ennesima volta. S'è impossessato, di nuovo, della sua peculiarità: essere indispensabile. Non le gioca tutte, come in passato, ma quasi. In questa stagione ha saltato appena due partite e nella speciale classifica dei minutaggi è al quinto posto (1091') alle spalle di Koulibaly, Allan, Insigne e Albiol. Senza gol, Callejon, ma con otto assist all'attivo, di cui cinque in campionato. Ciò vuol dire che resta indispensabile e fondamentale per questa squadra, per la sua manovra, per un gioco che impreziosisce con la sua classe ma anche intelligenza tattica e generosità.

 

DA BENITEZ AD ANCELOTTI. Callejon attraversa gli allenatori senza subirne il cambiamento: era imprescindibile con Benitez, che lo aveva richiesto dal Real Madrid, lo è diventato con Sarri ed ora anche con Ancelotti, nonostante le perplessità iniziali sull'esigenza d'avere esterni bravi nello stretto con fraseggi palla a terra. Il cambio modulo, dal 4-3-3 al 4-4-2, gli ha permesso d'esaltarsi in un ruolo che ricopre con naturalezza. Unico nel suo genere, Callejon. Il gol arriverà: è questione di scatti.

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L'ATTACCANTE - Callejon imprescindibile, il gol non è un assillo ma Josè vuole sbloccarsi

di Napoli Magazine

15/11/2024 - 11:19

Il gol non è un assillo, arriverà presto, certe abitudini non sfumano ma semplicemente si fanno attendere. Lo sa bene José Maria Callejon, l'esterno spagnolo che divora la fascia destra e gli anni senza accusarne il peso, con la stessa leggerezza di sempre. Sarà uno dei riferimenti di Ancelotti, Callejon, in questi giorni particolari, di una Castel Volturno orfana dei migliori, di allenamenti che saranno condizionati dalle assenze. Callejon meriterebbe la Nazionale, è un argomento fin troppo d'attualità, ma lo spagnolo non fa drammi, lavora seriamente, guida gli altri alla crescita, si prepara al prossimo tour de force di una stagione che l'ha visto protagonista, ancora una volta, pur senza aver mai ancora segnato neppure un gol.

 

ASTINENZA. Non era mai successo, dopo sedici partite, di cui quattordici disputate, di ritrovare Callejon a secco, lui che - da sempre, in azzurro - era stato puntuale realizzatore, fine goleador in grado di far segnare e però anche di mettersi in proprio. Manca il gol per diversi fattori, su tutti il cambio modulo: giocando più largo, nei quattro di centrocampo, Callejon parte da una posizione differente e spesso raggiunge l'area soprattutto per il cross ai compagni, come accaduto per Mertens con la Juve, Insigne col Liverpool e Milik col Genoa (ma il polacco ha sprecato). Poi non sono mancati episodi di sfortuna, reti sfiorate per centimetri, prodezze dei portieri. Ma il gol arriverà e, ad oggi, non è quella la principale priorità di Callejon.

 

INAMOVIBILE. Lo spagnolo ha già stupito tutti, per l'ennesima volta. S'è impossessato, di nuovo, della sua peculiarità: essere indispensabile. Non le gioca tutte, come in passato, ma quasi. In questa stagione ha saltato appena due partite e nella speciale classifica dei minutaggi è al quinto posto (1091') alle spalle di Koulibaly, Allan, Insigne e Albiol. Senza gol, Callejon, ma con otto assist all'attivo, di cui cinque in campionato. Ciò vuol dire che resta indispensabile e fondamentale per questa squadra, per la sua manovra, per un gioco che impreziosisce con la sua classe ma anche intelligenza tattica e generosità.

 

DA BENITEZ AD ANCELOTTI. Callejon attraversa gli allenatori senza subirne il cambiamento: era imprescindibile con Benitez, che lo aveva richiesto dal Real Madrid, lo è diventato con Sarri ed ora anche con Ancelotti, nonostante le perplessità iniziali sull'esigenza d'avere esterni bravi nello stretto con fraseggi palla a terra. Il cambio modulo, dal 4-3-3 al 4-4-2, gli ha permesso d'esaltarsi in un ruolo che ricopre con naturalezza. Unico nel suo genere, Callejon. Il gol arriverà: è questione di scatti.

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma