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L'ATTACCANTE - Napoli, Neres: "Sono emozionato e anche molto concentrato, una finale è una partita diversa dalle altre, rivincita? Rispettiamo moltissimo il Bologna ma siamo qui per vincere, giocheremo per tutti"
22.12.2025 08:06 di Napoli Magazine
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David Neres, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Ecco un estratto: "Finale di Supercoppa? Penso di essere un po' emozionato e anche molto concentrato. Giocare per vincere un trofeo è bello, è molto speciale. Una finale è una partita diversa dalle altre. E conta solo vincere. Il concetto vincente è sempre il collettivo: quando si gioca da squadra e tutto funziona è più facile per i singoli emergere. Le vittorie sono il merito del buon lavoro del gruppo e io credo che tutto il Napoli, giocatori e allenatore, stiano lavorando bene. Sconfitta in campionato con il Bologna? Quella sconfitta ci colpì duramente. Abbiamo sofferto, è stato davvero difficile digerirla. Per fortuna arrivò la sosta: in quelle due settimane abbiamo avuto tanto tempo per allenarci e per riflettere sui nostri errori e sulle cose giuste. Poi siamo tornati in campo con una mentalità e un modo di giocare nuovi: è andato tutto bene. Soprattutto perché poi ne abbiamo vinte cinque di fila: se non vinci, nulla cambia sul serio. E invece, quelle vittorie ci hanno restituito fiducia e ci hanno rilanciato. E ora ci godiamo la finale. Sarà una rivincita? Non abbiamo dimenticato, ma questa è una partita completamente diversa. E' una finale e abbiamo un pensiero fisso: rispetto moltissimo il Bologna, ma siamo qui per vincere. L'importanza della Supercoppa e la qualificazione ai playoff Champions? Giocheremo per i tifosi che sono fantastici, per i compagni infortunati, per le nostre famiglie, per tutti. Ma soprattutto per noi stessi che siamo in campo e lavoriamo molto duramente ogni giorno. Ce lo meritiamo. La Champions? E' difficile, ma non è impossibile. Ora, però, siamo concentrati solo sul Bologna. Nella mia mente c'è solo il Bologna. Abbraccio con Lukaku? Romelu è quello che mi ha dato più fiducia, più sicurezza da quando sono arrivato al Napoli. Parliamo tanto: ha sempre cercato di tirarmi su e mi ha sempre ricordato quanto sono forte. Mi è venuto spontaneo correre da lui. Careca? Prima di una vecchia sfida con il Milan ho avuto la possibilità di parlare con lui e di abbracciarlo: gli ho detto quanto significasse per me e per gli altri. Ma soprattutto per me che sono di San Paolo e gioco nel Napoli. Non l'ho mai visto giocare ma ho sempre chiesto a mio padre, tifoso del San Paolo, e alle persone più grandi che conosco. Tanti amici tifano San Paolo e Careca è stato uno dei più forti della storia del club. Sapere che ha giocato con il Napoli è molto speciale. L'esultanza dopo un gol? In portoghese lo chiamo Corvo Negro. Significa il corvo nero".

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L'ATTACCANTE - Napoli, Neres: "Sono emozionato e anche molto concentrato, una finale è una partita diversa dalle altre, rivincita? Rispettiamo moltissimo il Bologna ma siamo qui per vincere, giocheremo per tutti"

di Napoli Magazine

22/12/2025 - 08:06

David Neres, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Ecco un estratto: "Finale di Supercoppa? Penso di essere un po' emozionato e anche molto concentrato. Giocare per vincere un trofeo è bello, è molto speciale. Una finale è una partita diversa dalle altre. E conta solo vincere. Il concetto vincente è sempre il collettivo: quando si gioca da squadra e tutto funziona è più facile per i singoli emergere. Le vittorie sono il merito del buon lavoro del gruppo e io credo che tutto il Napoli, giocatori e allenatore, stiano lavorando bene. Sconfitta in campionato con il Bologna? Quella sconfitta ci colpì duramente. Abbiamo sofferto, è stato davvero difficile digerirla. Per fortuna arrivò la sosta: in quelle due settimane abbiamo avuto tanto tempo per allenarci e per riflettere sui nostri errori e sulle cose giuste. Poi siamo tornati in campo con una mentalità e un modo di giocare nuovi: è andato tutto bene. Soprattutto perché poi ne abbiamo vinte cinque di fila: se non vinci, nulla cambia sul serio. E invece, quelle vittorie ci hanno restituito fiducia e ci hanno rilanciato. E ora ci godiamo la finale. Sarà una rivincita? Non abbiamo dimenticato, ma questa è una partita completamente diversa. E' una finale e abbiamo un pensiero fisso: rispetto moltissimo il Bologna, ma siamo qui per vincere. L'importanza della Supercoppa e la qualificazione ai playoff Champions? Giocheremo per i tifosi che sono fantastici, per i compagni infortunati, per le nostre famiglie, per tutti. Ma soprattutto per noi stessi che siamo in campo e lavoriamo molto duramente ogni giorno. Ce lo meritiamo. La Champions? E' difficile, ma non è impossibile. Ora, però, siamo concentrati solo sul Bologna. Nella mia mente c'è solo il Bologna. Abbraccio con Lukaku? Romelu è quello che mi ha dato più fiducia, più sicurezza da quando sono arrivato al Napoli. Parliamo tanto: ha sempre cercato di tirarmi su e mi ha sempre ricordato quanto sono forte. Mi è venuto spontaneo correre da lui. Careca? Prima di una vecchia sfida con il Milan ho avuto la possibilità di parlare con lui e di abbracciarlo: gli ho detto quanto significasse per me e per gli altri. Ma soprattutto per me che sono di San Paolo e gioco nel Napoli. Non l'ho mai visto giocare ma ho sempre chiesto a mio padre, tifoso del San Paolo, e alle persone più grandi che conosco. Tanti amici tifano San Paolo e Careca è stato uno dei più forti della storia del club. Sapere che ha giocato con il Napoli è molto speciale. L'esultanza dopo un gol? In portoghese lo chiamo Corvo Negro. Significa il corvo nero".