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L'ELOGIO - Orsi: "Napoli, la differenza la fanno i calciatori di carattere come McTominay"
29.04.2025 17:26 di Napoli Magazine

“Toccatevi tutti, fate le vostre scaramanzie, ma mai come quest'anno il Napoli può perdere questo Scudetto. Anche il più scaramantico dei tifosi sa quanto sia importante superare il Lecce indenni, per vivere un finale in discesa. Inutile - ha detto l’ex Lazio e opinionista Sky, Nando Orsi, a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live – toccare ferro e aggrapparsi a chissà cosa... Da una vita parlo di Scudetto al Napoli, ma poi sono arrivati pareggi improvvisi ed inciampi. L'Inter ha un calendario più impegnativo ed il Napoli parte molto avvantaggiato, ma la squadra di Conte deve far bene nella prossima giornata. E’ stato un po' il campionato del ‘ciapa no’, con tante cose che sono cambiate, ma in coda come in testa e anche per la lotta Champions. A quattro domeniche dalla fine, però, ci sono delle certezze che arrivano da un’Inter che perde tre partite di seguito e da un Napoli che non sta benissimo, avendo giocato male col Monza, ma che ha affrontato e vinto col Torino con un piglio diverso. La differenza la fanno i calciatori di carattere come McTominay. Si può vincere in vari modi, non per forza come ha fatto Guardiola con il Barcellona, dove però aveva Messi, Neymar, Iniesta e tanti altri. Quando c’è Conte in panchina si sa benissimo che è difficile pensare di avere un gioco straordinario, ma è anche noto che la sua squadra caratterialmente non muore mai, che sta sempre concentrata e che muscolarmente è superiore agli avversari. Se dovesse vincere lo scudetto il Napoli lo meriterebbe senza dubbio, avrebbe vinto tante partite. E quando si vincono molte gare non è mai un caso trionfare. Del resto, ripeto, si può vincere in modi diversi.  Il 29 aprile del 1990, 35 anni fa, quando il Napoli sconfisse la Lazio per brindare al secondo scudetto io ero al San Paolo, in panchina con la Lazio, appunto. Ricordo che, per un incrocio di risultati, potevamo ancora andare in Coppa Uefa se avessimo vinto a Napoli. L’allora presidente Calleri ci promise anche un premio qualificazione. Ci credevamo quasi, ma poi ho capito che sarebbe stato impossibile uscire indenni dal San Paolo quando nel percorso dall’hotel, sul lungomare, sino allo stadio fummo letteralmente scortati da migliaia di tifosi del Napoli”.

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L'ELOGIO - Orsi: "Napoli, la differenza la fanno i calciatori di carattere come McTominay"

di Napoli Magazine

29/04/2025 - 17:26

“Toccatevi tutti, fate le vostre scaramanzie, ma mai come quest'anno il Napoli può perdere questo Scudetto. Anche il più scaramantico dei tifosi sa quanto sia importante superare il Lecce indenni, per vivere un finale in discesa. Inutile - ha detto l’ex Lazio e opinionista Sky, Nando Orsi, a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live – toccare ferro e aggrapparsi a chissà cosa... Da una vita parlo di Scudetto al Napoli, ma poi sono arrivati pareggi improvvisi ed inciampi. L'Inter ha un calendario più impegnativo ed il Napoli parte molto avvantaggiato, ma la squadra di Conte deve far bene nella prossima giornata. E’ stato un po' il campionato del ‘ciapa no’, con tante cose che sono cambiate, ma in coda come in testa e anche per la lotta Champions. A quattro domeniche dalla fine, però, ci sono delle certezze che arrivano da un’Inter che perde tre partite di seguito e da un Napoli che non sta benissimo, avendo giocato male col Monza, ma che ha affrontato e vinto col Torino con un piglio diverso. La differenza la fanno i calciatori di carattere come McTominay. Si può vincere in vari modi, non per forza come ha fatto Guardiola con il Barcellona, dove però aveva Messi, Neymar, Iniesta e tanti altri. Quando c’è Conte in panchina si sa benissimo che è difficile pensare di avere un gioco straordinario, ma è anche noto che la sua squadra caratterialmente non muore mai, che sta sempre concentrata e che muscolarmente è superiore agli avversari. Se dovesse vincere lo scudetto il Napoli lo meriterebbe senza dubbio, avrebbe vinto tante partite. E quando si vincono molte gare non è mai un caso trionfare. Del resto, ripeto, si può vincere in modi diversi.  Il 29 aprile del 1990, 35 anni fa, quando il Napoli sconfisse la Lazio per brindare al secondo scudetto io ero al San Paolo, in panchina con la Lazio, appunto. Ricordo che, per un incrocio di risultati, potevamo ancora andare in Coppa Uefa se avessimo vinto a Napoli. L’allora presidente Calleri ci promise anche un premio qualificazione. Ci credevamo quasi, ma poi ho capito che sarebbe stato impossibile uscire indenni dal San Paolo quando nel percorso dall’hotel, sul lungomare, sino allo stadio fummo letteralmente scortati da migliaia di tifosi del Napoli”.