Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it, è intervenuto Antonino Asta, ex esterno del Torino e con una breve parentesi al Napoli, tra le altre.
Sull’eventuale ritorno di Daniele De Rossi a Roma: “Sarei favorevole al ritorno di De Rossi, pur dispiacendomi per la situazione occorsa a Ivan Juric, persona e allenatore che conosco molto bene. Il tecnico croato, probabilmente, si è ritrovato in una situazione complicata anche perché non aveva scelto personalmente i calciatori con i quali ha effettivamente collaborato e ciò contribuisce a rendere ancor più difficile l’inserimento. Mi verrebbe semplice scegliere De Rossi quale nome più indicato, ancora una volta, per sedere sulla panchina della Roma, anche se il suo allontanamento non è da addebitare solamente a questioni tecniche, ma anche di gestione del gruppo: la mancata partenza di Dybala e altre situazioni si sono sommate alla complicata gestione societaria, con le dimissioni del CEO dopo qualche ora dall’esonero. I nomi sarebbero diversi, come lo stesso Garcia, ma andrà valutato il meglio per una squadra in difficoltà”.
Sull’approdo di Giampaolo a Lecce: “Situazione particolare anche a Lecce, con l’esonero di Gotti, un allenatore che comunque aveva salvato la squadra pochi mesi fa col suo pragmatismo e aveva firmato un biennale. Giampaolo è un allenatore da campo e Corvino ne aveva già parlato in una recente intervista. Evidentemente, il nuovo Mister sarà chiamato a dare una sterzata ai risultati, anche se contro l’Empoli i salentini meritavano la vittoria, e a far rendere al meglio qualche singolo. Credo che la priorità del Lecce sia quella di valorizzare al massimo i calciatori a disposizione”.
Su Dorgu: “Prospetto davvero interessante, pronto per un grande palcoscenico, ma gli consiglierei di completare un’intera stagione in Salento per potersi definitivamente consacrare anche agli ordini di Giampaolo. Poi, chiaramente, se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile a gennaio, è chiaro che la società possa prenderla in considerazione”.
Su Inter-Napoli: “Che potesse non essere una partita spettacolare, probabilmente ce lo saremmo aspettati. L’aspetto tattico ha avuto la meglio e, personalmente, dal punto di vista della proposta di gioco mi sarei aspettato qualcosina in più. Bravissimi i due tecnici a disporre in campo le due squadre in modo organizzato e pragmatico; sono convinto che il Napoli si giocherà lo Scudetto fino all’ultimo”.
Su Buongiorno, ex Torino ora al Napoli: “Su Buongiorno sono di parte, ma analizzo anche i dati di fatto: ragazzo fantastico, solare e umanamente di spessore, il che contribuisce a rendere il calciatore un vero campione. A livello tattico è migliorato in maniera esponenziale; lui ha una capacità enorme di vedere il gioco e di leggere situazioni sia di lettura, che in anticipo. Sull’anticipo sei predisposto, sulla lettura ci puoi lavorare e lui ha un talento naturale nell’abbinare entrambi le fasi. Alessandro è un giocatore completo, abilissimo sia in coppia che in una difesa a tre: si sta prendendo la Nazionale e se lo merita”.
Sul passato al Napoli: “L’esperienza al Napoli, seppur breve, è indimenticabile. Arrivai a gennaio su indicazione di Fabio Pecchia, mio compagno anche a Torino. Era impossibile rifiutare questa grande squadra, anche se la situazione non era semplicissima. Pian piano, con la qualità della squadra, riuscimmo a centrare un grande risultato. Posso raccontare un aneddoto: rientrati da Pistoia, una volta ricevuta la promozione matematica in Serie A, ci attendevano in migliaia come se avessimo vinto un Mondiale. Rimasi davvero a bocca aperta e ricordo con entusiasmo quel momento”.
Su Monza, Nesta e Daniel Maldini: “Il Monza c’è, la squadra è con l’allenatore, perché comunque crea, propone ed è viva. Adesso, gira male: non concretizzano malgrado il grande impegno e la dedizione. Non vedo, però, una squadra allo sbando, anche se i risultati faticano ad arrivare. Eventualmente, a gennaio si potrà registrare qualche movimento sul mercato, in virtù della grande sagacia di Galliani. Daniel Maldini ha colpi davvero interessanti, qualità importanti, ma deve avere più continuità all’interno della stessa partita. La base è importante e potrà ambire a squadre anche di primissima fascia”.
di Napoli Magazine
12/11/2024 - 00:05
Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it, è intervenuto Antonino Asta, ex esterno del Torino e con una breve parentesi al Napoli, tra le altre.
Sull’eventuale ritorno di Daniele De Rossi a Roma: “Sarei favorevole al ritorno di De Rossi, pur dispiacendomi per la situazione occorsa a Ivan Juric, persona e allenatore che conosco molto bene. Il tecnico croato, probabilmente, si è ritrovato in una situazione complicata anche perché non aveva scelto personalmente i calciatori con i quali ha effettivamente collaborato e ciò contribuisce a rendere ancor più difficile l’inserimento. Mi verrebbe semplice scegliere De Rossi quale nome più indicato, ancora una volta, per sedere sulla panchina della Roma, anche se il suo allontanamento non è da addebitare solamente a questioni tecniche, ma anche di gestione del gruppo: la mancata partenza di Dybala e altre situazioni si sono sommate alla complicata gestione societaria, con le dimissioni del CEO dopo qualche ora dall’esonero. I nomi sarebbero diversi, come lo stesso Garcia, ma andrà valutato il meglio per una squadra in difficoltà”.
Sull’approdo di Giampaolo a Lecce: “Situazione particolare anche a Lecce, con l’esonero di Gotti, un allenatore che comunque aveva salvato la squadra pochi mesi fa col suo pragmatismo e aveva firmato un biennale. Giampaolo è un allenatore da campo e Corvino ne aveva già parlato in una recente intervista. Evidentemente, il nuovo Mister sarà chiamato a dare una sterzata ai risultati, anche se contro l’Empoli i salentini meritavano la vittoria, e a far rendere al meglio qualche singolo. Credo che la priorità del Lecce sia quella di valorizzare al massimo i calciatori a disposizione”.
Su Dorgu: “Prospetto davvero interessante, pronto per un grande palcoscenico, ma gli consiglierei di completare un’intera stagione in Salento per potersi definitivamente consacrare anche agli ordini di Giampaolo. Poi, chiaramente, se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile a gennaio, è chiaro che la società possa prenderla in considerazione”.
Su Inter-Napoli: “Che potesse non essere una partita spettacolare, probabilmente ce lo saremmo aspettati. L’aspetto tattico ha avuto la meglio e, personalmente, dal punto di vista della proposta di gioco mi sarei aspettato qualcosina in più. Bravissimi i due tecnici a disporre in campo le due squadre in modo organizzato e pragmatico; sono convinto che il Napoli si giocherà lo Scudetto fino all’ultimo”.
Su Buongiorno, ex Torino ora al Napoli: “Su Buongiorno sono di parte, ma analizzo anche i dati di fatto: ragazzo fantastico, solare e umanamente di spessore, il che contribuisce a rendere il calciatore un vero campione. A livello tattico è migliorato in maniera esponenziale; lui ha una capacità enorme di vedere il gioco e di leggere situazioni sia di lettura, che in anticipo. Sull’anticipo sei predisposto, sulla lettura ci puoi lavorare e lui ha un talento naturale nell’abbinare entrambi le fasi. Alessandro è un giocatore completo, abilissimo sia in coppia che in una difesa a tre: si sta prendendo la Nazionale e se lo merita”.
Sul passato al Napoli: “L’esperienza al Napoli, seppur breve, è indimenticabile. Arrivai a gennaio su indicazione di Fabio Pecchia, mio compagno anche a Torino. Era impossibile rifiutare questa grande squadra, anche se la situazione non era semplicissima. Pian piano, con la qualità della squadra, riuscimmo a centrare un grande risultato. Posso raccontare un aneddoto: rientrati da Pistoia, una volta ricevuta la promozione matematica in Serie A, ci attendevano in migliaia come se avessimo vinto un Mondiale. Rimasi davvero a bocca aperta e ricordo con entusiasmo quel momento”.
Su Monza, Nesta e Daniel Maldini: “Il Monza c’è, la squadra è con l’allenatore, perché comunque crea, propone ed è viva. Adesso, gira male: non concretizzano malgrado il grande impegno e la dedizione. Non vedo, però, una squadra allo sbando, anche se i risultati faticano ad arrivare. Eventualmente, a gennaio si potrà registrare qualche movimento sul mercato, in virtù della grande sagacia di Galliani. Daniel Maldini ha colpi davvero interessanti, qualità importanti, ma deve avere più continuità all’interno della stessa partita. La base è importante e potrà ambire a squadre anche di primissima fascia”.