NAPOLI - Alberto Bigon, ex allenatore del Napoli, con il quale ha vinto il secondo Scudetto degli azzurri, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport:
Avendo perso Kim e acquistato Natan, il Napoli si è indebolito?
"Se dobbiamo discutere in termini di valore assoluto della linea difensiva, rispondo di sì, non posso che essere d’accordo. Ma anche l’anno scorso si faceva esattamente lo stesso discorso, quando il sudcoreano fu preso per sostituire Koulibaly e poi abbiamo visto com’è andata. Quindi, diamo tempo all’allenatore e al nuovo arrivato di inserirsi a dovere, così da capire esattamente la qualità del reparto e prendere le misure".
Osimhen si riconfermerà ai livelli della passata stagione?
"Non ho perplessità in proposito, è un calciatore molto particolare con doti enormi. Combina caratteristiche fisiche e tecniche in modo unico".
Come si spiega l’astinenza così prolungata di Kvaratskhelia?
"Non si tratta assolutamente di un caso. Ormai lo conoscono tutti, soprattutto gli allenatori avversari. È sempre il primo ad essere raddoppiato, cosa che all’inizio non accadeva. Ritengo sia questa la chiave più giusta per spiegare un simile digiuno".
Il Napoli può rivincere lo Scudetto?
"Restiamo equilibrati. Se ci voltiamo indietro, senza guardare troppo lontano, abbiamo ancora sotto gli occhi lo scorso campionato e le difficoltà attraversate dal Milan campione in carica. Per quanto risulti banale come espressione, ripetersi è sempre la parte più complessa e sarà così anche per gli azzurri".
Ha intravisto qualche differenza tra il Napoli di Spalletti e quello di Garcia finora?
"Non ho avuto l’opportunità di seguire interamente le tre sfide, quindi non mi sento in grado di esprimere appieno un giudizio. L’impressione è che con Frosinone e Sassuolo le prestazioni sono state molto autorevoli sia tatticamente sia negli aspetti tecnici, d’altronde l’identità non si perde in una settimana. Invece la Lazio ha fatto esattamente il contrario e anche questo fa parte del calcio".
di Napoli Magazine
07/09/2023 - 09:27
NAPOLI - Alberto Bigon, ex allenatore del Napoli, con il quale ha vinto il secondo Scudetto degli azzurri, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport:
Avendo perso Kim e acquistato Natan, il Napoli si è indebolito?
"Se dobbiamo discutere in termini di valore assoluto della linea difensiva, rispondo di sì, non posso che essere d’accordo. Ma anche l’anno scorso si faceva esattamente lo stesso discorso, quando il sudcoreano fu preso per sostituire Koulibaly e poi abbiamo visto com’è andata. Quindi, diamo tempo all’allenatore e al nuovo arrivato di inserirsi a dovere, così da capire esattamente la qualità del reparto e prendere le misure".
Osimhen si riconfermerà ai livelli della passata stagione?
"Non ho perplessità in proposito, è un calciatore molto particolare con doti enormi. Combina caratteristiche fisiche e tecniche in modo unico".
Come si spiega l’astinenza così prolungata di Kvaratskhelia?
"Non si tratta assolutamente di un caso. Ormai lo conoscono tutti, soprattutto gli allenatori avversari. È sempre il primo ad essere raddoppiato, cosa che all’inizio non accadeva. Ritengo sia questa la chiave più giusta per spiegare un simile digiuno".
Il Napoli può rivincere lo Scudetto?
"Restiamo equilibrati. Se ci voltiamo indietro, senza guardare troppo lontano, abbiamo ancora sotto gli occhi lo scorso campionato e le difficoltà attraversate dal Milan campione in carica. Per quanto risulti banale come espressione, ripetersi è sempre la parte più complessa e sarà così anche per gli azzurri".
Ha intravisto qualche differenza tra il Napoli di Spalletti e quello di Garcia finora?
"Non ho avuto l’opportunità di seguire interamente le tre sfide, quindi non mi sento in grado di esprimere appieno un giudizio. L’impressione è che con Frosinone e Sassuolo le prestazioni sono state molto autorevoli sia tatticamente sia negli aspetti tecnici, d’altronde l’identità non si perde in una settimana. Invece la Lazio ha fatto esattamente il contrario e anche questo fa parte del calcio".