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L'EX - De Napoli: "La squadra che maggiormente ha messo in difficoltà Conte è stata quella di Italiano, assenze? Sono impressionato dalla tenuta mentale del Napoli, in giro vedo pochi talenti, mancano i calciatori di una volta, Maradona inarrivabile nei secoli dei secoli"
22.12.2025 11:39 di Napoli Magazine
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Ferdinando De Napoli, ex centrocampista del Napoli vincitore della Supercoppa nel 1990, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto:

Napoli-Bologna, un mese dopo...

"La squadra che maggiormente ha messo in difficoltà Conte è stata quella di Italiano, che nelle sue quattro sconfitte in campionato è andato in sofferenza proprio contro il ritmo dei rossoblù. Un giorno di riposo in più serve ma neanche poi tanto, perché quando scendi in campo e ti giochi un trofeo, dimentichi la stanchezza".

Il suo "uomo" quale sarebbe?

"Ahimè, non c’è. Perché io ho un debole per Anguissa, calciatore quasi unico nel suo genere. In giro come lui ne vedo pochi, fase difensiva e offensiva, fisicità e tecnica, coperture e gol. Un meraviglioso indemoniato. Lui e Rabiot, per caratteristiche, rientrano tra i miei gusti e li esaltano. Anche perchè non esistono più i 10 di una volta".

È una lacuna assai italiana, visto quello che ci ha regalato il passato.

"Un Baggio, un Totti, un Del Piero, uno Zola, per non andare ancora più a ritroso, non sono più nati e spero che ciò accada. E non scomodo Maradona, inarrivabile nei secoli dei secoli".

Al Napoli ne mancheranno tanti.

"Ma anche con il Milan gli assenti erano gli stessi ed io sono rimasto impressionato dalla tenuta mentale della squadra, 'Contiana' fin dentro al midollo. Quando giocano in quel modo, calandosi nella parte con la maturità di giovedì sera, la stessa che ho visto contro l’Inter, contro la Juventus, contro la Roma e pure contro l’Atalanta, non ce n’è per nessuno. Sono mostruosi, per personalità e per organizzazione complessiva".

Analogie tra oggi e ieri.

"Il Napoli può aprire un ciclo, se non l’ha già fatto con i due scudetti vinti in tre campionati. Certo, aggiungerci una supercoppa aiuterebbe, ma non penso che il Bologna sia d’accordo. E Italiano è uno degli allenatori più bravi in giro. Sarà una partita senza pronostico: lo tengo per me, sono scaramantico". 

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L'EX - De Napoli: "La squadra che maggiormente ha messo in difficoltà Conte è stata quella di Italiano, assenze? Sono impressionato dalla tenuta mentale del Napoli, in giro vedo pochi talenti, mancano i calciatori di una volta, Maradona inarrivabile nei secoli dei secoli"

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22/12/2025 - 11:39

Ferdinando De Napoli, ex centrocampista del Napoli vincitore della Supercoppa nel 1990, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto:

Napoli-Bologna, un mese dopo...

"La squadra che maggiormente ha messo in difficoltà Conte è stata quella di Italiano, che nelle sue quattro sconfitte in campionato è andato in sofferenza proprio contro il ritmo dei rossoblù. Un giorno di riposo in più serve ma neanche poi tanto, perché quando scendi in campo e ti giochi un trofeo, dimentichi la stanchezza".

Il suo "uomo" quale sarebbe?

"Ahimè, non c’è. Perché io ho un debole per Anguissa, calciatore quasi unico nel suo genere. In giro come lui ne vedo pochi, fase difensiva e offensiva, fisicità e tecnica, coperture e gol. Un meraviglioso indemoniato. Lui e Rabiot, per caratteristiche, rientrano tra i miei gusti e li esaltano. Anche perchè non esistono più i 10 di una volta".

È una lacuna assai italiana, visto quello che ci ha regalato il passato.

"Un Baggio, un Totti, un Del Piero, uno Zola, per non andare ancora più a ritroso, non sono più nati e spero che ciò accada. E non scomodo Maradona, inarrivabile nei secoli dei secoli".

Al Napoli ne mancheranno tanti.

"Ma anche con il Milan gli assenti erano gli stessi ed io sono rimasto impressionato dalla tenuta mentale della squadra, 'Contiana' fin dentro al midollo. Quando giocano in quel modo, calandosi nella parte con la maturità di giovedì sera, la stessa che ho visto contro l’Inter, contro la Juventus, contro la Roma e pure contro l’Atalanta, non ce n’è per nessuno. Sono mostruosi, per personalità e per organizzazione complessiva".

Analogie tra oggi e ieri.

"Il Napoli può aprire un ciclo, se non l’ha già fatto con i due scudetti vinti in tre campionati. Certo, aggiungerci una supercoppa aiuterebbe, ma non penso che il Bologna sia d’accordo. E Italiano è uno degli allenatori più bravi in giro. Sarà una partita senza pronostico: lo tengo per me, sono scaramantico".