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L'EX - Incocciati: "Napoli, la finale di Supercoppa italiana va affrontata a viso aperto, sulla carta la rosa degli azzurri è superiore"
22.12.2025 19:51 di Napoli Magazine
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A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto Beppe Incocciati, ex attaccante: "Il Napoli deve assumere un ruolo di protagonista. Non è una squadra predisposta, per natura, ad atteggiamenti attendisti, quindi deve affrontare la partita a viso aperto. Certamente il Bologna ha individualità di spessore, ma ritengo che, almeno sulla carta, il livello complessivo della rosa del Napoli sia superiore. È fondamentale saper gestire questa superiorità e mettere in difficoltà un Bologna che si presenta come un avversario ostico, ben organizzato e con armi offensive di tutto rispetto. La squadra azzurra deve mantenere la giusta attenzione, ma senza lasciarsi condizionare troppo dall’avversario, perché il Napoli deve recitare un ruolo da protagonista. Sono convinto che ci siano tutti i presupposti per farlo, ed è ciò che mi aspetto. Domenica mi sono ritrovato a vedere alcuni video del 1° settembre 1990, quella mitica Napoli-Juventus conclusasi con un roboante 5-1. Guardando le immagini di uno Stadio San Paolo traboccante di tifosi in festa, non ho potuto fare a meno di provare un senso di malinconia pensando a come sono cambiate le cose oggi. È quasi magico ricordare quel calore, quella passione, una realtà completamente diversa da ciò che vediamo attualmente, soprattutto con alcune esperienze in contesti lontani, come quelle in Arabia Saudita. La nostalgia prevale quando ripenso a quelle serate vissute allo stadio. Oggi il calcio sembra sempre più piegato alle logiche economiche: come sappiamo, chi vince in certe competizioni incassa somme importanti, intorno ai 10 milioni di euro. Tuttavia, è triste constatare che la gioia dei tifosi di vedere la propria squadra nel proprio stadio venga talvolta sacrificata su questo altare finanziario. È stato emozionante vedere il San Paolo pieno all’epoca, un aspetto che non dovrebbe mai essere tolto ai supporters, specialmente quando la squadra merita. E poi, se consideriamo certe dinamiche attuali, ci dobbiamo adattare anche a dettagli bizzarri come il Milan che sfoggia nomi in caratteri arabi sulla maglia, mentre il Napoli – giustamente – non ha seguito questa linea".

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22/12/2025 - 19:51

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto Beppe Incocciati, ex attaccante: "Il Napoli deve assumere un ruolo di protagonista. Non è una squadra predisposta, per natura, ad atteggiamenti attendisti, quindi deve affrontare la partita a viso aperto. Certamente il Bologna ha individualità di spessore, ma ritengo che, almeno sulla carta, il livello complessivo della rosa del Napoli sia superiore. È fondamentale saper gestire questa superiorità e mettere in difficoltà un Bologna che si presenta come un avversario ostico, ben organizzato e con armi offensive di tutto rispetto. La squadra azzurra deve mantenere la giusta attenzione, ma senza lasciarsi condizionare troppo dall’avversario, perché il Napoli deve recitare un ruolo da protagonista. Sono convinto che ci siano tutti i presupposti per farlo, ed è ciò che mi aspetto. Domenica mi sono ritrovato a vedere alcuni video del 1° settembre 1990, quella mitica Napoli-Juventus conclusasi con un roboante 5-1. Guardando le immagini di uno Stadio San Paolo traboccante di tifosi in festa, non ho potuto fare a meno di provare un senso di malinconia pensando a come sono cambiate le cose oggi. È quasi magico ricordare quel calore, quella passione, una realtà completamente diversa da ciò che vediamo attualmente, soprattutto con alcune esperienze in contesti lontani, come quelle in Arabia Saudita. La nostalgia prevale quando ripenso a quelle serate vissute allo stadio. Oggi il calcio sembra sempre più piegato alle logiche economiche: come sappiamo, chi vince in certe competizioni incassa somme importanti, intorno ai 10 milioni di euro. Tuttavia, è triste constatare che la gioia dei tifosi di vedere la propria squadra nel proprio stadio venga talvolta sacrificata su questo altare finanziario. È stato emozionante vedere il San Paolo pieno all’epoca, un aspetto che non dovrebbe mai essere tolto ai supporters, specialmente quando la squadra merita. E poi, se consideriamo certe dinamiche attuali, ci dobbiamo adattare anche a dettagli bizzarri come il Milan che sfoggia nomi in caratteri arabi sulla maglia, mentre il Napoli – giustamente – non ha seguito questa linea".