Calcio
IL PENSIERO - Fabbroni: "Finale di Supercoppa? Sfida senza vera partecipazione dei tifosi, solo un gruppetto di sostenitori del Bologna"
22.12.2025 19:48 di Napoli Magazine
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A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto Mario Fabbroni, giornalista: "Napoli-Bologna? Stiamo parlando di una partita che si giocherà in un contesto privo di autentica passione sportiva. È come disputare un match nel bel mezzo del nulla, senza vera partecipazione dei tifosi. Si nota la presenza di un gruppetto di circa quaranta sostenitori del Bologna, partiti qualche giorno fa più che altro per approfittare di un viaggio fuori stagione, e sparuti napoletani qua e là. Ma parliamo di una presenza marginale, niente che possa creare un'atmosfera degna di una partita importante. Il resto del pubblico sembra composto per lo più da comparse che, probabilmente, non hanno la minima idea di cosa stiano assistendo, tanto meno del significato delle squadre in campo. Non conoscono il Napoli né il Bologna, e forse solo vagamente il Milan, grazie ai suoi successi passati in Champions League. Insomma, siamo in un luogo che non ha nulla a che fare con il calcio, né per tradizione né per passione. A dirla tutta, giocare al Polo Nord avrebbe forse garantito più autenticità: magari persino i pinguini sarebbero stati spettatori più entusiasti e coinvolti. In questo scenario surreale e, diciamolo chiaramente, innaturale per il calcio italiano, si disputerà comunque una finale tutta tricolore tra due squadre che l'anno scorso sono riuscite a conquistare almeno qualche trofeo. Ma tutto ciò sembra più una questione di guadagno economico che non di vera volontà sportiva. Mi chiedo persino quale fascino possa avere una cena araba 'esotica' per attirare qualcuno a eventi del genere. Recentemente ho sentito colleghi esprimere pareri e paragoni che trovo calzanti: l'atmosfera somiglia a quella di una partita organizzata su una console, dove tutto è pianificato e costruito a tavolino. E così anche le reazioni sembrano scollegate dal gioco stesso: errori, gol o rigori sbagliati portano festeggiamenti meccanici, distaccati dalla realtà del campo. Un episodio emblema è quello ormai noto del 'tifoso' con sciarpa dell'Inter che esulta dopo un rigore sbagliato dalla sua stessa squadra. Al solo pensiero viene da chiedersi se sia accaduto davvero o se tutto ciò sia frutto di un'elaborazione artificiale: uno scenario così assurdo sembra quasi disegnato dall'intelligenza artificiale piuttosto che vissuto nella realtà. È una pagina desolante, qualcosa che mai avrei pensato di vedere nella storia del calcio".

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IL PENSIERO - Fabbroni: "Finale di Supercoppa? Sfida senza vera partecipazione dei tifosi, solo un gruppetto di sostenitori del Bologna"

di Napoli Magazine

22/12/2025 - 19:48

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto Mario Fabbroni, giornalista: "Napoli-Bologna? Stiamo parlando di una partita che si giocherà in un contesto privo di autentica passione sportiva. È come disputare un match nel bel mezzo del nulla, senza vera partecipazione dei tifosi. Si nota la presenza di un gruppetto di circa quaranta sostenitori del Bologna, partiti qualche giorno fa più che altro per approfittare di un viaggio fuori stagione, e sparuti napoletani qua e là. Ma parliamo di una presenza marginale, niente che possa creare un'atmosfera degna di una partita importante. Il resto del pubblico sembra composto per lo più da comparse che, probabilmente, non hanno la minima idea di cosa stiano assistendo, tanto meno del significato delle squadre in campo. Non conoscono il Napoli né il Bologna, e forse solo vagamente il Milan, grazie ai suoi successi passati in Champions League. Insomma, siamo in un luogo che non ha nulla a che fare con il calcio, né per tradizione né per passione. A dirla tutta, giocare al Polo Nord avrebbe forse garantito più autenticità: magari persino i pinguini sarebbero stati spettatori più entusiasti e coinvolti. In questo scenario surreale e, diciamolo chiaramente, innaturale per il calcio italiano, si disputerà comunque una finale tutta tricolore tra due squadre che l'anno scorso sono riuscite a conquistare almeno qualche trofeo. Ma tutto ciò sembra più una questione di guadagno economico che non di vera volontà sportiva. Mi chiedo persino quale fascino possa avere una cena araba 'esotica' per attirare qualcuno a eventi del genere. Recentemente ho sentito colleghi esprimere pareri e paragoni che trovo calzanti: l'atmosfera somiglia a quella di una partita organizzata su una console, dove tutto è pianificato e costruito a tavolino. E così anche le reazioni sembrano scollegate dal gioco stesso: errori, gol o rigori sbagliati portano festeggiamenti meccanici, distaccati dalla realtà del campo. Un episodio emblema è quello ormai noto del 'tifoso' con sciarpa dell'Inter che esulta dopo un rigore sbagliato dalla sua stessa squadra. Al solo pensiero viene da chiedersi se sia accaduto davvero o se tutto ciò sia frutto di un'elaborazione artificiale: uno scenario così assurdo sembra quasi disegnato dall'intelligenza artificiale piuttosto che vissuto nella realtà. È una pagina desolante, qualcosa che mai avrei pensato di vedere nella storia del calcio".