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L'EX JUVE - Tacchinardi: "Mi aspetto un Napoli compatto e che lasci pochi spazi agli avversari"
20.09.2024 16:51 di Napoli Magazine

Ai microfoni di Radio Capri, durante il programma “Bordocampo” è intervenuto Alessio Tacchinardi, ex calciatore della Juventus, dell’Atalanta e della Nazionale, attualmente allenatore.
 
Domani giornata molto importante per il calcio italiano: uno dei più grandi big match, di quelli che devi assaporare bene. Un tuo pronostico: come vedi entrambe le squadre e cosa pensi del ritorno di Antonio Conte, con la tuta del Napoli, allo Juventus Stadium? "Il pronostico non è facile perché si vanno ad affrontare due squadre che dopo l’Inter, possono potenzialmente crescere enormemente. L’Inter è una corazzata. Sono due squadre che possono vincere lo Scudetto. Tuttavia è ancora presto e anche il risultato di domani non è attendibile, poiché è ancora presto. Però il risultato finale può incidere diversamente: può dare autostima, può dare convinzione. Sono due squadre che sono cresciute e che cresceranno ancora nell’arco della stagione. Il Napoli, del mio amico Antonio, dopo la prima partita in cui è crollata clamorosamente, o crollava definitivamente, o usciva e diventava definitivamente la squadra di Antonio Conte".
 
E’ diventata la squadra di Antonio: è solidissima, tosta, fisica. Sa colpire al punto e al momento giusto. Sarà un avversario molto difficile da affrontare per la Juve.
"La Juve che arriva da una partita in Champions molto interessante e giocata molto bene, è una squadra che dimostra, sia in campionato che in Champions, che quando trova difese chiuse, rocciose e belle compatte va in difficoltà. Mi aspetto una partita così: un Napoli compatto, bello, chiuso e che lascia pochi spunti e pochi spazi per entrare dentro e che riparte in contropiede. Quindi sarà una partita molto interessante tatticamente. Ma anche dal punto di vista di gestione della pressione, dal punto di vista emozionale. Sarà una super partita. Arriva troppo presto, secondo me, ma darà delle ottime indicazioni".
 
Approfittiamo delle tue parole: il “tuo amico” Antonio Conte e la partita che arriva troppo presto. Il mister azzurro in conferenza nasconde le ambizioni dicendo di avere obiettivi diversi dalla Juve, ma tu che lo conosci bene, quanto è grande il suo bluff in questo momento? "Antonio vuole vincere in tutte le cose che fa. E’ convinto di avere una squadra forte. Ma, soprattutto, adatta proprio per il campionato italiano. Quindi non gioca per partecipare, ma per vincere. Poi, giustamente, parla della squadra rispetto all’Inter. E lì ci sono dei gap da colmare. L’anno scorso il Napoli è completamente affondato. In maniera, a mio modo di vedere, inaspettato. Perché non mi sarei mai aspettato una stagione del genere. Però è andata. I giocatori, adesso, hanno cambiato impostazione mentale. Adesso c’è il Napoli di Antonio Conte. E non so dove potrà arrivare. Ma Napoli e Juve sono le squadre più interessanti da vedere, da seguire e da studiare per quest’anno. In serie A ci sono molti problemi per alcune big: la Roma esonera De Rossi, il Milan ha litigato con Fonseca. Cosa sta succedendo, secondo te? Sta succedendo che è stata programmata male la stagione. Il Milan ha preso un allenatore non pronto per questa squadra qua. C’erano altri profili in lista che, però, Ibrahimovic non ha accettato. Lo stesso Ibra, che pure è mio amico, fa delle dichiarazioni molto forti in questo momento qua. Il Milan non si sporca le mani, non ha voglia di correre indietro, non ha voglia di difendere il risultato. Quindi da tante partite subisce moltissimi gol. Per quanto riguarda la Roma paga De Rossi e mi dispiace. Però non si può rinnovare un contratto due o tre mesi fa e poi esonerarlo alla 4^ partita. Non so se ci siano state delle diatribe che riguardano il mercato o meno".

"Il Milan e la Roma sono quelle squadre in enorme difficoltà. Ma è importantissimo scegliere e scegliere bene l’allenatore prima di cominciare la stagione. Lo ha dimostrato il Napoli. Che adesso non è più una squadra allo sbando. A Verona, dopo un discreto primo tempo, c’è stato un altro sbando. Dopo Verona si pensava potesse venir fuori un’altra stagione disastrosa. Ma in così poco tempo ha cambiato radicalmente l’andamento. L’allenatore, nel calcio moderno, è parte integrante della squadra. Una parte troppo importante per i giocatori. Lo abbiamo visto, in negativo, anche col Milan. Quando ci fu il famoso “cooling break”. Leao e Theo erano dall’altro lato. Lì l’allenatore deve portare tutti dalla sua parte. Quindi Milan e Roma sono quelle in grandissima difficoltà".
 
Ricordiamo la vecchia Coppa Campioni. Quella attuale ha un nuovo format particolare: ti piace il nuovo format? Quante energie toglierà per il prosieguo dei campionati nazionali? "Sicuramente toglierà tantissime energie. Anche perché ci saranno eventualmente i playoff. Svuoterà tantissimo i giocatori. Il Napoli avrà una partita a settimana. L’ dovrà essere bravissimo Antonio ad approfittarne. Le squadre italiane potrebbero tutte, o quasi tutte, approdare alla prossima fase. E questo è entusiasmante. La Juve ha preso gol all’ultimo secondo. E questo può pesare sul lungo periodo. Quando avevi il classico girone, utilizzavi le ultime due partite, magari per far giocare le riserve se già eri qualificato. Questo è molto interessante. E’ massacrante per queste squadre qua. Devi avere una squadra completa e profonda per arrivare in fondo. Anche solo per arrivare alla fase successiva che porta soldi ed entusiasmo. Però è tosta. Mi piace molto. Pur riconoscendo che è massacrante il format del “tutti contro tutti”.
 
In chiusura: ti aspetti qualche cambio da Conte per la sfida alla Juve? Magari a centrocampo con l’inserimento di McTominay al posto di Anguissa o di Neres al posto di Politano? "Ti dico: McTominay e Anguissa sono due giocatori pazzeschi. Non riuscire a trovare un posto a McTominay in quella squadra è un peccato perché fa i “buchi” in mezzo al campo. E’ fortissimo. Mi è sempre piaciuto. La sensazione è che Antonio, alla fine, partirà così. Però, magari, nel corso della stagione, mettere un centrocampista in più. Magari togliere Politano e trasformare il modulo in un 3-5-1-1, con Kvara che va in giro per il campo e Lukaku la davanti non è da escludere. Secondo me la sta provando, magari studiando e proverà ad utilizzarla in partite più fisiche. In questo momento qua Politano è favorito in partenza. Ma Neres è un giocatore importante che ha qualità. Ha strappi interessanti. La rosa del Napoli di oggi è completa. Dispiace vedere McTominay fuori in questo centrocampo. Perché il centrocampo del Napoli è uno dei più interessanti da vedere e da seguire. Ho la sensazione che Antonio abbia, ad oggi, sia il piano “A” che è quel 3-4-2-1, che il 3-5-2 che a lui piace molto. Mettendo un centrocampista di sostanza. Mettendo McTominay, Anguissa e Lobotka è tanta roba".
 

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L'EX JUVE - Tacchinardi: "Mi aspetto un Napoli compatto e che lasci pochi spazi agli avversari"

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20/09/2024 - 16:51

Ai microfoni di Radio Capri, durante il programma “Bordocampo” è intervenuto Alessio Tacchinardi, ex calciatore della Juventus, dell’Atalanta e della Nazionale, attualmente allenatore.
 
Domani giornata molto importante per il calcio italiano: uno dei più grandi big match, di quelli che devi assaporare bene. Un tuo pronostico: come vedi entrambe le squadre e cosa pensi del ritorno di Antonio Conte, con la tuta del Napoli, allo Juventus Stadium? "Il pronostico non è facile perché si vanno ad affrontare due squadre che dopo l’Inter, possono potenzialmente crescere enormemente. L’Inter è una corazzata. Sono due squadre che possono vincere lo Scudetto. Tuttavia è ancora presto e anche il risultato di domani non è attendibile, poiché è ancora presto. Però il risultato finale può incidere diversamente: può dare autostima, può dare convinzione. Sono due squadre che sono cresciute e che cresceranno ancora nell’arco della stagione. Il Napoli, del mio amico Antonio, dopo la prima partita in cui è crollata clamorosamente, o crollava definitivamente, o usciva e diventava definitivamente la squadra di Antonio Conte".
 
E’ diventata la squadra di Antonio: è solidissima, tosta, fisica. Sa colpire al punto e al momento giusto. Sarà un avversario molto difficile da affrontare per la Juve.
"La Juve che arriva da una partita in Champions molto interessante e giocata molto bene, è una squadra che dimostra, sia in campionato che in Champions, che quando trova difese chiuse, rocciose e belle compatte va in difficoltà. Mi aspetto una partita così: un Napoli compatto, bello, chiuso e che lascia pochi spunti e pochi spazi per entrare dentro e che riparte in contropiede. Quindi sarà una partita molto interessante tatticamente. Ma anche dal punto di vista di gestione della pressione, dal punto di vista emozionale. Sarà una super partita. Arriva troppo presto, secondo me, ma darà delle ottime indicazioni".
 
Approfittiamo delle tue parole: il “tuo amico” Antonio Conte e la partita che arriva troppo presto. Il mister azzurro in conferenza nasconde le ambizioni dicendo di avere obiettivi diversi dalla Juve, ma tu che lo conosci bene, quanto è grande il suo bluff in questo momento? "Antonio vuole vincere in tutte le cose che fa. E’ convinto di avere una squadra forte. Ma, soprattutto, adatta proprio per il campionato italiano. Quindi non gioca per partecipare, ma per vincere. Poi, giustamente, parla della squadra rispetto all’Inter. E lì ci sono dei gap da colmare. L’anno scorso il Napoli è completamente affondato. In maniera, a mio modo di vedere, inaspettato. Perché non mi sarei mai aspettato una stagione del genere. Però è andata. I giocatori, adesso, hanno cambiato impostazione mentale. Adesso c’è il Napoli di Antonio Conte. E non so dove potrà arrivare. Ma Napoli e Juve sono le squadre più interessanti da vedere, da seguire e da studiare per quest’anno. In serie A ci sono molti problemi per alcune big: la Roma esonera De Rossi, il Milan ha litigato con Fonseca. Cosa sta succedendo, secondo te? Sta succedendo che è stata programmata male la stagione. Il Milan ha preso un allenatore non pronto per questa squadra qua. C’erano altri profili in lista che, però, Ibrahimovic non ha accettato. Lo stesso Ibra, che pure è mio amico, fa delle dichiarazioni molto forti in questo momento qua. Il Milan non si sporca le mani, non ha voglia di correre indietro, non ha voglia di difendere il risultato. Quindi da tante partite subisce moltissimi gol. Per quanto riguarda la Roma paga De Rossi e mi dispiace. Però non si può rinnovare un contratto due o tre mesi fa e poi esonerarlo alla 4^ partita. Non so se ci siano state delle diatribe che riguardano il mercato o meno".

"Il Milan e la Roma sono quelle squadre in enorme difficoltà. Ma è importantissimo scegliere e scegliere bene l’allenatore prima di cominciare la stagione. Lo ha dimostrato il Napoli. Che adesso non è più una squadra allo sbando. A Verona, dopo un discreto primo tempo, c’è stato un altro sbando. Dopo Verona si pensava potesse venir fuori un’altra stagione disastrosa. Ma in così poco tempo ha cambiato radicalmente l’andamento. L’allenatore, nel calcio moderno, è parte integrante della squadra. Una parte troppo importante per i giocatori. Lo abbiamo visto, in negativo, anche col Milan. Quando ci fu il famoso “cooling break”. Leao e Theo erano dall’altro lato. Lì l’allenatore deve portare tutti dalla sua parte. Quindi Milan e Roma sono quelle in grandissima difficoltà".
 
Ricordiamo la vecchia Coppa Campioni. Quella attuale ha un nuovo format particolare: ti piace il nuovo format? Quante energie toglierà per il prosieguo dei campionati nazionali? "Sicuramente toglierà tantissime energie. Anche perché ci saranno eventualmente i playoff. Svuoterà tantissimo i giocatori. Il Napoli avrà una partita a settimana. L’ dovrà essere bravissimo Antonio ad approfittarne. Le squadre italiane potrebbero tutte, o quasi tutte, approdare alla prossima fase. E questo è entusiasmante. La Juve ha preso gol all’ultimo secondo. E questo può pesare sul lungo periodo. Quando avevi il classico girone, utilizzavi le ultime due partite, magari per far giocare le riserve se già eri qualificato. Questo è molto interessante. E’ massacrante per queste squadre qua. Devi avere una squadra completa e profonda per arrivare in fondo. Anche solo per arrivare alla fase successiva che porta soldi ed entusiasmo. Però è tosta. Mi piace molto. Pur riconoscendo che è massacrante il format del “tutti contro tutti”.
 
In chiusura: ti aspetti qualche cambio da Conte per la sfida alla Juve? Magari a centrocampo con l’inserimento di McTominay al posto di Anguissa o di Neres al posto di Politano? "Ti dico: McTominay e Anguissa sono due giocatori pazzeschi. Non riuscire a trovare un posto a McTominay in quella squadra è un peccato perché fa i “buchi” in mezzo al campo. E’ fortissimo. Mi è sempre piaciuto. La sensazione è che Antonio, alla fine, partirà così. Però, magari, nel corso della stagione, mettere un centrocampista in più. Magari togliere Politano e trasformare il modulo in un 3-5-1-1, con Kvara che va in giro per il campo e Lukaku la davanti non è da escludere. Secondo me la sta provando, magari studiando e proverà ad utilizzarla in partite più fisiche. In questo momento qua Politano è favorito in partenza. Ma Neres è un giocatore importante che ha qualità. Ha strappi interessanti. La rosa del Napoli di oggi è completa. Dispiace vedere McTominay fuori in questo centrocampo. Perché il centrocampo del Napoli è uno dei più interessanti da vedere e da seguire. Ho la sensazione che Antonio abbia, ad oggi, sia il piano “A” che è quel 3-4-2-1, che il 3-5-2 che a lui piace molto. Mettendo un centrocampista di sostanza. Mettendo McTominay, Anguissa e Lobotka è tanta roba".