Stefano Mauri, ex centrocampista della Lazio, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Il mio gol più bello? La rovesciata contro il Napoli, il 7 aprile 2012, due mesi prima di andare in carcere. Assurdo, ma incredibile. Prendo in giro Radu dicendogli che crossando a casaccio è entrato nella storia. All'alba del 28 maggio 2012 finii in carcere da innocente, accusato di associazione a delinquere e frode sportiva. Prima di essere ascoltato dal giudice passarono cinque o sei giorni. Passavo le giornate a leggere le carte. Erano più di mille pagine, e ancora oggi posso dire di non aver capito nulla. Si è parlato del nulla, si sono tirati in ballo dei nomi e io ero quello da dare in pasto ai media. Alla fine, sono stato squalificato per sei mesi per omessa denuncia. Cosa mi ha insegnato questa vicenda? A capire chi ti vuole bene. Come i tifosi della Lazio e la società: non mi hanno mai lasciato solo".
di Napoli Magazine
05/10/2025 - 13:52
Stefano Mauri, ex centrocampista della Lazio, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Il mio gol più bello? La rovesciata contro il Napoli, il 7 aprile 2012, due mesi prima di andare in carcere. Assurdo, ma incredibile. Prendo in giro Radu dicendogli che crossando a casaccio è entrato nella storia. All'alba del 28 maggio 2012 finii in carcere da innocente, accusato di associazione a delinquere e frode sportiva. Prima di essere ascoltato dal giudice passarono cinque o sei giorni. Passavo le giornate a leggere le carte. Erano più di mille pagine, e ancora oggi posso dire di non aver capito nulla. Si è parlato del nulla, si sono tirati in ballo dei nomi e io ero quello da dare in pasto ai media. Alla fine, sono stato squalificato per sei mesi per omessa denuncia. Cosa mi ha insegnato questa vicenda? A capire chi ti vuole bene. Come i tifosi della Lazio e la società: non mi hanno mai lasciato solo".