Cristiano Lucarelli, ex calciatore del Napoli, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso di Radio Goal: “Kean e Retegui sono due giocatori importanti, vanno fatti i complimenti a Gattuso che ha trovato il modo di farli giocare entrambi. C’è stato un momento molto confusionario della partita, sono d’accordo con Gattuso, quando ti trovi a fare due partite nell’arco di tre giorni puoi calare da un punto di vista fisico e puoi mollare la presa. Kean ha uno strapotere fisico che ha dimostrato anche ai tempi della Juventus, se un allenatore importante come Allegri gli dava parecchio spazio non è un caso. Lucca? In questo momento lui e Scamacca sono quelli con le caratteristiche più vicini alle mie, ovviamente gli auguro di fare molto meglio. Lucca è un calciatore di livello, bravo sulle palle alte e non solo, certo deve migliorare in qualcosa ma è forte, io lo volevo anche alla Ternana. Napoli? Ogni tanto ho la necessità di tornare in città, perché è stata una tappa importante della mia vita. Finire la carriera in azzurro è stato il regalo più bello che mi potessi fare”.
di Napoli Magazine
09/09/2025 - 14:26
Cristiano Lucarelli, ex calciatore del Napoli, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli nel corso di Radio Goal: “Kean e Retegui sono due giocatori importanti, vanno fatti i complimenti a Gattuso che ha trovato il modo di farli giocare entrambi. C’è stato un momento molto confusionario della partita, sono d’accordo con Gattuso, quando ti trovi a fare due partite nell’arco di tre giorni puoi calare da un punto di vista fisico e puoi mollare la presa. Kean ha uno strapotere fisico che ha dimostrato anche ai tempi della Juventus, se un allenatore importante come Allegri gli dava parecchio spazio non è un caso. Lucca? In questo momento lui e Scamacca sono quelli con le caratteristiche più vicini alle mie, ovviamente gli auguro di fare molto meglio. Lucca è un calciatore di livello, bravo sulle palle alte e non solo, certo deve migliorare in qualcosa ma è forte, io lo volevo anche alla Ternana. Napoli? Ogni tanto ho la necessità di tornare in città, perché è stata una tappa importante della mia vita. Finire la carriera in azzurro è stato il regalo più bello che mi potessi fare”.