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L'EX - Mario Rui: "Conte e Spalletti sono onesti e diretti, una rarità nel calcio, lo scudetto dello scorso anno non è stato un miracolo, McTominay? Si è visto subito il campione, Napoli competitivo in ogni reparto"
05.12.2025 08:45 di Napoli Magazine
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Mario Rui, ex terzino del Napoli, nell'intervista rilasciata al quotidiano Tuttosport, si è soffermato anche sulla sua esperienza con Antonio Conte e sulla sfida Napoli-Juventus. Ecco un estratto.

C'è Napoli-Juve, lei ha conosciuto da vicino anche Antonio Conte. Quali differenze ha notato rispetto a Spalletti?

"Mi ha colpito tantissimo Conte, ma ho avuto poco tempo con lui. Non lo conoscevo, pensavo fosse un allenatore difensivo. Invece da subito ha trasmesso una mentalità vincente, in ritiro ha subito imposto la sua missione: voleva che il Napoli fosse padrone del gioco. Lui e Spalletti sono onesti e diretti: caratteristiche rare da trovare nel calcio".

Lo scudetto dello scorso anno è da considerare un miracolo di Conte?

"No, non è stato un miracolo. Metà di quella squadra aveva già vinto con Spalletti, anche se i giocatori venivano da un'annata molto complessa. Penso abbia avuto lo stesso peso di Spalletti nel nostro scudetto".

Quanto è  rimasto impressionato da McTominay l'anno scorso?

"Si vedeva subito che fosse arrivato un campione, aveva una marcia in più. Ha avuto l'intelligenza di sapersi ambientare benissimo, ha trovato anche dei ragazzi splendidi che l'hanno accolto".

Vede un Napoli da scudetto? E pensa che la Juve, con una vittoria, possa tornare in corsa?

"Secondo me la Juve con una vittoria può tornare in corsa per lo scudetto, anche se è molto difficile. Il Napoli penso che stia facendo bene: ha più competitività in ogni reparto e sta uscendo più forte dall'emergenza infortuni. Gli azzurri vanno temuti, pure in Europa".

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di Napoli Magazine

05/12/2025 - 08:45

Mario Rui, ex terzino del Napoli, nell'intervista rilasciata al quotidiano Tuttosport, si è soffermato anche sulla sua esperienza con Antonio Conte e sulla sfida Napoli-Juventus. Ecco un estratto.

C'è Napoli-Juve, lei ha conosciuto da vicino anche Antonio Conte. Quali differenze ha notato rispetto a Spalletti?

"Mi ha colpito tantissimo Conte, ma ho avuto poco tempo con lui. Non lo conoscevo, pensavo fosse un allenatore difensivo. Invece da subito ha trasmesso una mentalità vincente, in ritiro ha subito imposto la sua missione: voleva che il Napoli fosse padrone del gioco. Lui e Spalletti sono onesti e diretti: caratteristiche rare da trovare nel calcio".

Lo scudetto dello scorso anno è da considerare un miracolo di Conte?

"No, non è stato un miracolo. Metà di quella squadra aveva già vinto con Spalletti, anche se i giocatori venivano da un'annata molto complessa. Penso abbia avuto lo stesso peso di Spalletti nel nostro scudetto".

Quanto è  rimasto impressionato da McTominay l'anno scorso?

"Si vedeva subito che fosse arrivato un campione, aveva una marcia in più. Ha avuto l'intelligenza di sapersi ambientare benissimo, ha trovato anche dei ragazzi splendidi che l'hanno accolto".

Vede un Napoli da scudetto? E pensa che la Juve, con una vittoria, possa tornare in corsa?

"Secondo me la Juve con una vittoria può tornare in corsa per lo scudetto, anche se è molto difficile. Il Napoli penso che stia facendo bene: ha più competitività in ogni reparto e sta uscendo più forte dall'emergenza infortuni. Gli azzurri vanno temuti, pure in Europa".