A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Michele Padovano, opinionista Sky ed ex calciatore di Napoli e Juventus:
Secondo lei la Juve si sta concentrando maggiormente sulla Champions, tralasciando un po’ il campionato?
“Non credo che la Juve stia mollando in campionato per ottenere qualcosa in Champions. Anzi credo che stiano costruendo un grande progetto che porterà a vincere in futuro, non quest’anno. I giocatori che hanno comprato e che stanno visionando sono tutti profili interessanti. Certo, magari davanti si può fare qualcosa di più, non bastano solo Vlahovic e Milik, ma credo lo sappiano anche loro. Io dico di avere un po’ di pazienza. Comunque hanno preso anche un allenatore che si è preso delle responsabilità e ha delle belle idee. Poi, quando mandi via dei mostri sacri, come Chiesa, Rabiot e prendi giocatori molto forti in prospettiva, come Thuram, che secondo me arriverà ai livelli di Pogba, devi avere pazienza ma vuol dire che stai facendo un lavoro importante”.
Chi forse al momento sta rendendo al di sotto delle aspettative é Koopmeiners?
“Il suo ruolo non è molto facile, ma in ogni caso credo che arriverà anche lui. Poi leggendo le parole di Motta e Giuntoli dicono che si sta allenando molto bene. Non dimentichiamo che é arrivato tardi e non ha fatto una preparazione atletica completa e sicuramente questo nel calcio moderno influisce. In un calcio fisico, dove si corre tanto, perdere anche 20 giorni di allenamento influenza le prestazioni in campo”.
Si può dire la stessa cosa anche di Lukaku?
“Secondo me il paragone con Koopmeiners non ci sta. Lukaku ha già messo a referto 5 gol e 4 assist, che non è poco avendo giocato solo 19 partite da titolare. Poi comunque anche quando non entra nel tabellino fa sempre un lavoro importante per la squadra. Certo poi la condizione fisica con la sua stazza influisce”.
Si é detto che Lukaku quando non è andato in nazionale ha messo dei carichi di lavoro. Secondo lei é vero?
“Conoscendo Conte, é un fautore del lavoro. Quindi quando ha la possibilità di allenare i giocatori gli mette benzina affinché poi la squadra possa dare un qualcosa in più a febbraio, marzo, quando le avversarie saranno più stanche e caleranno”.
L’eventuale giallo avrebbe potuto influenzare la partita di Lukaku contro la Roma?
“No. Ma non soltanto lui, tutti i giocatori quando vanno in campo non guardano il terzo, il quarto giallo”.
Quali insidie nasconde la partita contro il Torino per gli azzurri?
“Tutte le partite possono nascondere delle insidie se non si affrontano nel modo giusto. Sicuramente Conte terrà la guardia alta. Sono curioso di vedere il Napoli contro l’Atalanta, perché gli azzurri hanno perso anche per una questione mentale. Non hanno affrontato la sfida con la giusta attenzione”.
Secondo lei le parole dette da Conte nascondono dietro un qualcosa?
“Io dietrologie non sono abituato a farle e non credo nemmeno Conte. Detto questo Conte é un grande comunicatore. Quindi se ha usato certe parole le ha fatte con un obiettivo. A me piace la cultura britannica. L’arbitro è un componente dei 23 presenti sul campo, é un essere umano e in quanto tale può commettere degli errori”.
di Napoli Magazine
28/11/2024 - 11:34
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Michele Padovano, opinionista Sky ed ex calciatore di Napoli e Juventus:
Secondo lei la Juve si sta concentrando maggiormente sulla Champions, tralasciando un po’ il campionato?
“Non credo che la Juve stia mollando in campionato per ottenere qualcosa in Champions. Anzi credo che stiano costruendo un grande progetto che porterà a vincere in futuro, non quest’anno. I giocatori che hanno comprato e che stanno visionando sono tutti profili interessanti. Certo, magari davanti si può fare qualcosa di più, non bastano solo Vlahovic e Milik, ma credo lo sappiano anche loro. Io dico di avere un po’ di pazienza. Comunque hanno preso anche un allenatore che si è preso delle responsabilità e ha delle belle idee. Poi, quando mandi via dei mostri sacri, come Chiesa, Rabiot e prendi giocatori molto forti in prospettiva, come Thuram, che secondo me arriverà ai livelli di Pogba, devi avere pazienza ma vuol dire che stai facendo un lavoro importante”.
Chi forse al momento sta rendendo al di sotto delle aspettative é Koopmeiners?
“Il suo ruolo non è molto facile, ma in ogni caso credo che arriverà anche lui. Poi leggendo le parole di Motta e Giuntoli dicono che si sta allenando molto bene. Non dimentichiamo che é arrivato tardi e non ha fatto una preparazione atletica completa e sicuramente questo nel calcio moderno influisce. In un calcio fisico, dove si corre tanto, perdere anche 20 giorni di allenamento influenza le prestazioni in campo”.
Si può dire la stessa cosa anche di Lukaku?
“Secondo me il paragone con Koopmeiners non ci sta. Lukaku ha già messo a referto 5 gol e 4 assist, che non è poco avendo giocato solo 19 partite da titolare. Poi comunque anche quando non entra nel tabellino fa sempre un lavoro importante per la squadra. Certo poi la condizione fisica con la sua stazza influisce”.
Si é detto che Lukaku quando non è andato in nazionale ha messo dei carichi di lavoro. Secondo lei é vero?
“Conoscendo Conte, é un fautore del lavoro. Quindi quando ha la possibilità di allenare i giocatori gli mette benzina affinché poi la squadra possa dare un qualcosa in più a febbraio, marzo, quando le avversarie saranno più stanche e caleranno”.
L’eventuale giallo avrebbe potuto influenzare la partita di Lukaku contro la Roma?
“No. Ma non soltanto lui, tutti i giocatori quando vanno in campo non guardano il terzo, il quarto giallo”.
Quali insidie nasconde la partita contro il Torino per gli azzurri?
“Tutte le partite possono nascondere delle insidie se non si affrontano nel modo giusto. Sicuramente Conte terrà la guardia alta. Sono curioso di vedere il Napoli contro l’Atalanta, perché gli azzurri hanno perso anche per una questione mentale. Non hanno affrontato la sfida con la giusta attenzione”.
Secondo lei le parole dette da Conte nascondono dietro un qualcosa?
“Io dietrologie non sono abituato a farle e non credo nemmeno Conte. Detto questo Conte é un grande comunicatore. Quindi se ha usato certe parole le ha fatte con un obiettivo. A me piace la cultura britannica. L’arbitro è un componente dei 23 presenti sul campo, é un essere umano e in quanto tale può commettere degli errori”.