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L'EX - Reja: "De Laurentiis ha tanti pregi, sa fare anche un passo indietro quando sbaglia"
28.05.2023 12:39 di Napoli Magazine

Edy Reja, ex allenatore del Napoli, ha parlato al Corriere dello Sport: "In De Laurentiis i pregi superarono gli umani difetti. So bene che non è facile gestirlo, se così si può dire: mi aiutò l’esperienza, forse pure il fatto di essere più o meno coetanei. Ma non ho mai dovuto subire ingerenze, mai che mi abbia chiesto la formazione: semmai, dopo, si divertiva a provocarmi, perché hai fatto giocare Tizio e non Caio. Dimissioni dopo una sconfitta contro la Lazio? Volle che rimanessi, alla fine di una serata movimentata. Aurelio sa fare i passi indietro quando si rende conto di essere andato oltre. E ascolta. La situazione si era fatta complicata, capii che per dare una sterzata alla squadra sarebbe stato necessario cambiare. Perdemmo con la Lazio, lo chiamai, gli dissi che sarebbe stato giusto per me dimettermi. Aveva bisogno di un sostituto, c’era Donadoni, mi permisi di indirizzarlo: riparti, così arrivi pronto con lui alla prossima stagione. Volle una cortesia: aspetta che gliene parli. Se mi dice sì, ti lascio andare. Mi ha spesso invitato a tornare, ti do un ufficio qua, chiacchieriamo un po’. Ma io ho dato, vado per i 78".

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L'EX - Reja: "De Laurentiis ha tanti pregi, sa fare anche un passo indietro quando sbaglia"

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28/05/2024 - 12:39

Edy Reja, ex allenatore del Napoli, ha parlato al Corriere dello Sport: "In De Laurentiis i pregi superarono gli umani difetti. So bene che non è facile gestirlo, se così si può dire: mi aiutò l’esperienza, forse pure il fatto di essere più o meno coetanei. Ma non ho mai dovuto subire ingerenze, mai che mi abbia chiesto la formazione: semmai, dopo, si divertiva a provocarmi, perché hai fatto giocare Tizio e non Caio. Dimissioni dopo una sconfitta contro la Lazio? Volle che rimanessi, alla fine di una serata movimentata. Aurelio sa fare i passi indietro quando si rende conto di essere andato oltre. E ascolta. La situazione si era fatta complicata, capii che per dare una sterzata alla squadra sarebbe stato necessario cambiare. Perdemmo con la Lazio, lo chiamai, gli dissi che sarebbe stato giusto per me dimettermi. Aveva bisogno di un sostituto, c’era Donadoni, mi permisi di indirizzarlo: riparti, così arrivi pronto con lui alla prossima stagione. Volle una cortesia: aspetta che gliene parli. Se mi dice sì, ti lascio andare. Mi ha spesso invitato a tornare, ti do un ufficio qua, chiacchieriamo un po’. Ma io ho dato, vado per i 78".