Andrea Silenzi, ex centravanti del Napoli, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto:
La prima notte fu da delirio: Andrea Silenzi approda al Napoli, debutta e si presenta come neanche nei sogni più travolgenti, in quel 1° settembre 1990: 5-1 alla Juve nella Supercoppa Italiana. Se chiude gli occhi, e si cala in quella serata, Silenzi cosa rivede?
“La folla straripante del San Paolo, la febbre che si avvertiva per strada, uno stadio pieno”.
Andò in campo e fece doppietta e assist per Careca.
“Avevo 24 anni, venivo dalla Reggiana in B, mi trovavo in una squadra di quel tenore, in cui c’era un gigante come Diego e intorno a sé vari fuoriclasse. E di fronte la Juve di Baggio e Schillaci. E dunque immagini”.
Napoli, Bologna, Inter e Milan: cosa si aspetta da Riad?
“Che la Supercoppa la vinca il Napoli. Sono rimasto legato alla città e a quell’esperienza. La stagione, dopo quel 5-1, fu infelice, andò via Maradona per esempio, ma io ho potuto godermi una umanità forte e una passione smisurata”.
Napoli-Milan è un po’ la sua partita, per questioni personali.
“Non sento Allegri da anni ma posso dire di avvertire sempre quel senso di amicizia che abbiamo sviluppato all’epoca. Non abbiamo mai giocato assieme ma nacque questa simpatia, che si sviluppò pure in vacanza, dove ci ritrovammo casualmente. Ma lui è sportivo, non si arrabbia se dico che tifo Napoli”.
Da attaccante ad attaccante: ne scelga uno di quelli che giocheranno la Supercoppa.
“La batteria è bella nutrita ma dico Hojlund, mi piace il suo rapporto col gol, la sua capacità di affondare”.
di Napoli Magazine
18/12/2025 - 10:28
Andrea Silenzi, ex centravanti del Napoli, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto:
La prima notte fu da delirio: Andrea Silenzi approda al Napoli, debutta e si presenta come neanche nei sogni più travolgenti, in quel 1° settembre 1990: 5-1 alla Juve nella Supercoppa Italiana. Se chiude gli occhi, e si cala in quella serata, Silenzi cosa rivede?
“La folla straripante del San Paolo, la febbre che si avvertiva per strada, uno stadio pieno”.
Andò in campo e fece doppietta e assist per Careca.
“Avevo 24 anni, venivo dalla Reggiana in B, mi trovavo in una squadra di quel tenore, in cui c’era un gigante come Diego e intorno a sé vari fuoriclasse. E di fronte la Juve di Baggio e Schillaci. E dunque immagini”.
Napoli, Bologna, Inter e Milan: cosa si aspetta da Riad?
“Che la Supercoppa la vinca il Napoli. Sono rimasto legato alla città e a quell’esperienza. La stagione, dopo quel 5-1, fu infelice, andò via Maradona per esempio, ma io ho potuto godermi una umanità forte e una passione smisurata”.
Napoli-Milan è un po’ la sua partita, per questioni personali.
“Non sento Allegri da anni ma posso dire di avvertire sempre quel senso di amicizia che abbiamo sviluppato all’epoca. Non abbiamo mai giocato assieme ma nacque questa simpatia, che si sviluppò pure in vacanza, dove ci ritrovammo casualmente. Ma lui è sportivo, non si arrabbia se dico che tifo Napoli”.
Da attaccante ad attaccante: ne scelga uno di quelli che giocheranno la Supercoppa.
“La batteria è bella nutrita ma dico Hojlund, mi piace il suo rapporto col gol, la sua capacità di affondare”.