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LOTTA SCUDETTO - Trotta: "Al Napoli serve un filotto di vittorie, può succedere di tutto"
10.04.2025 11:18 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve.

L'Inter inizia a fare sul serio anche in Champions League. Secondo lei ci sono i margini per poter portare a casa la coppa dalle grandi orecchie? 

"I margini ci sono, perché comunque l'Inter è una squadra forte, non solo in Italia ma anche in Europa. Ha giocato una grandissima partita in Champions League contro il Bayern, dimostrando maturità, soprattutto nel saper colpire al momento giusto. Vincere in casa del Bayern non è mai semplice per nessuno, e questo fa capire che l’Inter oggi è matura per potersela giocare fino in fondo. Poi, certo, vincerla è un’altra cosa, perché ci sono avversari molto forti: quest'anno, ad esempio, il Barcellona mi sembra davvero tanta roba, così come il Paris Saint-Germain. Quindi, non sarà facile portarla a casa, ma secondo me può arrivare fino in fondo." 

Per proseguire in Europa, non crede che l'Inter possa abbassare la tensione in campionato, riaprendo così la corsa scudetto? 

"Potrebbe succedere di tutto, anche perché il calendario dell’Inter è molto più complicato rispetto a quello del Napoli. Detto questo, però, la prima grande occasione il Napoli l'ha sprecata, pareggiando a Bologna in modo del tutto inaspettato, soprattutto con il vantaggio di giocare dopo l’Inter, conoscendo già il risultato di pareggio contro il Parma. È stata una brutta partita, anche se oggi affrontare il Bologna è difficile per tutti. Dopo quel primo tempo, con il vantaggio firmato da Anguissa, ho pensato ci fosse assolutamente bisogno del secondo gol, altrimenti la partita si sarebbe complicata. E così è stato: il Napoli ha avuto l’occasione per il raddoppio, ma non l’ha concretizzata. Poi, come spesso succede, è arrivato il pareggio, e addirittura hanno rischiato di perderla. Alla fine, l’occasione di Rrahmani poteva valere la vittoria. Sono partite aperte fino all'ultimo, soprattutto contro squadre come il Bologna di Motta, che hanno un’identità di gioco molto chiara e offensiva. Il Napoli ha perso un’occasione per portarsi a un solo punto dall’Inter. Però, nelle ultime giornate, il calendario sembra avvantaggiare la squadra di Conte, anche se ovviamente ogni partita va giocata. Però va detto anche che per vincere lo scudetto, il Napoli dovrebbe ottenere sette vittorie consecutive nelle ultime sette giornate.” 

È plausibile? 

“Sì, è difficile ma plausibile. C’è riuscita anche la Roma, con sette vittorie di fila prima di pareggiare con la Juventus. Quindi, è possibile, senza ridimensionare gli avversari che il Napoli andrà ad affrontare. È vero che serve un filotto di vittorie, ma allo stesso tempo anche l’Inter potrebbe perdere punti per strada: gli avversari sono complicati e l’impegno della Champions pesa. Non credo che l’Inter sottovaluterà il campionato, ma in questo momento può succedere davvero di tutto." 

Il Paris Saint-Germain, con Luis Enrique in panchina, sembra diventata finalmente una squadra vera. È d’accordo? 
"Sì, è diventata una squadra vera. Ha giocatori fortissimi che finalmente stanno rendendo non solo a livello individuale, ma anche di collettivo. Negli anni scorsi arrivavano tanti campioni, ma non riuscivano mai a integrarsi tra di loro, e quindi mancava quel salto di qualità. Invece quest'anno Luis Enrique ha fatto un gran lavoro. Vedo una squadra forte, anche nel gioco: non è solo una questione di qualità individuale, ma c'è una manovra corale bellissima, come in occasione del gol di Kvaratskhelia di ieri sera. Quando riesci ad esprimere un ottimo gioco e la palla passa tra i piedi di tanti campioni, chiaramente fa la differenza." 

Lunedì altro Monday Night per il Napoli, che sfiderà i ragazzi terribili di D’Aversa. Che partita sarà? 

"Sì, sarà una partita da non sottovalutare. Però ad oggi il calendario sembra un po' favorevole al Napoli. Mi auguro che possano sfruttare subito quest'occasione, già da lunedì." 

Viste le prestazioni attuali di Kvaratskhelia con il Paris Saint-Germain, ci chiediamo se le sue prove opache sul finale della scorsa stagione, e anche nella prima parte di questa, fossero dovute a una mancanza di stimoli o di motivazioni economiche? 

"Sicuramente, non può mai essere una questione di talento. Kvara il talento lo ha, e lo ha sempre dimostrato, anche al Napoli. Secondo me il discorso è più legato alla fiducia e alla serenità. Quando non ti rinnovano, puoi sentirti poco considerato dalla società, e questo pesa. Ti senti sfiduciato, e quando succede, non puoi essere te stesso in campo. Probabilmente a Parigi ha trovato l’ambiente giusto, la squadra giusta, e come dicevamo prima, quest’anno il PSG gioca davvero bene. L’aspetto economico, più che renderlo felice per i soldi, gli ha restituito quella serenità che ti fa sentire un grande giocatore." 

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LOTTA SCUDETTO - Trotta: "Al Napoli serve un filotto di vittorie, può succedere di tutto"

di Napoli Magazine

10/04/2025 - 11:18

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve.

L'Inter inizia a fare sul serio anche in Champions League. Secondo lei ci sono i margini per poter portare a casa la coppa dalle grandi orecchie? 

"I margini ci sono, perché comunque l'Inter è una squadra forte, non solo in Italia ma anche in Europa. Ha giocato una grandissima partita in Champions League contro il Bayern, dimostrando maturità, soprattutto nel saper colpire al momento giusto. Vincere in casa del Bayern non è mai semplice per nessuno, e questo fa capire che l’Inter oggi è matura per potersela giocare fino in fondo. Poi, certo, vincerla è un’altra cosa, perché ci sono avversari molto forti: quest'anno, ad esempio, il Barcellona mi sembra davvero tanta roba, così come il Paris Saint-Germain. Quindi, non sarà facile portarla a casa, ma secondo me può arrivare fino in fondo." 

Per proseguire in Europa, non crede che l'Inter possa abbassare la tensione in campionato, riaprendo così la corsa scudetto? 

"Potrebbe succedere di tutto, anche perché il calendario dell’Inter è molto più complicato rispetto a quello del Napoli. Detto questo, però, la prima grande occasione il Napoli l'ha sprecata, pareggiando a Bologna in modo del tutto inaspettato, soprattutto con il vantaggio di giocare dopo l’Inter, conoscendo già il risultato di pareggio contro il Parma. È stata una brutta partita, anche se oggi affrontare il Bologna è difficile per tutti. Dopo quel primo tempo, con il vantaggio firmato da Anguissa, ho pensato ci fosse assolutamente bisogno del secondo gol, altrimenti la partita si sarebbe complicata. E così è stato: il Napoli ha avuto l’occasione per il raddoppio, ma non l’ha concretizzata. Poi, come spesso succede, è arrivato il pareggio, e addirittura hanno rischiato di perderla. Alla fine, l’occasione di Rrahmani poteva valere la vittoria. Sono partite aperte fino all'ultimo, soprattutto contro squadre come il Bologna di Motta, che hanno un’identità di gioco molto chiara e offensiva. Il Napoli ha perso un’occasione per portarsi a un solo punto dall’Inter. Però, nelle ultime giornate, il calendario sembra avvantaggiare la squadra di Conte, anche se ovviamente ogni partita va giocata. Però va detto anche che per vincere lo scudetto, il Napoli dovrebbe ottenere sette vittorie consecutive nelle ultime sette giornate.” 

È plausibile? 

“Sì, è difficile ma plausibile. C’è riuscita anche la Roma, con sette vittorie di fila prima di pareggiare con la Juventus. Quindi, è possibile, senza ridimensionare gli avversari che il Napoli andrà ad affrontare. È vero che serve un filotto di vittorie, ma allo stesso tempo anche l’Inter potrebbe perdere punti per strada: gli avversari sono complicati e l’impegno della Champions pesa. Non credo che l’Inter sottovaluterà il campionato, ma in questo momento può succedere davvero di tutto." 

Il Paris Saint-Germain, con Luis Enrique in panchina, sembra diventata finalmente una squadra vera. È d’accordo? 
"Sì, è diventata una squadra vera. Ha giocatori fortissimi che finalmente stanno rendendo non solo a livello individuale, ma anche di collettivo. Negli anni scorsi arrivavano tanti campioni, ma non riuscivano mai a integrarsi tra di loro, e quindi mancava quel salto di qualità. Invece quest'anno Luis Enrique ha fatto un gran lavoro. Vedo una squadra forte, anche nel gioco: non è solo una questione di qualità individuale, ma c'è una manovra corale bellissima, come in occasione del gol di Kvaratskhelia di ieri sera. Quando riesci ad esprimere un ottimo gioco e la palla passa tra i piedi di tanti campioni, chiaramente fa la differenza." 

Lunedì altro Monday Night per il Napoli, che sfiderà i ragazzi terribili di D’Aversa. Che partita sarà? 

"Sì, sarà una partita da non sottovalutare. Però ad oggi il calendario sembra un po' favorevole al Napoli. Mi auguro che possano sfruttare subito quest'occasione, già da lunedì." 

Viste le prestazioni attuali di Kvaratskhelia con il Paris Saint-Germain, ci chiediamo se le sue prove opache sul finale della scorsa stagione, e anche nella prima parte di questa, fossero dovute a una mancanza di stimoli o di motivazioni economiche? 

"Sicuramente, non può mai essere una questione di talento. Kvara il talento lo ha, e lo ha sempre dimostrato, anche al Napoli. Secondo me il discorso è più legato alla fiducia e alla serenità. Quando non ti rinnovano, puoi sentirti poco considerato dalla società, e questo pesa. Ti senti sfiduciato, e quando succede, non puoi essere te stesso in campo. Probabilmente a Parigi ha trovato l’ambiente giusto, la squadra giusta, e come dicevamo prima, quest’anno il PSG gioca davvero bene. L’aspetto economico, più che renderlo felice per i soldi, gli ha restituito quella serenità che ti fa sentire un grande giocatore."