Nulla è cambiato tra Napoli e Inter se non che manca una giornata in meno alla fine del campionato. Il bicchiere mezzo pieno è rappresentato dal fatto che dopo il Bologna i big match sono finiti e nelle ultime 7 giornate sulla carta il Napoli ha un calendario migliore rispetto all'Inter, impegnata tra l'altro su tre fronti. Il bicchiere mezzo vuoto è il fatto di non aver approfittato del mezzo passo falso dei nerazzurri e di non essere riusciti a gestire il vantaggio firmato da un capolavoro di forza e tecnica di Anguissa. A distanza di due giorni e con avversari non di certo paragonabili, Napoli e Inter hanno in comune il fatto di aver giocato entrambe un ottimo primo tempo e di essere quasi completamente spariti nella ripresa. Segnali che acido lattico e stanchezza mentale si stanno facendo sentire in questo avvincente finale di stagione.
A sette giornate dalla fine e con 21 punti in palio si parte con l'Inter sempre avanti di tre lunghezze. Sulla carta, però, il Napoli può fare filotto: Empoli (senza gli squalificati Di Lorenzo e Anguissa), Monza, Torino, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari, un mix tra squadre impegnate nella lotta per non retrocedere e altre (Monza, Torino e Genoa) che non hanno più obiettivi concreti da centrare. La classica buccia di banana è sempre dietro l'angolo, come ha insegnato l'Inter a Parma, ma obiettivamente il Napoli è superiore a tutte le prossime rivali. Stanchezza, qualche acciacco di troppo e una rosa poco profonda sono i fattori che possono far preoccupare Conte.
Nerazzurri che, oltre a Champions League (almeno doppia sfida con il Bayern) e semifinale di Coppa Italia con il Milan, hanno un calendario più complicato: Cagliari, Bologna, Roma, Verona, Torino, Lazio e Como. Da cerchiare in rosso la sfida del Dall'Ara nel giorno di Pasqua, in quello stesso stadio che nel 2022 costò in pratica lo scudetto poi andato al Milan. Corsi e ricorsi che fanno sognare i tifosi del Napoli e tremare quelli dell'Inter.
Fonte: Sport Mediaset