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MORTE DI MARADONA - Processo al via, presenti in aula le figlie e l'ex fidanzata che indossa una maglia con la scritta "Giustizia per Diego"
12.03.2025 08:55 di Napoli Magazine

Tensione in aula quando è stato dato il via al processo per la morte di Diego Armando Maradona. Presenti, oltre i 7 indagati e accusati per la morte di Diego, anche le figlie e l'ex partner Veronica Ojeda. Come riportato dal Corriere dello Sport, erano sconvolte le figlie di Maradona: Jana, Dalma e Gianinna. Tutte scoppiano in lacrime, ma non sono le uniche. In aula c’è anche Veronica Ojeda, ex partner di Maradona, che indossa una maglia con la scritta “Giustizia per Diego” e poco prima dell’inizio del processo si scaglia contro uno degli accusati. Attimi di tensione proprio all’arrivo dei sette indagati in tribunale. L’ottavo, l’infermiera Dahiana Madrid, ha richiesto un processo con giuria: appuntamento a luglio. Per raggiungere l’aula, i componenti dell’equipe medica devono attraversare la folla, migliaia di persone che gridano «assassini». Tra di loro il neurochirurgo Leopoldo Luciano Luque, il medico di base Pedro Di Spagna, la psichiatra Agustina Cosachov. Tutti colpevoli, secondo l’accusa, di aver lasciato morire Diego in condizioni inaccettabili, isolandolo dalla famiglia.

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MORTE DI MARADONA - Processo al via, presenti in aula le figlie e l'ex fidanzata che indossa una maglia con la scritta "Giustizia per Diego"

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12/03/2025 - 08:55

Tensione in aula quando è stato dato il via al processo per la morte di Diego Armando Maradona. Presenti, oltre i 7 indagati e accusati per la morte di Diego, anche le figlie e l'ex partner Veronica Ojeda. Come riportato dal Corriere dello Sport, erano sconvolte le figlie di Maradona: Jana, Dalma e Gianinna. Tutte scoppiano in lacrime, ma non sono le uniche. In aula c’è anche Veronica Ojeda, ex partner di Maradona, che indossa una maglia con la scritta “Giustizia per Diego” e poco prima dell’inizio del processo si scaglia contro uno degli accusati. Attimi di tensione proprio all’arrivo dei sette indagati in tribunale. L’ottavo, l’infermiera Dahiana Madrid, ha richiesto un processo con giuria: appuntamento a luglio. Per raggiungere l’aula, i componenti dell’equipe medica devono attraversare la folla, migliaia di persone che gridano «assassini». Tra di loro il neurochirurgo Leopoldo Luciano Luque, il medico di base Pedro Di Spagna, la psichiatra Agustina Cosachov. Tutti colpevoli, secondo l’accusa, di aver lasciato morire Diego in condizioni inaccettabili, isolandolo dalla famiglia.