A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luigi Apolloni, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Verona e Parma:
A Napoli, in questo periodo, si parla molto della possibile cessione di Kvaratskhelia. Ha mai vissuto situazioni simili, in cui un giocatore importante lasciava la squadra?
"Penso che, se la decisione è stata presa, significa che c’è stata una valutazione seria da parte della società e, probabilmente, anche da parte del giocatore. Tornando alla mia esperienza personale a Parma, ricordo il caso di Lilian Thuram. Era un giocatore straordinario, ma quando ebbe l’opportunità di andare via, la società gli impose di rimanere e rispettare il suo contratto triennale, nonostante lui avesse altre ambizioni. Questo si rivelò un errore, perché le sue prestazioni non furono più all’altezza. Quando manca la motivazione, è difficile rendere al massimo. Allo stesso tempo, nello spogliatoio è fondamentale l’unità della squadra. Non conta il singolo giocatore, per quanto talentuoso, ma la maglia e ciò che rappresenta. Se un atleta non ha più la volontà di restare o se c’è un accordo reciproco per una separazione, è giusto così. Certo, un addio può avere un impatto sul gruppo, ma alla fine ciò che conta è lo spirito della squadra e i risultati".
Passando alla partita Napoli-Verona, quale crede che sia l’insidia maggiore per il Napoli, considerando che il Verona lotta per la salvezza?
"Le insidie sono tante. Il Verona avrà grandi motivazioni, perché lotta per la salvezza. Il Napoli, dal canto suo, dovrà mantenere alta la concentrazione e affrontare la partita con determinazione, senza sottovalutare l’avversario. Le qualità tecniche del Napoli emergeranno sicuramente, ma se mancheranno determinazione e cattiveria agonistica, sarà difficile. È fondamentale affrontare ogni sfida, anche contro squadre di livello inferiore, come se fosse contro un avversario di altissimo livello".
Se dovesse partire Kvaratskhelia, sarebbe giusto puntare su Federico Chiesa, figlio del suo ex compagno di squadra al Parma?
"Conosco meglio il padre, Enrico, ma ho seguito Federico, l’ho visto nascere. È un talento straordinario, ma alla Juventus non ha trovato continuità. Al Liverpool le cose sono peggiorate, credo che un’eventuale esperienza al Napoli, in un ambiente che valorizza i giocatori e offre stimoli nuovi, specie grazie al grandissimo lavoro di Conte, potrebbe aiutarlo a ritrovare le sue motivazioni, la migliore forma fisica ed ad esprimere al meglio le sue qualità".
E riguardo a Dejan Kulusevski, un altro nome accostato al Napoli e che ha avuto una breve, ma brillante, esperienza al Parma?
"Kulusevski è un giocatore di grande talento, sia tecnico che tattico. È generoso, gioca per la squadra e può ricoprire diversi ruoli. Ha fisicità, qualità tecniche e può rappresentare un vero valore aggiunto per il Napoli. È uno dei calciatori più forti che abbia mai visto giocare".
di Napoli Magazine
10/01/2025 - 11:44
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luigi Apolloni, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Verona e Parma:
A Napoli, in questo periodo, si parla molto della possibile cessione di Kvaratskhelia. Ha mai vissuto situazioni simili, in cui un giocatore importante lasciava la squadra?
"Penso che, se la decisione è stata presa, significa che c’è stata una valutazione seria da parte della società e, probabilmente, anche da parte del giocatore. Tornando alla mia esperienza personale a Parma, ricordo il caso di Lilian Thuram. Era un giocatore straordinario, ma quando ebbe l’opportunità di andare via, la società gli impose di rimanere e rispettare il suo contratto triennale, nonostante lui avesse altre ambizioni. Questo si rivelò un errore, perché le sue prestazioni non furono più all’altezza. Quando manca la motivazione, è difficile rendere al massimo. Allo stesso tempo, nello spogliatoio è fondamentale l’unità della squadra. Non conta il singolo giocatore, per quanto talentuoso, ma la maglia e ciò che rappresenta. Se un atleta non ha più la volontà di restare o se c’è un accordo reciproco per una separazione, è giusto così. Certo, un addio può avere un impatto sul gruppo, ma alla fine ciò che conta è lo spirito della squadra e i risultati".
Passando alla partita Napoli-Verona, quale crede che sia l’insidia maggiore per il Napoli, considerando che il Verona lotta per la salvezza?
"Le insidie sono tante. Il Verona avrà grandi motivazioni, perché lotta per la salvezza. Il Napoli, dal canto suo, dovrà mantenere alta la concentrazione e affrontare la partita con determinazione, senza sottovalutare l’avversario. Le qualità tecniche del Napoli emergeranno sicuramente, ma se mancheranno determinazione e cattiveria agonistica, sarà difficile. È fondamentale affrontare ogni sfida, anche contro squadre di livello inferiore, come se fosse contro un avversario di altissimo livello".
Se dovesse partire Kvaratskhelia, sarebbe giusto puntare su Federico Chiesa, figlio del suo ex compagno di squadra al Parma?
"Conosco meglio il padre, Enrico, ma ho seguito Federico, l’ho visto nascere. È un talento straordinario, ma alla Juventus non ha trovato continuità. Al Liverpool le cose sono peggiorate, credo che un’eventuale esperienza al Napoli, in un ambiente che valorizza i giocatori e offre stimoli nuovi, specie grazie al grandissimo lavoro di Conte, potrebbe aiutarlo a ritrovare le sue motivazioni, la migliore forma fisica ed ad esprimere al meglio le sue qualità".
E riguardo a Dejan Kulusevski, un altro nome accostato al Napoli e che ha avuto una breve, ma brillante, esperienza al Parma?
"Kulusevski è un giocatore di grande talento, sia tecnico che tattico. È generoso, gioca per la squadra e può ricoprire diversi ruoli. Ha fisicità, qualità tecniche e può rappresentare un vero valore aggiunto per il Napoli. È uno dei calciatori più forti che abbia mai visto giocare".