Su CRC nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello” è intervenuto il legale del Napoli, l’avvocato Mattia Grassani: "Il Napoli può dormire tra quattro guanciali, perché la situazione è, sulla base di queste informazioni e di questi documenti, pressoché sovrapponibile in fattispecie a quella che ha già visto il Napoli processato e assolto in sede sportiva per Osimhen. Le ipotesi sono le stesse: presunte valutazioni non conformi agli atleti- In sede sportiva ritengo che per il momento sviluppi non ce ne siano e non ce ne saranno. Chinè fa bene ed è un suo diritto quello di interagire con il magistrato penale, chiedere copia degli atti e fare valutazioni, però anche nel girone di tutte quelle posizioni che sono provenute dalla Procura della Repubblica di Torino, partendo dalla Juventus come epicentro, la Giustizia Sportiva ha già statuito che attenderà la conclusione dei giudizi penali. Per cui l’acquisizione di Chinè può essere conoscitiva, per valutare le carte, però se già in altre decine di operazioni di mercato si è statuito che la giustizia sportiva si sarebbe fermata dopo aver aperto i fascicoli, attendendo i pronunciamenti della giustizia penale, credo che anche per questo procedimento riguardante Manolas l’apertura del fascicolo della procura federale e l’acquisizione dei documenti non dovrebbe portare a nessun altro risultato rispetto al capire di cosa si tratta. Ho due considerazioni. La prima è legata al caso Juventus: lo stesso approccio temporale non potrà non essere seguito per il Napoli e per Manolas. La seconda è che Osimhen certamente non è allo stesso grado di Manolas, perché per il primo ci sono già stati due pronunciamenti di merito. Stiamo parlando di giocatori totalmente credibili quanto a carriera, curriculum, storico e prezzo. Quindi dire che Osimhen non vale 70, ma 50 per me è esercizio totalmente superato. Tanto è vero che il Napoli e il suo Presidente sono stati prosciolti dopo due gradi di giudizio. Il Caso Manolas è la fotocopia a livello sportivo dell’iter di Osimhen. È stato ceduto da un club di primissima fascia ad un altro ad un prezzo assolutamente di mercato: non c’è valutazione di addetti ai lavori che possa smentire quello che stiamo dicendo. Quello che secondo me a livello sportivo va compreso è che non sempre, ma anzi pochissime volte, un procedimento penale può determinare una condanna in sede sportiva. Sono due mondi completamente diversi. Procedimento inutile? È una valutazione più giornalistica che giuridica. Noi confidiamo che l’apertura di un fascicolo a livello conoscitivo, senza ipotesi di violazioni sportive possa anche portare ad un’archiviazione. Se iniziamo a dare dei parametri standard per il valore dei calciatori, sottraiamo ai presidenti e ai direttori sportivi valutazioni che sono insindacabili. Vicenda Diawara? È ammissibile fare operazioni distinte. La trovo un’indagine rispetto alla quale c’è la massima fiducia che il tutto si possa concludere già in una fase istruttoria con un’archiviazione. Rinnovo Kvara? Ci abbiamo già provato quest’estate. Credo che le intenzioni della società siano assolutamente serie, concrete e che il giocatore e il suo staff le stiano apprezzando anche alla luce di questa stagione. Mi piacerebbe stilare questo contratto perché significherebbe accompagnare il Napoli in un’avventura e nella continuazione di un percorso che con un giocatore così non potrebbe che essere sempre più roseo".
di Napoli Magazine
07/11/2024 - 14:49
Su CRC nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello” è intervenuto il legale del Napoli, l’avvocato Mattia Grassani: "Il Napoli può dormire tra quattro guanciali, perché la situazione è, sulla base di queste informazioni e di questi documenti, pressoché sovrapponibile in fattispecie a quella che ha già visto il Napoli processato e assolto in sede sportiva per Osimhen. Le ipotesi sono le stesse: presunte valutazioni non conformi agli atleti- In sede sportiva ritengo che per il momento sviluppi non ce ne siano e non ce ne saranno. Chinè fa bene ed è un suo diritto quello di interagire con il magistrato penale, chiedere copia degli atti e fare valutazioni, però anche nel girone di tutte quelle posizioni che sono provenute dalla Procura della Repubblica di Torino, partendo dalla Juventus come epicentro, la Giustizia Sportiva ha già statuito che attenderà la conclusione dei giudizi penali. Per cui l’acquisizione di Chinè può essere conoscitiva, per valutare le carte, però se già in altre decine di operazioni di mercato si è statuito che la giustizia sportiva si sarebbe fermata dopo aver aperto i fascicoli, attendendo i pronunciamenti della giustizia penale, credo che anche per questo procedimento riguardante Manolas l’apertura del fascicolo della procura federale e l’acquisizione dei documenti non dovrebbe portare a nessun altro risultato rispetto al capire di cosa si tratta. Ho due considerazioni. La prima è legata al caso Juventus: lo stesso approccio temporale non potrà non essere seguito per il Napoli e per Manolas. La seconda è che Osimhen certamente non è allo stesso grado di Manolas, perché per il primo ci sono già stati due pronunciamenti di merito. Stiamo parlando di giocatori totalmente credibili quanto a carriera, curriculum, storico e prezzo. Quindi dire che Osimhen non vale 70, ma 50 per me è esercizio totalmente superato. Tanto è vero che il Napoli e il suo Presidente sono stati prosciolti dopo due gradi di giudizio. Il Caso Manolas è la fotocopia a livello sportivo dell’iter di Osimhen. È stato ceduto da un club di primissima fascia ad un altro ad un prezzo assolutamente di mercato: non c’è valutazione di addetti ai lavori che possa smentire quello che stiamo dicendo. Quello che secondo me a livello sportivo va compreso è che non sempre, ma anzi pochissime volte, un procedimento penale può determinare una condanna in sede sportiva. Sono due mondi completamente diversi. Procedimento inutile? È una valutazione più giornalistica che giuridica. Noi confidiamo che l’apertura di un fascicolo a livello conoscitivo, senza ipotesi di violazioni sportive possa anche portare ad un’archiviazione. Se iniziamo a dare dei parametri standard per il valore dei calciatori, sottraiamo ai presidenti e ai direttori sportivi valutazioni che sono insindacabili. Vicenda Diawara? È ammissibile fare operazioni distinte. La trovo un’indagine rispetto alla quale c’è la massima fiducia che il tutto si possa concludere già in una fase istruttoria con un’archiviazione. Rinnovo Kvara? Ci abbiamo già provato quest’estate. Credo che le intenzioni della società siano assolutamente serie, concrete e che il giocatore e il suo staff le stiano apprezzando anche alla luce di questa stagione. Mi piacerebbe stilare questo contratto perché significherebbe accompagnare il Napoli in un’avventura e nella continuazione di un percorso che con un giocatore così non potrebbe che essere sempre più roseo".